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Tax Free Day: Il 6 agosto le imprese spezzine hanno cominciato a lavorare per se stesse (Videointervista) In evidenza

di Gianluca Solinas – Un appuntamento, quello con il “Tax Free Day” che non presuppone festeggiamenti ma che “celebra” il giorno di liberazione dalle tasse.


Secondo i dati forniti da CNA, anche quest’anno il giorno nel quale le imprese artigiane italiane, e nello specifico quelle spezzine, hanno smesso di lavorare per il fisco e hanno cominciato a fare reddito è stato domenica 6 agosto, in concomitanza con il Palio del Golfo.

Solo una coincidenza, dal momento che i festeggiamenti per la disfida remiera non coincidono con il giorno che da noi segna la liberazione dal “giogo” fiscale che storicamente attanaglia le imprese italiane.

Nella sede della CNA spezzina, la Presidente Federica Maggiani, il direttore Angelo Matellini e il neo assessore alle attività produttive e commercio Lorenzo Brogi, hanno illustrato i dati di quest’anno e promosso alcune iniziative relative al prossimo futuro.

La nostra città guadagna 4 giorni rispetto alla media nazionale, che vede il giorno del Tax Free Day cadere il 10 di agosto e si posiziona al 58esimo posto su 135 città prese in esame dallo studio effettuato da CNA nazionale.

Ogno anno l’Osservatorio delle politiche fiscali di CNA infatti calcola il Total Tax Rate (TTR) delle piccole e medie imprese, basandosi su un campione di azienda-tipo italiana, con un laboratorio, un impiegato, 4 operai e 50mila euro annui di reddito d’impresa. Da questo calcolo si deduce quando l’imprenditore medio smette di lavorare per pagare le tasse e inizia a guadagnare per se stesso e la propria famiglia.

Il TTR italiano si attesta intorno al 61,2%, con un aumento dello 0,3% rispetto al 2016 (60,9%), portando come già detto il “Tax Free Day” al 10 di agosto.

Certamente il posizionamento della Spezia al 58esimo posto (TTR 59,9%) e i 4 giorni di anticipo sono dati che non possono fare piacere perchè se è vero che c’è chi sta molto peggio è anche vero che si potrebbe e dovrebbe fare molto di più, specialemente a livello nazionale, dato che la percentuale relativa alla tassazione locale si agttesta intorno al 13% e non è cereto paragonabile al peso dela tassazione nezionale che è molto più pesante.

Eppure è proprio dai comuni e dal miglioramento dei servizi che CNA si aspetta notizie positive di cambiamento.

Se infatti la tassazione locale influisce si ma in modo relativo sui dati, è la perdita di tempo riguardante la burocrazia e i servizi poco efficienti che potrebbero rappresentare la vera svolta per le aziende a livello locale.
L’efficientamento dei servizi, come ci spiega Lorenzo Brogi, “è una delle priorità della nuova amministrazione e stiamo già lavorando, grazie alle competenze degli uffici comunali, per far sì che si possano snellire le pratiche e favorire chi lavora e spesso purtroppo soffre disagi a causa di inefficienze”.

ci rendiamo conto ad esempio – continua Brogi – che per gli artigiani, l’ingresso al centro storico e alle zone a traffico limitato può essere problematico e cecheremo di risolvere i problemi utilizzando anche nuove tecnologie in grado di sveltire di molto i tempi per poter avere un permesso di transito o sosta per necessità lavorative, presto presenteremo delle novità importanti”.

Certamente un idraulico che deve fare un intervento in zona a traffico limitato non può perm,ettersi di perdere ore di lavoro a causa di lungaggini burocratico-amministrative, anche perchè il costo delle ore perse inevitabilmente alla fine ricade sull’utente finale che si troverebbe a pagare lui i disservizi e le complicazioni che altri dovrebbero garantire snelli ed efficienti.

Se oltre a questi esempi, si pensa che il costo reale in termini di denaro e tempo sprecato dalle aziende in adempimenti burocratici è molto elevato a causa di scarsa efficienza, si capisce come i costi della mala-gestione pubblica siano direttamente coinvolti nell’appesantire aziende che potrebbero spiccare il volo ma che invece sofrono di zavorre pesantissime, oltre a quelle già da record in materis fiscale.

“su fisco e semplificazione occorrono seri provvedimenti a livello nazionale, indispensabili per dare al paese una prospettiva vera di sviluppo, oltre che un segnale di equità per tutte quelle imprese (in Italia più di 6 milioni) che garantiscono ricchezza e posti di lavoro, puntando a migliorare la propria competitività sui mercati – afferma il direttore Matellinima anche a livello locale è indispensabuile un salto nelle strategie per la crescita dell’economia del nostro territorio”.

Un paio di anni fa CNA aveva presentato una torta divisa da colori differenti per visualizzare la porzione di anno che costringeva gli imprenditori a lavorare per il fisco, oggi è stato il turno di una focaccia, condita col pomodoro fresco per la parte dedicata al fisco e con il pesto per quella dedicata al lavoro per se stessi.

Ottime entrambe, sarebbe bello poterle vedere un giorno più equilibrate.

Abbiamo intervistato la presidente di CNA La Spezia Federica Maggiani sull’argomento: "C'è la necessità di far sì che sempre più imprenditori, in provincia come a livello nazionale, si mobilitino per ottenere un abbassamento della pressione fiscale non più rinviabile".

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