Ad un anno dall'alluvione del 25 ottobre 2011 dirigenti e funzionari di Confartigianato plaudono gli imprenditori e le loro famiglie che con coraggio e sacrificio si sono rimboccati le maniche e senza aspettare fondi e aiuti hanno investito nuovamente nelle loro attività.
Grazie a loro 'la speranza e diventata realtà', la loro fatica, la loro voglia di fare ha reso possibile la ripresa per i territori così gravemente colpiti. Le imprese hanno garantito i posti di lavoro e la continuità dei servizi alle comunità. La Val di Vara, Vernazza, Monterosso e Val di Magra colpite dall'alluvione stanno tornando a vivere,cittadini e turisti premieranno la vitalità e l'audacia di queste gente. Oggi non parleremo di burocrazia, ritardi nei pagamenti, aiuti mancati, problemi bancari, parole che non sono state seguite dai fatti. Vogliamo invece plaudire e ringraziare ancora una volta - citando Luigi Einaudi - gli imprenditori che "lavorano, producono e risparmiano nonostante tutto (...) è la vocazione naturale che li spinge; non soltanto la sete di denaro. Il gusto, l'orgoglio di vedere la propria azienda prosperare, acquistare credito, ispirare fiducia a clientele sempre più vaste, ampliare gli impianti, abbellire le sedi, costituiscono una molla di progresso altrettanto potente che il guadagno. Se così non fosse, non si spiegherebbe come ci siano imprenditori che nella propria azienda prodigano tutte le loro energie e investono tutti i loro capitali per ritrarre spesso utili di gran lunga più modesti di quelli che potrebbero sicuramente e comodamente con altri impieghi".