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"Aidyn Zeinalov. Una storia alla Spezia": giovedì la presentazione del catalogo In evidenza

Al CAMeC alle 18, con il sindaco Peracchini e l'assessore Asti.

Giovedì 20 giugno, alle 18, sarà presentato il catalogo della mostra in corso al CAMeC dal titolo "Aidyn Zeinalov. My way to Italy".

Una storia alla Spezia, di recente dato alle stampe da Bandecchi&Vivaldi per il museo spezzino. Per l’occasione torneranno alla Spezia la curatrice Veronica Ferretti, storica dell’arte che si è occupata del catalogo, e Carlo Visintini, manager e interprete dell’artista. Interverranno inoltre il Sindaco e assessore alla cultura Pierluigi Peracchini e l’assessore al turismo, gemellaggi e cooperazione internazionale Paolo Asti.

Il volume documenta l’esposizione al CAMeC e le singole opere, oltre a tracciare il percorso artistico che l’autore russo ha intrapreso da alcuni anni in Italia. Infatti Zeinalov ha fatto di Firenze e della Toscana la sua seconda patria realizzando pregevoli collaborazioni con l’Accademia delle arti e del disegno di Firenze e le città di Montecatini e Forte dei Marmi dove le sue sculture sono entrate a far parte dell’arredo urbano.

Il progetto alla Spezia suggella un importante duplice omaggio dello scultore russo alla città: dal marzo 2018 la sua Sirena del Golfo è collocata sul lungomare, nella passeggiata Morin, mentre è stato di recente scoperto il suo tributo a Richard Wagner, ubicato nei pressi di Piazza Sant’Agostino, quale simbolo del gemellaggio La Spezia-Bayreuth e ricordo del soggiorno che il grande compositore fece nell’estate del 1853, in una locanda spezzina, dove trovò ispirazione per la composizione del preludio orchestrale de L’oro del Reno.

Dunque una mostra diffusa che abita gli spazi del CAMeC e punteggia due luoghi simbolo della città; un percorso che conduce il visitatore nel cuore del centro storico e sul mare, in un punto privilegiato di osservazione del Golfo dei Poeti.

Veronica Ferretti individua nella ricerca di Aidyn Zeinalov "la rappresentazione della riscoperta e del dialogo tra due culture (l’Oriente e l’Occidente) e due epoche (il lontano passato e il presente) rievocate e interpretate, fin dalla più giovane età, con sensibilità moderna".

Nel rispondere all’intervista che la studiosa gli ha rivolto, l’artista stesso così presenta le motivazioni fondanti il suo lavoro e il suo rilevante percorso professionale: "La mia passione per l’arte, come destino di tutta una vita, è iniziata quando ho studiato Leonardo e Michelangelo delle cui opere ho perfino realizzato copie che tuttora conservo. Debbo ammettere che mia madre ha sempre assecondato la mia vocazione fin da quando, ancora bambino, mi dedicavo a disegnare e manipolare piccole sculture di cose e figure di ogni genere e se i miei genitori mi chiedevano cosa volessi fare, io non esitavo a rispondere sempre che avrei voluto fare lo scultore. Ho poi frequentato per molti anni dapprima il Liceo Artistico dove ho conseguito il diploma di scultore. Dopo la maturità mi sono iscritto alla Facoltà di Disegno e Architettura e contemporaneamente ho superato gli esami di storico dell’arte. All’età di ventitré anni, grazie a uno stage sotto la guida dello scultore Vladimir Tsdal, sono entrato all’Accademia russa delle Arti di Mosca. Ho conseguito così tre lauree in scultura, architettura e storia dell’arte, discipline di studio per la quali ho anche scritto e pubblicato alcuni manuali per l’insegnamento all’Accademia russa delle Arti dove organizzo ancora corsi di studio per aspiranti scultori".

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