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Tagli alle Camere di commercio, Spezia trema. A rischio anche Liguria da Bere e progetti internazionalizzazione In evidenza

Le Camere di commercio sono gli unici enti pubblici che non gravano sulla spesa dello Stato. Anzi, allo Stato versano circa 80 milioni l'anno derivanti da risparmi di spesa e imposte nonché i proventi delle attività sanzionatorie delegate dallo Stato e di cui le Camere sostengono in toto le spese per circa 15 milioni di euro l'anno.

Gli enti camerali si finanziano e svolgono attività esclusivamente con i proventi del diritto annuale: in media, al netto dalle tasse, 63 euro per impresa all'anno, poco più di 5 euro al mese. La volontà del Governo di tagliare del 50% il diritto annuale azzera di fatto l'attività delle Camere di commercio per il sostegno delle imprese e del territorio a fronte di un risparmio nullo per lo Stato e modestissimo per le imprese in confronto a quanto viene loro tolto. Dimezzando le entrate, gli enti camerali dovranno quindi limitarsi a svolgere le sole funzioni istituzionali e amministrative (tra cui tenuta del Registro imprese, mediazione, tutela delle produzioni, metrologia, sicurezza dei prodotti, registro protesti, marchi e brevetti). Tramite il diritto annuale le Camere di commercio svolgono iniziative per il territorio e generano investimenti: a livello nazionale, ha stimato Unioncamere, l'effetto recessivo del taglio del diritto potrebbe valere 2,5 miliardi in meno di Pil. A livello locale, qualora il decreto legge fosse approvato così com'è, anche la Camera di commercio spezzina sarà costretta a sospendere le attività per le imprese e il territorio. Tolte le spese di gestione pari al 30% dei ricavi reali e la somma annuale (140 mila euro nel 2013) versata alle casse dello Stato, l'ente camerale spezzino impiega i ricavi per azioni di sostegno all'economia: 1.286.314 euro la somma stanziata per il 2014. Di seguito alcuni dei principali interventi che, previsti nel bilancio camerale 2014, dovranno nel 2015 essere sospesi. 100 mila euro per l'accesso al credito La Camera di commercio ha stanziato 100 mila euro per il finanziamento di un fondo di garanzia, in fase di attivazione d'intesa con il Comune della Spezia, per la creazione d'impresa. Dal 2009 ad oggi, a fronte di uno stanziamento camerale complessivo di 1.350.000, tramite l'attivazione di 5 Confidi (3 per investimenti produttivi, 2 a sostegno delle imprese alluvionate) si sono generati investimenti per circa 10 milioni di euro dando sostegno a 566 imprese. A livello nazionale la legge di stabilità per il 2014 impegna le Camere di commercio a finanziare i Confidi per almeno 70 milioni l'anno per il prossimo triennio. Ogni anno grazie alla garanzia della Camera di commercio, lo strumento Crea impresa attivo dal 1998, in compartecipazione con altri enti, permette il finanziamento a tassi vantaggiosi di imprese giovanili. Il finanziamento medio concesso è di 30 mila euro. Dal 1998 ad oggi sono nate 410 nuove imprese. Progetto Starter (concede contributi a fondo perduto a attività di formazione, è svolto d'intesa con la Provincia): nel biennio 2012 – 2013 sono state create 32 nuove imprese. 90 mila euro per il Polo Marconi La Camera di Commercio è tra i soci di Promostudi, la società che gestisce il Polo Universitario 'Marconi': nel 2014 ha stanziato per il Polo 90 mila euro. 200 mila euro per iniziative specifiche di promozione Tra queste, 30 mila euro per le imprese spezzine che partecipano a fiere, in Italia (contributo pari a mille euro) e all'estero (contributo pari a 2 mila euro) e 30 mila euro per sostenere iniziative, manifestazioni e altri eventi finalizzati alla promozione dell'economia locale organizzati da associazioni o enti della provincia. La somma totale include la realizzazione di iniziative per Expò 2015, il sostegno ad alcuni territori colpiti dall'alluvione del 2011, iniziative di supporto al piano della legalità e dell'anticorruzione in collaborazione con le forze dell'ordine. 600 mila euro per i progetti di Fondo perequativo 2014 I progetti di Fondo perequativo sono finanziati dal sistema camerale e cofinanziati dalla Camera di commercio. Quelli in corso di realizzazione, per un valore di 600 mila euro, sono i seguenti: 'Mirabilia', per la promozione dei territori accomunati da luoghi patrimonio Unesco, 'Sviluppo del marchio ospitalità italiana', 'Dieta mediterranea per Expò 2015', 'Scouting e assistenza alle nuove imprese esportatrici', 'Innovazione digitale nelle Pmi', 'Servizi integrati per la nuova imprenditioralità'. Tra i progetti dello scorso anno, nell'ambito dell'accordo Mise-Unioncamere, 'Innovazione e occupazione' ha previsto un contributo a fondo perduto di 20 mila euro per le imprese innovative col vincoli di assumere un giovane laureato a tempo indeterminato: su 15 imprese che hanno partecipato al bando, 12 hanno ottenuto il contributo e hanno assunto un giovane. Le Aziende speciali (Azienda Fiere e Eps) Per le aziende speciali la riforma prevede che confluiscano in un'unica struttura regionale. Nel 2014 l'Azienda fiere – che si occupa di organizzazione di fiere, animazione turistica, valorizzazione del territorio e gestione dell'incubatore di via Privata Oto – ha previsto progetti e iniziative per 220.000 euro. Le fiere che, dal prossimo anno, vedrebbero sospeso il sostegno sono: Liguria da Bere, Barchemercato, Campionaria, Agroalimentare, Domus. L'azienda Eps (Euroinformazione Promozione e Sviluppo) – braccio operativo della Camera di commercio per i processi di internazionalizzazione delle imprese – ha previsto nel 2014 per progetti e iniziative 140 mila euro. Internazionalizzazione Per quanto riguarda l'internazionalizzazione nell'ultimo quadriennio (2010 - 2013) sono state realizzate 25 attività (realizzazione/partecipazione fiere o b2b e giornate paese) delle quali 8 in Italia (tra cui Seafuture, Smart, Med Agry Quality, Tuttofood, Seatec e Yare) e 17 all'estero (tra cui la partecipazione alle fiere Cibs, Cannes, Mets, Tur Goteborg, Dibs, Smm, Euronaval, Flibs e Idef). Tali iniziative hanno coinvolto oltre 350 imprese con particolare riferimento ai settori nautica/difesa, turismo, enogastronomia. La partecipazione alle missioni collettive, all'estero o in Italia, ha consentito alle imprese una riduzione totale, o pressoché totale, dei costi grazie all'intervento della Camera. I paesi esteri di riferimento, verso i quali si sono orientate negli ultimi anni le attività camerali d'internazionalizzazione a favore delle piccole e medie imprese, sono Cina, Sud Africa, Libia, Algeria, Brasile, Turchia, India e Iraq. In Iraq, a Baghdad, la Camera di commercio ha aperto un proprio desk quale punto di riferimento per le imprese spezzine che intendono operare in loco. Nel 2013 lo sportello per l'internazionalizzazione World Pass/Eps ha ricevuto 120 richieste di imprese per approfondire i mercati UE e 380 richieste per mercati extra UE. Patrimonio immobiliare e partecipazioni La Camera di Commercio è impegnata su alcuni importanti interventi infrastrutturali per il territorio: il parcheggio di piazza Europa in corso di realizzazione e l'incubatore di via Privata Oto per l'insediamento di nuove imprese e di imprese già esistenti con programmi di espansione all'estero (già insediate 18 imprese). Per quanto riguarda il centro fieristico Speziaexpò, in una fase in cui avrebbe bisogno di sostegno per una crescita, rischia di impattare con gli effetti recessivi della riforma. Per quanto riguarda le società partecipate, l'ente camerale spezzino dal 2012 ha provveduto a dismettere le partecipazioni non più strategiche.

 

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Camera di Commercio  Riviere di Liguria

Piazza Europa, 16
19124 La Spezia

Tel. 0187 7281

www.rivlig.camcom.gov.it/

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