"Se si continua ad aumentare i pedaggi consentendo alle gestioni autostradali di garantirsi ricchi budget, le ricadute sul sistema dell'autotrasporto e in generale su tutte le merci e materie prime saranno devastanti" dichiara Maurizio Giacomelli responsabile di Cna-Fita della Spezia. L'aumento dei carburanti, delle assicurazioni, delle imposte, degli oneri sul lavoro, dell'Iva ed ora nuovamente dei pedaggi colpisce un settore fondamentale per l'intera economia del paese, non è pensabile che si possa proseguire in questo modo e pretendere comprensione e positiva disponibilità da chi, come la piccola impresa o le famiglie, non riesce più a sostenere questi balzelli. Il settore dell'autotrasporto non lo può accettare oltre. Aumenti medi del 4% con picchi fino ad oltre l'8% come sulla Venezia-Trieste o del 6.26 sull'Autocamionale della Cisa per chi va a Pontremoli o a Parma, mentre verso Genova, Firenze o Livorno Autostrade per l'Italia, applica rincari del 4,43%, mentre per le tratte di gestione Salt il rincaro è "solo" del 3, 07%. E' evidente a tutti le ricadute negative di questi nuovi costi a cui vanno a sommare quelli dell'energia elettrica e i tanti altri che colpiscono le imprese, un trend costante di aumenti che nel settore dell'autotrasporto quello dei pedaggi autostradali sta diventando un balzello insostenibile e unico in Europa.