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Rete Imprese Italia alla Camera: "Strada positiva ma servono misure ad hoc per PMI"

"Si è intrapresa una strada positiva, ma alcune misure vanno meglio tarate sulle esigenze dell'impresa diffusa". E' il giudizio sul Decreto Sviluppo espresso oggi da Alfredo Toti, Presidente di Rete Imprese Italia, che rappresenta alla Spezia Confartigianato, Cna, Confcommercio, Confesercenti.

"Le piccole imprese - ha sottolineato Toti - si aspettano che il Decreto sviluppo sia soltanto il primo capitolo di un disegno di crescita che dovrà arrivare nei prossimi mesi".

Sul fronte delle infrastrutture e delle misure per attrarre capitali, Rete Imprese Italia ritiene necessario estendere le disposizioni fiscali per il settore edile anche ad altri settori e sollecita l'introduzione del regime di determinazione dell'Iva secondo il criterio della cassa e per i soggetti in contabilità semplificata la possibilità di determinare il reddito secondo il principio di cassa.

Positivo il giudizio di Rete Imprese Italia sulle misure di razionalizzazione dell'Ice, sul sostegno all'internazionalizzazione delle imprese, sull'apparato sanzionatorio per tutelare il made in Italy, sull'apertura al mercato dei servizi pubblici locali.

Rete Imprese Italia, inoltre, apprezza la misura che prevede la sospensione del Sistri, il Sistema telematico per la tracciabilità dei rifiuti, rivelatosi complesso, costoso e inapplicabile alla realtà italiana. Ora Rete Imprese Italia sollecita l'introduzione di una nuova modalità di tracciabilità dei rifiuti che abroghi completamente e definitivamente il Sistri e chiede che, contemporaneamente, venga affrontato il problema della restituzione dei contributi annui versati dalle imprese.

Soddisfazione viene espressa per la riconferma e la stabilizzazione del sistema di incentivazione per edilizia e efficienza energetica ma, tra le indicazioni per migliorare il Decreto Sviluppo, Rete Imprese Italia ritiene necessari ulteriori sforzi a sostegno dell'efficienza energetica con incentivi specifici e strutturali per un settore con una forte presenza di piccole imprese. Interventi più incisivi sono sollecitati anche per favorire una effettiva apertura dei mercati dell'energia e per riequilibrare il prelievo fiscale oggi fortemente sbilanciato a sfavore delle piccole imprese che pagano la 'bolletta' energetica più alta d'Europa anche a causa della pesante tassazione. Positivo anche il giudizio sul Piano Nazionale per le città e sui contratti di valorizzazione urbana che devono tradursi concretamente in regole, modalità e scenari e rendere praticabili le logiche di partenariato per favorire occupazione, coesione sociale e una migliore qualità della vita.

Sul fronte dell'innovazione e della ricerca, Rete Imprese Italia propone strumenti di finanziamento a favore delle aggregazioni e delle reti di imprese e misure specifiche per la piccola e micro impresa, quali il voucher, da utilizzare per progetti e attività innovative.

La riforma degli incentivi, che Rete Imprese Italia considera una necessità importante per le imprese, va integrata con risorse aggiuntive per la piena operatività del nuovo Fondo per la crescita sostenibile. Positiva viene giudicata la revisione della legge fallimentare, mentre Rete Imprese Italia si dice delusa dalle misure sul credito d'imposta per le nuove assunzioni di profili altamente qualificati che escludono le piccole imprese. Così come vengono sollecitati interventi per consentire alle micro imprese di fruire dei nuovi strumenti di finanziamento alternativi al credito bancario.

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