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"Occupazione libera del suolo pubblico e aree di consumo take away" In evidenza

Le idee dell'amministrazione per aiutare commercianti, artigiani e ristoratori.

"In vista di una possibile fase 2, questa mattina nel post giunta, su mandato del sindaco Peracchini, ho avuto un'importante riunione con la dirigente del settore commercio, nella quale in attesa degli approfondimenti necessari sul bilancio e degli eventuali spostamenti da parte del governo sugli enti locali, abbiamo ipotizzando una serie di interventi che saranno condivisi con le associazioni di categoria per far ripartire al meglio il commercio cittadino, sia per quanto riguarda la somministrazione che per i negozi in sede fissa", così l'assessore al commercio del Comune della Spezia Lorenzo Brogi.

"Come amministrazione abbiamo l'obbligo di aiutare i nostri commercianti ed imprenditori in questa sfida enorme che ci aspetta. Stiamo valutando ad esempio, in virtù delle maggiori necessità di spazi atti a garantire il distanziamento sociale, una sorta di occupazione libera del suolo pubblico senza oneri".

"Tali occupazioni serviranno per tutto il comparto di somministrazione e ristorazione. In più credo che dovremmo riprogettare anche l'arredo urbano creando delle aree di consumo, dedicate al takeaway, nel rispetto delle distanze di sicurezza".

"Ancora per negozi e artigiani come succede già per lo sbarazzo, concederemo in esenzione l'esposizione di merce su suolo pubblico, il tutto ovviamente snellendo e sburocratizzando i processi autorizzativi. Questi provvedimenti renderanno un po' più facile la vita dei nostri imprenditori".

"Comunque questi e altri provvedimenti saranno approfonditi nelle prossime settimane. Ma non vogliamo fermarci qui".

"Quando avremo più chiaro il quadro economico per le casse dell'ente, il nostro impegno sarà quello di traferire risorse per eventuali aiuti economici al comparto commercio. La giunta Peracchini sicuramente cercherà di aiutare l'economia locale a ripartire ma, non può farlo da sola. Occorre un governo che faccia arrivare fondi ai comuni, cosa che fino ad oggi si è vista troppo poco".

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1 commento

  • Antonio Benedetto
    Link al commento Antonio Benedetto Martedì, 21 Aprile 2020 12:16

    Leggendo l'articolo, posso dire che mi spaventano molto le idee di Brogi, Frija & company per la fase di ripartenza, in quanto portano di per sè a non rispettare la gradualità della ripresa e il rispetto del distanziamento sociale dei 2 metri. Si sta prendendo sotto gamba una situazione ancora irrisolta,come lo è la lotta al Covid19,e non è certo con l'attuare spazi maggiori per i locali, esposizioni di merci esterne ai negozi e creare aree per vendita e consumo take away che si invoglia la gente a rispettare le distanze. D'altra parte il Sig.Brogi era quello che un mese fa ancora commentava tra il sarcastico e il dubbioso le ordinanze del Governo sul lockdown. Prima di parlare e sbandierare idee bisognerebbe pensare bene alle conseguenze di quello che si dice e che si può mettere in atto, perchè non è incentivando il turismo o la ristorazione che si offre un migliore servizio pubblico nella lotta al virus. Alle volte non promettere e mantenere un profilo basso è sinonimo di maggiore intelligenza politica. L'improvvisazione, nella vita e in politica, non è mai una buona soluzione. Si può e si deve ripartire, ma lentamente e con buon senso, anche se qualcuno, se potesse, farebbe già la Fiera di San Giuseppe tra un mese... Prima del commercio, aiutiamo la sanità, mettiamo a norma i trasporti, preoccupiamoci di come mantenere i distanziamenti sociali ovunque, e smettiamola con idee balzane come riempire tutta la città di tavoli di bar e ristoranti o creare giganteschi take away per turisti che non esistono nè al momento, nè tra due mesi, per questo 2020. Anche perchè se si fosse evitato di dare decine e decine di licenze a bar che si trovano letteralmente a 5 metri uno dall'altro e si fosse diversificate l'offerta cittadina senza convertirsi esclusivamente al turismo, che tra l'altro, storicamente, ha vita breve in zone come le nostre, i problemi sarebbero minori oggi. Tanto per fare un esempio in rapporto agli abitanti ci sono meno bar e ristoranti a Parigi o a Milano che a La Spezia, vi pare normale? Non ci si improvvisa in politica, e resto dell'idea che 90 volte su 100 le persone intelligenti si tengano il più lontano possibile da essa. Non credo sarà il virus a creare i maggiori problemi alla nostra civiltà, ma qualcos'altro.

    Rapporto

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