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ANCE e Confedilizia insieme per "rendere più sicuro" il Superbonus In evidenza

di Elena Voltolini - Stilato un decalogo per aiutare i proprietari a scegliere ditte qualificate ed affidabili ed evitare sanzioni. C'è anche un Codice di buona pratica per lavori a basso impatto.

Definire i criteri che permettano di riconoscere le imprese più strutturate tecnicamente e professionalmente, ma anche eticamente e legalmente corrette, per mettere nelle condizioni i proprietari di non correre il rischio di dover restituire allo Stato i vantaggi ricevuti tramite Superbonus, Sismabonus ed Ecobonus. E' questo uno degli obiettivi dell'intesa sottoscritta da ANCE La Spezia e Confedilizia La Spezia.

Le associazioni, che rispettivamente riuniscono i costruttori edili e rappresentano i proprietari di immobili, quindi, hanno stilato un prontuario per identificare quale ditta è meglio scegliere per effettuare i lavori, ovvero per mettere la proprietà nelle condizioni di farlo, evitando costosi, successivi, “inconvenienti”.

Il Superbonus, infatti, è una grande opportunità che deve essere colta per ristrutturare la propria abitazione con costi notevolmente ridotti, ma bisogna farlo in modo accurato e consapevole, altrimenti si può incorrere in alcuni rischi.

“A grandi opportunità possono accostarsi anche grandi rischi – mette in guardia Davide Piccioli, Responsabile Economico Confedilizia La Spezia - Per questo è fondamentale che i proprietari si affidino ad aziende serie. L'accordo tra ANCE e Confedilizia vuole proprio essere una tutela nei confronti della proprietà edilizia. Si tratta di una intesa che punta a tutelarne il patrimonio”.

L’Agenzia delle Entrate ha infatti otto anni di tempo dalla chiusura dei lavori per verificare che l’intervento rispetti nella realtà i criteri di accesso anche per quanto concerne la realizzazione delle opere.
Fondamentale, pertanto, rivolgersi ad imprese ben strutturate, capaci sotto il profilo tecnico ed affidabili.

“Non è certo la prima volta che ANCE e Confedilizia collaborano – puntualizza Paolo Faconti, Direttore Ance La Spezia, che ha iniziato il proprio intervento ricordando il compianto Renato Oldoini – ma per la prima volta si fa un accordo di questo tipo, che punta ad individuare una serie di criteri che possano aiutare i proprietari a scegliere le imprese alle quali affidarsi”.

"Confedilizia è legata ad ANCE – commenta Luca Damian, Presidente dell'associazione spezzina che rappresenta i proprietari – perchè ANCE è sinonimo di correttezza e professionalità. Il committente ha la responsabilità della scelta dell'impresa ed occorrere quindi scegliere una ditta che abbia la competenza e la correttezza necessarie”.

Il decalogo comporta vantaggi indubbi per i proprietari, ma non solo. L'obiettivo è infatti anche quello di incentivare una concorrenza corretta e di qualità che valorizzi realmente le imprese migliori, sotto il profilo delle competenze professionali, ma anche del rispetto delle norme e della “moralità”.

“Questo accordo – sottolinea Alberto Bacigalupi, Presidente Ance La Spezia – permette di tutelare gli interessi degli associati di Confedilizia, ma anche di sviluppare una concorrenza leale tra le imprese e migliorarne la qualità.
Le occasioni di lavoro che si creeranno grazie al Superbonus si prevedono davvero molte ed è opportuno promuovere un metodo per la scelta delle imprese cui affidare i lavori, che tenga conto sia della professionalità che del comportamento delle imprese stesse. Quello che vogliamo fare è aiutare i proprietari delle case nello scegliere ditte ben strutturate, professionali e garanzia di moralità. Ciò di cui teniamo conto, pertanto, non è solo la capacità di realizzare un'opera, ma anche la serietà”.

Le linee guida per la scelta dell'impresa, infatti, comprendono:

  • requisiti di ordine generale e morali;
  • requisiti professionali;
  • regolarità contributiva e retributiva;
  • capacità tecnica professionale;
  • capacità tecnica;
  • capacità operativa;
  • coperture assicurative.

Almeno sulla carta, il Superbonus potrebbe interessare davvero molti. Solo nella provincia spezzina, secondo l’ultimo censimento ISTAT, ci sono circa 47.000 edifici ad uso residenziale e potrebbero essere dai 5 ai 6 milla quelli coinvolti nelle agevolazioni.

Una notevole mole di lavoro, dall'impatto economico importantissimo per un settore, quello dell'edilizia, che già prima della pandemia attraversava un momento di difficoltà.

Si tratta di lavori che andrebbero effettuati in edifici già esistenti, pertanto all'interno del contesto urbano: per questo motivo l'accordo tra ANCE e Confedilizia, oltre al decalogo per la scelta delle imprese, comprende anche un Codice di Buona Pratica (scaricabile in calce all'articolo). Si tratta di un codice di comportamento con il quale l’impresa si impegna a ridurre al minimo l’impatto ambientale dei processi di costruzione ed a limitare i disagi per chi vive e lavora nel fabbricato oggetto dell’intervento e nelle vicinanze.

ANCE e Confedilizia della Spezia, quindi, fanno due passi avanti per rendere il Superbonus più facilmente applicabile nel concreto.

I principali ostacoli a questi incentivi, infatti, sono proprio la burocrazia, la mole di documenti necessari per usufruirne e la mancanza di chiarezza.

Il Sole 24 ore ha stimato che oltre 9 milioni di nuclei familiari in Italia sono interessati dal provvedimento: quasi 1 individuo su 2 (48,6%), pari a più di 21 milioni di italiani, ha dunque intenzione di utilizzare l’agevolazione. Molti, però, hanno scelto poi di non farlo a causa della quantità di documenti necessaria; secondo i dati, sono più di 3 milioni di persone.

Più di 6 milioni (14,4%), invece, hanno ammesso di non aver capito bene come funziona l’agevolazione.

All'incertezza bisogna anche aggiungere i ben 36 adempimenti da eseguire per attuare il Superbonus 110%.

Chiarissimo è, a questo punto, quanto la scelta di una ditta “all'altezza ed affidabile” sia realmente una priorità.

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