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Stipendi fino a 2.400 euro ma pochi giovani interessati: il “tesoro sprecato” della nautica spezzina In evidenza

Un addetto specializzato può guadagnare fino a 2.400 euro al mese, ma le aziende faticano a trovare personale. L’istituto Einaudi-Chiodo indaga problemi e opportunità del settore.

Un grande bacino di opportunità troppo poco sfruttate. Spesso per via di un falso pregiudizio nei confronti degli istituti professionali e dei lavori manuali.

Così il settore della nautica spezzina è in costante espansione, l’offerta lavorativa è enorme, le opportunità economiche sono ghiotte, ma sta di fatto che le aziende fanno fatica a trovare giovani (spezzini) interessati, mentre le scuole stentano a reclutare nuovi studenti per percorsi di formazione cuciti su misura alle esigenze del tessuto produttivo locale.

Lo ha ribadito anche Paolo Bertetti, vicepresidente R&D Sanlorenzo, nel corso del meeting online “Gli Istituti professionali nelle vocazioni del territorio: l’eccellenza della nautica", organizzato nell'ambito delle iniziative di orientamento dell'istituto "Einaudi-Chiodo".

“Dal punto di vista industriale siamo ancora in una fase di crescita del settore della nautica e delle attività che gli gravitano attorno, ma siamo deboli nel raccogliere e preparare le nuove leve destinate a trarre giovamento da queste opportunità – ha raccontato Bertetti – Questa difficoltà a reperire i ragazzi interessati al nostro mondo va via via crescendo: è come avere tanto da offrire e poche persone che ne possano trarre giovamento”.

Ma un passo avanti c’è stato: l’apertura da questo anno scolastico del nuovo corso quinquennale per allestitori nautici dell’Einaudi-Chiodo, in collaborazione proprio con Sanlorenzo, a cui oggi sono iscritti, nonostante le difficoltà causate dal Covid, 15 studenti. Un numero sicuramente basso per il distretto spezzino della nautica, per questo la scuola vuole raggiungere ancora più studenti, scrollandosi di dosso quel falso pregiudizio che ancora esiste nei confronti delle scuole professionali.

“Il nostro territorio ha riconosciuto la nautica come una delle vocazioni economiche più importanti, disegna una prospettiva di sviluppo sulla quale si misureranno le prossime generazioni – ha osservato il dirigente scolastico dell’istituto Paolo Manfredini – La formazione deve dialogare con l’economia del territorio, costruendo un rapporto che sia di arricchimento vicendevole: noi abbiamo avuto la fortuna di cogliere la disponibilità di un’importante azienda del territorio come Sanlorenzo, consideriamo questo corso per allestitori nautici un asse portante della nostra offerta formativa”.

Un anno di grande cambiamento per le scuole spezzine: oltre al corso per allestitori nautici, tra i nuovi arrivati figurano anche il liceo classico europeo e la prima curvatura biomedica del liceo scientifico. “Non accade sempre così, la politica purtroppo spesso arriva anni in ritardo su certe tematiche – ha fatto notare Patrizia Saccone, assessore all’istruzione della Provincia, l’ente che si occupa di programmare l’istruzione secondaria di secondo grado – In questo caso invece abbiamo colto l’importanza del settore della nautica per il nostro territorio. L’iniziativa di oggi è soltanto l’avvio di un percorso finalizzato a rilanciare l’istruzione professionale, che rappresenta il percorso formativo che più di ogni altro valorizza i mestieri e le professioni dei settori trainanti dell’economia italiana. Oggi non possiamo permetterci di non mettere al centro il saper fare”.

Negli ultimi anni, non a caso, il mondo degli istituti professionali ha conosciuto un ulteriore percorso di riforma dopo quella Gelmini, subendo spesso anche un notevole calo di iscrizioni. Roberto Peccenini, direttore dell’ufficio scolastico provinciale, ha fatto notare che “ora è necessario rilanciare questo percorso cruciale per la crescita delle nuove generazioni e il tessuto produttivo del paese, perché negli ultimi anni gli istituti professionali hanno subito una sorta di appannamento. La sfida che abbiamo raccolto è quella di ridare lustro a questo fondamentale percorso di istruzione del sistema scolastico: vorremmo che tutti i genitori che hanno un figlio che frequenta una scuola professionale potessero dire che lui sta frequentando un corso che realmente gli fornisce delle prospettive”.

Fronte imprese, l’assist è arrivato dalla presidente della Cna spezzina Federica Maggiani, che ha manifestato la disponibilità dell’associazione ad “accogliere gli studenti nelle nostre aziende e collaborare in ambito scolastico per quanto possibile. Il distretto navale della Spezia è il primo in Italia per numero di addetti – ha aggiunto Maggiani – un risultato raggiunto di recente col sorpasso di Viareggio: abbiamo potenzialità di sviluppo che forse non riusciamo nemmeno a percepire in questo momento”.

Potenzialità che, parlando più prosaicamente di soldi, per gli addetti specializzati del settore della nautica si traducono in stipendi che oscillano tra i 1.800 e i 2.400 euro netti al mese, senza straordinari. Tanto più che “se abbiamo una scuola che prepara concretamente i ragazzi - ha sottolineato il deputato spezzino della Lega Lorenzo Viviani - potremmo trovare una soluzione anche al grande problema del ricambio generazionale, per non perdere il know-how delle nostre attuali maestranze”.

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1 commento

  • Leonardo
    Link al commento Leonardo Martedì, 15 Dicembre 2020 03:28

    Cantieristica;
    prima che gli ultimi "maestri" vadano in pensione pensiamo a salvare le scuole operaie dell'arsenale che potrebbero sfornare giovani pronti per la domanda della cantieristica.

    Rapporto

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