Trovare una costante, un punto fermo, nell’anno appena trascorso è complicato. Questo perché abbiamo vissuto cambiamenti continui e repentini e molti campi professionali sono stati scombussolati dalle note difficoltà. Forse è proprio questa la costante degli ultimi mesi: la difficoltà. Di tutti noi che abbiamo dovuto stravolgere la nostra quotidianità, e del mondo del lavoro. Su tutti, un esempio non può che essere quello dello sport, in particolare quello professionistico, visto che quello dilettantistico, in certi periodi, ha completamente fatto perdere le proprie tracce. Come detto, però, lo sport “più famoso” ha dovuto rivoluzionare il suo consueto svolgimento, inventandosi formule fantasiose per portare a termine le stagioni sportive. Nonostante questo, ancora oggi i rinvii sono un vero e proprio spauracchio e l’ultimo caso, nella pallavolo, ha riguardato la Mulettieri.
Forse è anche per questo motivo che proprio di recente la Lega Nazionale Dilettanti, grazie anche al lavoro svolto dal C.R. Liguria, ha inaugurato il primo campionato regionale eSports. Si tratta di un’iniziativa in fase di sperimentazione e che, ovviamente, si terrà interamente online, elemento in grado di concedere alla competizione di non dover essere “vittima” di tutti gli imprevisti a cui sta andando incontro il mondo dello sport.
Partecipare al torneo non prevederà un contributo in denaro e l’accesso sarà garantito a tutte le società registrate al Comitato Regionale Liguria e iscritte ai campionati della stagione 2020/2021. Non sono previste, inoltre, distinzioni in base alla categoria di appartenenza.
Per quanto riguarda la struttura della competizione, a darsi battaglia dovrebbero essere circa 10 squadre. Nel caso in cui arrivasse un numero più elevato di adesioni, sarà data priorità a chi ha fatto richiesta per primo.
I team giocheranno sulle console Sony (PlayStation 4 e PlayStation 5) in modalità “Pro Club”. Quest’ultima è forse la novità più rilevante dell’iniziativa, perché permette ai videogiocatori di creare un vero e proprio avatar e controllare esclusivamente quello, sul terreno di gioco virtuale, insieme ai propri compagni di squadra. Inoltre, per potersi iscrivere, ogni compagine avrà bisogno di un minimo di 5 giocatori, per un massimo di 15. Tra questi, sarà poi obbligatore annunciare il proprio capitano e il proprio vice, che avranno il compito di guidare il proprio team dentro e fuori dal campo.
Le iscrizioni sono aperte fino al 29 marzo, data entro la quale tutte le squadre interessate al torneo dovranno inviare una mail di adesione a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. In palio c’è la partecipazione a due competizioni di prestigio superiore come la eSerieD e la Coppa Italia.
Gli eSports sono letteralmente esplosi nel corso del 2020 e, sulla scia di questo successo, la regione ha deciso di organizzare una competizione sperimentale che potrebbe rappresentare un tassello importanti per il futuro. D’altronde, i numeri parlano chiaro, anzi chiarissimo. Per fare un esempio, la Super Cup 2021 di Fortnite che si è disputata nell’anno corrente ha registrato 1 milione di dollari in premi. Inoltre, i numeri di Twitch, principale piattaforma di streaming, sono semplicemente impressionanti (Fedez, nota star italiana, ha da poco raggiunto i 200.000 iscritti).
Ma come hanno fatto gli eSports a ottenere un successo di tale portata? Quanto tempo ci è voluto? Sorprendentemente, la storia degli eSports inizia negli anni '70, e in particolare negli Stati Uniti, all’università di Stanford. Proprio in quel luogo, infatti, si è tenuto il primo torneo dedicato ai videogiochi, che ha visto la partecipazione di 20 persone.
Da quel momento, gli eSports ne hanno fatta di strada, passando per momenti e periodi fondamentali per il loro sviluppo come il lancio delle funzionalità online per i videogiochi. Di certo, però, qualche decennio fa nessuno avrebbe potuto immaginare una crescita così incessante, che ha portato questa disciplina a diventare una delle più seguite e praticate di tutto il globo. Soprattutto, nessuno avrebbe mai immaginato che un giorno sarebbe diventata un’alternativa allo sport canonico, un mezzo per attraversare un periodo di estrema difficoltà.
