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Torna il Festival dedicato allo Sciacchetrà In evidenza

Da molti viene definito uno dei più celebri passiti italiani. Niente di più falso. Lo Sciacchetrà è sconosciuto ai più, perché se nasce in un luogo turistico amato e osannato, e' anche vero che le quantità prodotte ed il costo elevato ne fanno una riserva per pochi gourmand.

Si tratta di un vino passito che rientra nella DOC Cinque Terre 1973 e che è da sempre accompagnato dal fascino proprio delle sue straordinarie caratteristiche organolettiche, nonché dalla lunga e delicata lavorazione.

Il desiderio di accendere i riflettori su una produzione che non solo qualifica l'offerta enologica delle Cinque Terre, ma contribuisce a conservare un pezzo importante di tradizioni e cultura ligure, nonché a tutelare un paesaggio riconosciuto dall'UNESCO come PATRIMONIO dell'UMANITA', ha fatto nascere tre anni fa il progetto di Re Sciacchetrà, Festival del Passito delle Cinque Terre.
Un week-end per poter fare il punto della situazione e testare il polso ad una produzione che è anche simbolo di tradizioni e di un territorio unico nel suo genere, assieme a giornalisti di settore, esperti e produttori attraverso riflessioni e degustazioni guidate.

L'obiettivo: dar vita ad una sorta di Osservatorio permanente che si proponga annualmente con incontri mirati pubblici e che possa aiutare l'attività' del Consorzio produttori dello Sciacchetrà sul mercato.

L'iniziativa è promossa dall'Associazione culturale Amici delle Cinque Terre, dal Consorzio produttori dello Sciacchetrà e dal Parco Nazionale delle Cinque Terre.
A sostenerla la Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia, nell'ambito del proprio impegno per la valorizzazione delle espressioni più caratteristiche del patrimonio locale, inclusa quella della produzione dello Sciacchetrà che porta con sé aspetti di evidente interesse culturale.

Le aziende partecipanti:
Monterosso: Begasti, Buranco, Sassarini
Vernazza: Cheo, La Polenza
Riomaggiore: Cantine Litan, Bonanini Heydi, Forlini Capellini, Azienda Riccardo Fino, Albana La Torre, Burasca, Terenzuola, De Battè Luciano, Arrigoni Riccardo, De Battè Walter.

Programma:

Sabato 26 settembre – Oratorio dei Disciplinati, Piazza parrocchiale di Manarola
ore. 9.30  Incontro convegno:

"Lo Schiacchetrà un grande passito, il testimone di un patrimonio unico nell'enologia italiana"

Introduce Franca Cantrigliani Sindaco di Riomaggiore

Partecipano: Bartolo Lercari, Presidente Consorzio Produttori Sciacchetrà e Luigi Grillo, Presidente Associazione Culturale Amici delle Cinque Terre, Patrizio Scarpellini, Direttore Parco  Nazionale delle Cinque Terre, Matteo Melley, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia, Walter De Battè, esperto, Massimo Comparini, esperto, Virgilio Pronzati, esperto, Luca Fontana, Direttore dipartimento Agricoltura Regione Liguria.

Coordina: Mario Paternostro, Giornalista

ore 12.00 Conclude: Stefano Mai, Assessore Agricoltura Regione Liguria

ore 12.30 presentazione polisportiva Cinque Terre - II edizione Sciacchetrail 2016
ore 13.30 pausa
ore 15.30  Visita vigneti e cantine di Manarola.
ore 15.30 apertura stand per degustazione dello Schiacchetrà con la collaborazione con AIS Liguria, Piazza Dario Cappellini

ore 19.00 Spettacolo Recital musicale "Mare Verticale" – Piazza Dario Cappellini.
ore 19.30 Consegna attestati e premi

Approfondimento_Spettacolo recital musicale "Mare Verticale"

Il recital "Mare verticale" è scritto da Marco Ferrari e ispirato all'omonimo libro edito da Laterza.

Il recital concerto vede protagonisti l'Avv. Luigi Camilli, voce recitante, Livio Bernardini, fisarmonica e tastiere e Egildo Simeone chitarra e voce.

Luigi Camilli accompagna la lettura di brani del libro e in particolare testi poetici di Eugenio Montale, Gino Patroni, Paolo Bertolani e Vittorio Sereni. Inoltre Livio Bernardini e Egildo Simeone hanno composto una musica d'atmosfera per questo viaggio nella Liguria letteraria di levante con l'aggiunta di brani tratti dal repertorio popolare e dalla canzone d'autore, in particolare Fabrizio De André.

Il recital riprende i tratti salienti del volume "Mare verticale", il reportage sui grandi soggiorni del Novecento nel Golfo dei Poeti, nelle Cinque Terre e dintorni. Un viaggio che prende l'avvio dalla villa delle due palme a Monterosso, pozzo di memorie di Eugenio Montale per passare alla Vernazza degli anni settanta con Aldo Trionfo e Alighiero Boetti e quindi a Manarola a casa di Dario Capellini, inventore del Premio ai pittori che univa impegno e paesaggio e quindi in quella che viene indicata come la casa del cinema dove il regista Gianni Amico ospitò gli esuli brasiliani e gli amici della Nouvelle Vague, Bernardo Bertolucci in testa. Un libro che conferma il rapporto tra arte e paesaggio delle Cinque Terre. (24 settembre)

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