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Emergenza alluvione: la rete solidale delle Fondazioni di origine bancaria In evidenza

La Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia ha voluto coinvolgere le altre Fondazioni di origine bancaria in una raccolta fondi per aiutare le popolazioni coinvolte nel disastro.

L'iniziativa resa possibile tramite Acri, l'associazione che rappresenta collettivamente le Fondazioni di origine bancaria, e il suo presidente, Giuseppe Guzzetti, ha permesso di raggiungere l'ammontare di 1.041.000 euro. Le Fondazioni coinvolte nella rete solidale sono 30: Fondazione Cariplo, Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano, Fondazione Monte di Pietà di Vicenza, Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Fondazione Cassa di Risparmio dell'Aquila, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, Fondazione Cassa di Risparmio di Parma, Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Fondazione Cassa di Risparmio di Savona, Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, Fondazione Carivit, Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione di Vignola, Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone, Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno, Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Macerata, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

Dell'importo raccolto, 651 mila euro sono stati destinati per interventi nella provincia della Spezia, mentre il rimanente, circa 400 mila euro, è stato adibito a progetti nei paesi della Lunigiana, in provincia di Massa-Carrara e definiti insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara. In alcuni dei progetti di ricostruzione, è intervenuta anche la banca Carispezia - Gruppo Cariparma Crédit Agricole con un contributo proprio.

Il comune di Ameglia, ad esempio, ha chiesto alle Fondazioni Bancarie "di darci una mano per mettere in sicurezza la caserma dei Carabinieri. I Carabinieri – ha ricordato il sindaco Galazzo - nell'ultimo alluvione, quando tutte le varie forze armate erano occupate in altri territori, sono stati per il nostro Comune un supporto indispensabili. In questi anni, i Carabinieri di Ameglia hanno acquisito un grado di professionalità ed esperienza in materia di alluvioni, e per evitare la chiusura della caserma - il Ministero ne aveva già decretato il trasferimento a Sarzana - il Comune ha messo a disposizione dell'Arma un immobile cui necessitavano tutti gli interventi di adeguamento, che sono stati realizzati grazie all'intervento delle Fondazioni Bancarie".

Molti comuni hanno scelto di ridare vita all'abitato dedicando l'importo al rispristino o alla ricostruzione della piazza del paese o del centro storico. È questo il caso dei comuni di Brugnato, di Monterosso, di Vernazza, e Mulazzo.

I lavori di ripristino della piazza Giovanni Paolo II a Brugnato sono quasi terminati, "non vorrei dare una data precisa – ha detto il sindaco Galante - ma sarebbe bello riuscire ad inaugurarla per il 25 ottobre".

"Abbiamo scelto di ricostruire piazza Garibaldi, che è il cuore di Monterosso – ha ricordato il sindaco Betta -. È stato già ultimato un lotto dei lavori di ricostruzione che riprenderanno a fine ottobre". Per la ricostruzione della piazza di Vernazza, i lavori di progettazione sono stati affidati a un architetto "di fama mondiale Richard Rogers – ha spiegato il sindaco Resasco - che sia avvarrà della collaborazione di Renzo Piano". Il comune di Mulazzo ha scelto di recuperare e ricostruire l'arredo urbano del centro storico di Mulazzo capoluogo, che come ha ricordato il sindaco Novoa " sarà in fase di avvio nei prossimi giorni".

Alcuni comuni hanno preferito acquistare mezzi di primo intervento. Borghetto Vara, ad esempio, ha chiesto "che venissero acquistati tutti gli accessori per il mezzo acquistato con il supporto della Fondazione, come ad esempio il supporto spalaneve, o quello spargisale – ha detto il sindaco Vincenzi - abbiamo pensato che al nostro comune potesse essere indispensabile avere a disposizione un mezzo completo per rispondere ad altre emergenze", che ha dato una parte del contributo alla cooperativa Gulliver per sistemare la sede messa a loro disposizione. Scelta simile per Rocchetta che come ricorda il sindaco Barotti, ha acquistato un mezzo meccanico "per dotare il comune di un parco mezzi adeguato ad affrontare altre situazioni di emergenza o piccoli imprevisti che di tanto in tanto si presentano sul territorio".

Il comune di Pignone, dopo una stima fatta dalla Sovrintendenza al patrimonio artistico culturale del territorio, ha scelto di affrontare i lavori di restauro di uno dei beni particolarmente a rischio "È fuor di dubbio che ovunque esistano dei monumenti, che oltre ad avere un significato per il luogo in cui si trovano – ha ricordato il sindaco Pelelgrotti - assumono un significato importantissimo, non solo affettivo, per l'intera umanità. Il ponte romanico di Pignone è uno dei simboli della Val di Vara e idealmente unisce tutte le popolazioni che hanno subito dei danni; il suo restauro vuole essere un incoraggiamento alla rinascita". Un ponte, o più precisamente una passerella pedonale, che collega l'abitato di Ferdana, è stata la scelta di Calice al Cornoviglio. I lavori si sono conclusi proprio in questi giorni, e il sindaco Battilani, sta organizzando l'inaugurazione dell'opera.

Aulla ha scelto, infine, di lavorare all'allestimento della nuova biblioteca comunale, i lavori, come ha ricordato il sindaco Simoncini sono in corso d'opera tanto da "contare di dare una soluzione definitiva nell'arco di pochi mesi".

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