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IMM presenta Stone Sector 2017, tutti i numeri del marmo In evidenza

Da quest’anno il report si fa in due, con un inserto dedicato all’innovazione nel settore. Tecnologie e prodotti innovativi recentemente introdotti sul mercato vengono passati in rassegna con un occhio di riguardo a sostenibilità e sicurezza.


Stone Sector 2017 – Trade and Innovation è il rapporto statistico sul commercio internazionale del marmo e delle pietre ornamentali che internazionale Marmi e Macchine elabora da oltre trent’anni. Uno strumento di approfondimento al servizio di aziende e istituzioni per meglio comprendere l’andamento del commercio internazionale dei prodotti lapidei e nuove opportunità di investimento per le aziende del settore.
Il Presidente Fabio Felici ha aperto i lavori specificando che “in questi anni il management di IMM sta lavorando per valorizzare la funzione originaria di IMM, ovvero sostenere e promuovere il settore della pietra naturale grazie a strumenti di ricerca, studi e promozione, imporsi come strumento capace di stimolare e creare il business, aprire nuovi mercati e offrire servizi integrati e essere un facilitatore di contatti strategici capace di avviare dialoghi con le istituzioni nazionali e internazionali con il fine di valorizzare il distretto lapideo apuo-versiliese. IMM viene spesso “confusa” con CarraraFiere, lo spin off nato nel 2006 per sviluppare prodotti fieristici a 360 gradi capaci di riversare indotto sul territorio. IMM è una realtà ben distinta con una struttura che lavora tutto l’anno per lo sviluppo del settore lapideo e che ha al suo interno l’Ufficio Marketing e Sviluppo Relazioni Estere, il Centro Studi e il Laboratorio di Analisi e Testing, Stone Lab”.

L’Assessore al Marmo Alessandro Trivelli è intervenuto, su richiesta del Presidente Fabio Felici, portando i saluti del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale e che “con IMM si è già svolto un incontro per ritrovare un dialogo costruttivo con buone risposte da entrambe le parti circa il ruolo di IMM nell'ambito fieristico e nel distretto tecnologico, che sta promuovendo importanti temi cari anche questa amministrazione: la sicurezza del lavoro, l'innovazione, la tutela ambientale ed il miglioramento dell'attività produttiva”.

La presentazione è stata curata da Manuela Gussoni del Centro Studi di IMM.
Quest’anno, in Stone Sector, sono presenti alcune novità tra cui l’inserto Stone Sector Innovation che illustrerà, in schede sintetiche, alcune delle principali innovazioni introdotte nel settore negli ultimi anni e le schede paese che approfondiscono le opportunità di investimento in alcuni paesi ad alta crescita della domanda di materiali lapidei. L’obiettivo di stone sector innovation è quello di favorire il trasferimento tecnologico e il processo di sviluppo innovativo del settore che è il compito principale del neonato Distretto tecnologico del Marmo e delle pietre ornamentali della Regione Toscana, di cui IMM è capofila e che riunisce oggi quasi 140 aziende aderenti. Con le schede paese stone sector diventa piu' facilmente consultabile e ancora più utile perche' con esse viene costituita una sezione apposita che approfondisce le caratteristiche di quelli che, all’interno del report, sono stati identificati come “mercati ad alta crescita” e le varie opportunità che offre il mercato a livello internazionale. Ciò fa di Stone Sector una vera e propria guida indispensabile per tutti coloro che lavorano nel settore.

Il report analizza i dati relativi al commercio internazionale nell’ultimo anno disponibile, il 2016, che ha visto un leggero rallentamento rispetto al boom della domanda del 2015. La domanda di materiali lapidei è rimasta quantitativamente costante, intorno a 35 milioni di tonnellate, ma il valore della domanda si è ridotto del 6% rispetto al 2015, passando da 10,6 a 9,9 miliardi di euro, una riduzione in termini assoluti pari a 637 milioni. Questo risultato potrebbe preannunciare un lieve ridimensionamento dei prezzi, il valore medio unitario dei prodotti commerciati è infatti passato da 332,5 euro per tonnellata nel 2015, a 309 euro per tonnellata nel 2016.
Il mercato lapideo è ancora una volta dominato dalla Cina che detiene una quota di mercato che, seppur in calo di due punti percentuali, è ancora la più alta e pari al 40%. L’Italia si colloca in seconda posizione per quota di mercato (12,8%) seguita dalla Turchia (11,5%).
Nel 2016, il settore lapideo italiano ha esportato 3.751.894 tonnellate di pietra ornamentale per un valore complessivo di 1.988.498.635 euro, registrando un calo del 5,6% in quantità e del 3,6% in valore rispetto al 2015. Tutte le categorie merceologiche di pietra ornamentale hanno contribuito a definire questo calo delle vendite e, in particolare per il marmo, questo risulta essere il primo calo dal 2009 . Nel 2016, registriamo rispetto, all’anno precedente, e per la prima volta dal 2009, un leggero calo dei valori esportati per il marmo lavorato (-1,73%) ma un calo ben più evidente in termini di quantità (-9,4%).
I cali più significativi nell’export di lavorati di marmo sono stati registrati verso l’Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Il valore dell’export italiano di lavorati di marmo in Arabia Saudita è passato dal valore di 69 milioni di euro nel 2015, a 40,7 milioni nel 2016 (- 41%) mentre quello verso gli EAU è passato da quasi 58 milioni nel 2015, a 46,7 milioni nel 2016 (-19,3%).
Importanti cali dell’export di lavorati di marmo anche verso il mercato russo (- 21% in quantità, -17,5% in valore), Svizzera (- 9,7% in quantità, -17% in valore) e Germania (-6,9 in quantità, -6% in valore).
Tra i mercati che invece, nel 2016, hanno mostrato una più alta crescita della domanda di materiali lapidei a livello internazionale, spicca la Malesia, per il terzo anno consecutivo primo “mercato ad alta crescita”, con una variazione della domanda di pietra ornamentale pari al 104% negli ultimi due anni. La Malesia è anche il primo mercato per crescita della domanda di lavorati in marmo e risulta pertanto un mercato di sbocco interessante per le lavorazioni italiane.

Nella stessa giornata la Regione Toscana ha presentato la strategia regionale di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente, la cosiddetta RIS3 Smart Specialization Strategy, adottata dalla Giunta Regionale nel 2014 che prevede almeno una verifica di medio periodo nel 2018. I Distretti tecnologici toscani saranno chiamati a collaborare per questa verifica che porterà a un aggiornamento e eventualmente a una revisione degli obiettivi strategici regionali. Le aziende aderenti al distretto tecnologico saranno coinvolte in questo processo di revisione degli obiettivi strategici del settore lapideo, al fine di far emergere le specificità radicate territorialmente ed evidenziare opportunità di sviluppo alle quali far corrispondere possibili investimenti strategici.

A seguire la presentazione da parte delle aziende del distretto dei loro prodotti innovativi. Presenti Carrara MarbleWay (CMW) un nuovo consorzio per la gestione del materiale da scavo che riunisce circa 40 cave del distretto; Korfmann che ha presentato le sue innovative componenti metalliche con proprietà autolubrificanti a basso coefficiente di attrito; Best One srl che effettua Resinatura delle bancate di cava; Catalyst Edilizia Innovativa con i suoi mattoni di polvere in marmo, in un’ottica di riciclo e economia circolare; i giovani inventori di Safety in Quarry con i loro Strumenti HighTech per la sicurezza in cava; Apuana Corporate la rete informale di imprese artigiane del marmo che propongono il loro progetto Gapcycle la sostenibilità 4.0 e, infine, lo spinoff dell’Università di Siena Geoexplorer srl, partner del soggetto gestore del distretto tecnologico che presenta i suoi servizi di Monitoraggio fronti di cava con fibre ottiche.

Dopo la presentazione delle innovazioni da parte delle aziende, nel pomeriggio IMM nell’ambito delle attività del Distretto tecnologico ha predisposto una sala per permettere ai presenti al convegno interessati a incontrare una delle aziende innovatrici di poterlo fare, nella prima edizione dell’evento che abbiamo deciso di chiamare “#B2B - Incontra l’innovazione nel marmo!”.


(Testo: Ufficio Comunicazione IMM)

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