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Assemblea azionisti ACAM: approvato bilancio 2011 e nominato nuovo CDA In evidenza

La Spezia, 12 ottobre 2012 - L'Assemblea degli Azionisti di ACAM SpA, riunitasi oggi nella sede di via Picco, ha approvato il Bilancio di Esercizio e il Bilancio Consolidato 2011, come proposti dal Consiglio di Amministrazione e già illustrati all'Assemblea del 6 settembre scorso.

Il Bilancio del Gruppo presenta risultati operativi positivi nel processo di risanamento avviato dall'Azienda, pur permanendo una situazione di forte criticità debitoria: un margine operativo lordo (mol) di 31,4 milioni di euro, con un incremento di 8,4 milioni di Euro (+ 36,5%) rispetto all'esercizio 2010 ed una posizione finanziaria netta debitoria di 249,9 milioni di euro, incrementata di 5,1 milioni di euro rispetto al 2010, ma con una forte contrazione del rapporto Posizione Finanziaria netta e margine operativo lordo, passato da circa 11 volte nel 2010 a 8 volte nel 2011 (ricordiamo che lo stesso dato nel 2008 era pari a 17 volte). La perdita netta del Gruppo è di 8 milioni di euro, rispetto ai 27 milioni di euro del 2010. Il margine operativo netto (Ebit) del Gruppo passa da una perdita di 6,3 milioni di euro ad un utile di 2,2 milioni di euro.

A causa della perdita d'esercizio e di quelle accumulate negli esercizi precedenti, la Capogruppo si trova nella fattispecie prevista dall'art. 2446 del codice civile (riduzione del capitale per perdite); i Soci hanno deliberato che se entro l'esercizio 2012 la perdita non risulterà diminuita a meno di un terzo del capitale, quest'ultimo sarà ridotto in proporzione delle perdite accertate, tutto questo come disciplinato dal citato articolo del codice civile.

Nell'insieme, il Bilancio 2011 riflette una determinata volontà di risanamento e di rilancio dell'Azienda, in ottica di continuità aziendale, confermata dai positivi sviluppi degli accordi di ristrutturazione dei debiti previsti dall'art. 182 bis della Legge Fallimentare. A tal proposito, si sottolinea il provvedimento del Tribunale della Spezia del 10 ottobre 2012, che ha confermato la sussistenza dei presupposti per pervenire ad un accordo di ristrutturazione dei debiti e ha fissato la scadenza del 10 dicembre per definire gli accordi con i creditori, mantenendo la sospensione delle azioni cautelari o esecutive sul patrimonio del Gruppo.

L'assemblea ha provveduto alla nomina del nuovo Consiglio di amministrazione, riducendolo da 5 a 3 componenti, secondo la previsione più restrittiva della normativa sulla spending review: Presidente e Amministratore Delegato, Gaudenzio Garavini; Consiglieri: Massimiliano Curletto e Alessandro Vespa, dipendenti rispettivamente del Comune della Spezia e del Comune di Lerici, per questi ultimi con la retrocessione dei compensi alle amministrazioni di competenza.

Ai membri del Consiglio di Amministrazione uscente, Patrizio Scarpellini e Paolo Bernardini, ed in particolare al Presidente Paolo Garbini, in scadenza di mandato con l'approvazione del bilancio, l'Assemblea dei Soci ha formulato il ringraziamento e l'apprezzamento per il difficile lavoro svolto in una situazione di estrema criticità.

"Il bilancio del gruppo – ha dichiarato il Presidente dell'Assemblea di Coordinamento Massimo Federici - da un lato dimostra un forte miglioramento nella gestione operativa, dall'altro manifesta ancora la necessità di continuare nell'opera di risanamento organizzativo.

Ora più che mai è importante non fermarsi. Gli azionisti, come oggi l'assemblea ha peraltro dimostrato, devono essere compatti e nel perseguimento dell'obiettivo della salvezza del gruppo.

Agli azionisti, in quanto enti locali, sono chiari i loro impegni da perseguire, quali la individuazione di una discarica di servizio per la chiusura del ciclo dei rifiuti, il riconoscimento e la conferma di attività di servizio, anche aggiuntive.

I risultati di bilancio, in forte miglioramento, mostrano come ineludibile il perseguimento di tutti questi obiettivi, pena la non salvezza del gruppo nel suo complesso. Anche sul piano industriale da adottare, i principi di continuità, equilibrio e salvaguardia occupazionale ne sono i cardini fondanti.

Questi impegni devono essere accompagnati dalla riorganizzazione generale dell'azienda, conseguibile soltanto con l'apporto responsabile, come fino ad oggi dimostrato, delle organizzazioni sindacali.

In conclusione sento di dover ringraziare personalmente per il lavoro svolto, i consiglieri uscenti, Patrizio Scarpellini, Paolo Bernardini ed in particolare il Presidente Paolo Garbini, che consegnano la società al nuovo cda con una forte concreta possibilità di salvezza, grazie al loro operato."

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