La Spezia supera Viareggio e svetta al primo posto in Italia per numero di addetti nella produzione cantieristica.
Federica Maggini, Presidente Cna La Spezia, commenta il dato emerso al Salone Nautico di Genova nell'ambito di una relazione dell'Ufficio studi di Ucina, commissionato a Fondazione Symbola su dati Istat.
"Si conferma un trend che, come associazione di massima rappresentanza del settore nautico della provincia spezzina, abbiamo in questi anni evidenziato - commenta la Presidente Cna La Spezia - Lo dimostrano anche i numerosi focus realizzati da Cna Produzione e Nautica che partono dall'ascolto del territorio spezzino, quale punto di riferimento, anche normativo, per il settore a livello nazionale. Nello spezzino abbiamo un media un numero di occupati tra soci e dipendenti di 6,2 mentre a livello nazionale resta intorno al 3".
"Inoltre - prosegue Maggiani -, la nautica in maniera sempre più difficile ha un confinamento in un settore o in una filiera. Da una parte ci sono i grandi cantieri con i propri occupati, dall'altra il settore è anche molto altro: con servizi legati all'armatore, aziende di eccellenza nella motoristica, impiantistica, tappezzeria, falegnameria, servizi ai diportisti con porticcioli e porti turistici, darsene, approdi e Marine Resort. L'indotto della produzione cantieristica è composto da tantissime diverse professionalità che sono un valore determinante per la creazione di un sistema unico territoriale d'eccellenza", conclude la Presidente Cna La Spezia.
"A livello provinciale abbiamo 7 mila posti barca, un terzo della regione – spiega Giuliana Vatteroni coordinatrice CNA Nautica La Spezia - ma non sono sufficienti. Da una parte con il boom turistico c'è un nuovo bisogno di spazi, ma il golfo non li contiene, dall'altra le darsene sul Magra devono fare i conti con eventi alluvionali sempre più frequenti e con materiale detritico. Occorrono grandi interventi strutturali, il recupero di spazi in Arsenale o nelle ex aree industriali, ma anche uno snellimento burocratico. Le piccole imprese locali hanno preso consapevolezza che per rimanere competitive sul mercato devono produrre qualità e fare squadra".