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Le ultime notizie dalla Diocesi In evidenza

Ecco le ultime notizie dalla Diocesi.

Quaresima: protagonisti i giovani
Con la celebrazione del Mercoledì delle ceneri, e l’imposizione delle ceneri sul capo dei fedeli da parte dei celebranti inizia così tra tre giorni la Quaresima 2019. Questo “tempo forte” dell’anno liturgico, caratterizzato da molti elementi di carattere penitenziale, a cominciare dal colore violaceo dei paramenti sacri, ci condurrà direttamente alla Settimana Santa ed alla gioia della Pasqua di Risurrezione.Numerose saranno, come sempre, le iniziative specifiche del periodo quaresimale, anche nella diocesi della Spezia – Sarzana – Brugnato. Esse saranno quest’anno caratterizzate da un ruolo specifico assegnato dalla comunità cristiana e dai suoi pastori alle persone giovani, anche alla luce dei risultati dello specifico Sinodo dei vescovi svoltosi a Roma lo scorso mese di ottobre.

di Giuseppe Savoca


Mercoledì prossimo 6 marzo alle 18, nella cattedrale di Cristo Re alla Spezia, sarà il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti a presiedere la celebrazione della Messa e ad imporre le “ceneri” sul capo dei fedeli. Inizia così a tutti gli effetti il periodo quaresimale. Due giorni dopo, venerdì prossimo 8 marzo alle 21, la comunità cristiana spezzina si ritroverà nella chiesa parrocchiale salesiana di Nostra Signora della Neve per dare il via alla ormai tradizionale “Via Crucis” cittadina. I fedeli da viale Garibaldi raggiungeranno in preghiera la cripta della cattedrale di Cristo Re, in piazza Europa, dove ci saranno le parole di meditazione del vescovo e la benedizione finale. Saranno i giovani delle parrocchie, delle associazioni e dei movimenti a formulare le intenzioni delle singole stazioni lungo il percorso. Tutti sono comunque invitati a partecipare a quella che si caratterizza come una testimonianza forte di fede e di riflessione nel contesto cittadino. Sabato 16 marzo saranno ancora i giovani, coordinati dalla Pastorale giovanile diocesana, ad essere protagonisti di una celebrazione penitenziale dedicata a loro ed ai loro coetanei, secondo modalità ed indicazioni che saranno rese note nei prossimi giorni. Sabato 13 aprile, infine, nella vigilia della Domenica delle Palme, e quindi a una settimana dalla Pasqua, i giovani saranno ancora al centro, dalle 21 alle 22, della Veglia di preghiera presieduta dal vescovo in occasione della trentaquattresima Giornata mondiale della gioventù.

I catecumeni verso il Battesimo
Il cammino verso la Pasqua, da diversi anni a questa parte, passa in diocesi anche attraverso il “recupero” di un’antichissima tradizione della Chiesa: quella dei catecumeni, ovvero delle persone adulte, le quali, non avendo ricevuto nell’infanzia il Battesimo e gli altri Sacramenti dell’iniziazione cristiana, si accingono a riceverli in forma solenne nel corso della Veglia della notte di Pasqua. La presenza sul territorio di persone immigrate anche da paesi lontani, che spesso si convertono al cristianesimo, fa sì che questo rito si ripeta ormai ogni anno. Così sarà anche il prossimo 20 aprile, appunto nella notte di Pasqua, nella cattedrale di Cristo Re. Ma, con l’inizio della Quaresima, un altro rito già nei prossimi giorni ci fa guardare al quel “traguardo”: sabato prossimo, alle 18.30, il vescovo Luigi Ernesto Palletti presiederà alla Spezia, nella cripta della cattedrale di Cristo Re, la Messa ed il rito dell’iscrizione del nome per i nuovi catecumeni. Di fatto, l’inizio più prossimo del loro cammino di preparazione ai Sacramenti, un cammino che scandirà per loro, guidati dai rispettivi educatori, le tappe di avvicinamento alla notte santa pasquale. I catecumeni spezzini, quest’anno, saranno quattro.

Incontro diocesano delle famiglie

Sabato prossimo 9 marzo si tiene alla Spezia l’incontro diocesano per le famiglie, che avrà per tema “Nozze a Cana”. Si tratta, come ogni anno, di un incontro di spiritualità e di preghiera, collocato ora non a caso all’interno del periodo della Quaresima. Lo organizza l’ufficio diocesano per la Pastorale della famiglia, con don Roberto Poletti e con i suoi collaboratori. Si tratta di un evento che si tiene in contemporanea in tutte le diocesi della Liguria. Alla Spezia si terrà, a partire dalle 10, nell’oratorio e chiesa salesiana di Nostra Signora della Neve, in viale Garibaldi. L’invito è esteso a tutte le famiglie, coppie, fidanzati che desiderano approfondire la propria formazione e missione, ed ai sacerdoti e religiosi che nella loro attività pastorale incontrano le famiglie. Per i bambini è stato organizzato un laboratorio specifico, con attività di animazione. Il programma prevede, a partire dalle 10, l’accoglienza, nella sala “Domenico Savio” dell’oratorio salesiano. Alle 10.30 i due coniugi Stefano ed Anna Juvara leggeranno e commenteranno alcuni brani dl Vangelo. Seguiranno momenti di riflessione personale e di coppia. Alle 12, nella chiesa di Nostra Signora della Neve, il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti saluterà le persone presenti ed impartirà la benedizione. Seguirà il pranzo, offerto nei locali dell’oratorio dall’ufficio diocesano di Pastorale della famiglia. Alle 14 ripresa dei lavori e riflessione di gruppo. Alle 15, infine, celebrazione conclusiva della Messa. Per meglio organizzare la giornata, ed in particolare il pranzo, l’ufficio diocesano invita le famiglie a prenotare, telefonando al numero 328.5834990, possibilmente entro la giornata di domani. Il 15 giugno le famiglie della Liguria si ritroveranno poi a Genova per un incontro regionale al santuario di Nostra Signora della Guardia.

Famiglia ed educazione sessuale nel tempo di internet

Nella cornice della sala Dante, alla Spezia, l’associazione “I sogni di Benedetta”, con il patrocinio del Comune, ha organizzato una conferenza dal titolo “Tutto troppo presto”. Il relatore Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva, ha saputo per ben due ore catturare l’attenzione del folto pubblico presente, proponendo una riflessione sull’educazione sessuale dei figli nell’era di internet. E’ emersa la prospettiva di una “nuova” figura di genitore, paragonato ad un allenatore di rete, in grado di seguire da vicino i figli nel rapporto con il mondo online. I genitori, troppo spesso, si occupano della vita reale dei figli, lasciandoli però orfani nella vita online, con le possibili conseguenze che, con nomi “esotici”, appartengono ormai alla quotidianità: cyberbullying, bodyshaming, flaming, sexting e così via. Pellai, attraverso una brillante modalità relazionale, è riuscito a “catturare” l’attenzione anche quando le tematiche, riferite alle neuroscienze, si prospettavano più complesse: nell’età evolutiva – ha spiegato – è necessario selezionare stimoli adeguati per i figli, per cui i genitori sono chiamati ad essere costantemente educatori ed a porre giusti filtri nei confronti della realtà. Si delinea così il ruolo di un adulto capace di “agganciare” e di “catturare” il cervello dell’adolescente. Nel campo di una sessualità che non è più un tabù, il genitore deve poi essere in grado di orientare e di guidare la quotidianità dei figli, non soltanto dal punto di vista pratico ma anche rispetto alla rete, affinché i ragazzi possano acquisire la capacità di scegliere, in maniera autonoma ed equilibrata, come fare buon uso della tecnologia. Oggi, nell’epoca di una “società dell’informazione”, si avverte davvero la necessità e l’urgenza di affrontare il mondo dei nativi digitali e di porsi come guida sicura nel talvolta tempestoso “oceano” del web.

Ricordo di don Alessandro Crippa

Vent’anni fa, il primo marzo 1999, moriva tragicamente a Campogalliano, lungo l’autostrada A 22, don Sandro Crippa . Maestro delle cerimonie della diocesi e parroco di Soviore, stava tornando in sede dopo aver partecipato a Brescia alla cerimonia di ingresso in diocesi del nuovo vescovo Giulio Sanguineti, già pastore alla Spezia. Don Sandro aveva sessantacinque anni, essendo nato a Monterosso il 20 gennaio 1934. Era sacerdote dal 1959, e parroco del santuario di Soviore dal 1973. A vent’anni di distanza, il suo ricordo è ancora molto vivo tra i confratelli, gli amici e quanti ebbero modo di incontrarlo nel corso di un ministero davvero intenso. Sotto la sua guida, Soviore divenne un centro nazionale di spiritualità e di cultura, oltre che di accoglienza per i pellegrini. Fu lui ad avviare l’esperienza delle “Messe internazionali”, celebrate in più lingue nei giorni delle feste mariane di agosto, per rendere appunto più tangibile il senso dell’accoglienza: oltre a riorganizzare e potenziare la foresteria e gli altri servizi. Ma al suo ricordo è legato in modo particolare l’impegno, con l’istituzione della “route di Soviore”, un cammino che nel periodo di Pasqua ancora oggi porta al santuario scout di tutta Europa. Molto importante furono anche l’associazione “Amici del santuario” e i prestigiosi cicli di concerti estivi di musica classica.﷯(E.B.)

Il lungo elenco dell'arte perduta

E’ noto come la grande espansione della città di Spezia seguita nell’Ottocento alla costruzione dell’Arsenale abbia portato con sé la distruzione di molte chiese e cappelle, anche molto legate alla devozione popolare, quali la chiesa della Madonna della Neve e quella della Scorza. Lo storico locale Terenzio Del Chicca, in uno studio del 1956 ripubblicato nell’annuario diocesano 1980, descrisse con precisione ben ventuno edifici sacri andati perduti in quel periodo, e solo alcuni ricostruiti altrove. Altrettanto consistente appare però il lungo elenco di opere d’arte di valore, religiose e civili, andate perdute nel corso dei decenni tra Ottocento e Novecento. Ne ha parlato di recente lo scultore Fabrizio Mismas in una interessante conferenza tenuta a cura dell’Unione cattolica degli artisti. Nel corso del “secolo breve” furono purtroppo numerose le occasioni a seguito delle quali il patrimonio artistico e monumentale venne colpito e ridimensionato, anche perché Spezia, dal futurismo al liberty all’arte contenporanea, è stata per decenni una vera fucina di opere d’arte. Ci fu la guerra, con i bombardamenti e le distruzioni, ed anche, tra il 1941 e il 1943, con la donazione di metallo “alla Patria”, con conseguenti “rifusioni” di monumenti, e si aggiunse, di tempo in tempo, l’azione sconsiderata di ladri e di vandali. Mismas ha elencato, ed anche mostrato con il sussidio di immagini d’epoca, numerose di quelle opere. Ad esempio, i putti di Angiolo Del Santo collocati a mo’ di cariatidi della grande “Deposizione” nella cappella Beverini del cimitero urbano dei Boschetti. E ancora la statua e il tondo con ritratto facenti parte del monumento a Nazario Sauro, opera del 1925 di Enrico Carmassi; il monumento ai Caduti di Biassa del 1928, ancora di Angiolo Del Santo, e quello ai Caduti di Pegazzano del 1930, alto oltre quattro metri, dello scultore Oreste Minaglia; il busto di Felice Cavallotti, scolpito da Alessandro Biggi di Carrara. I bombardamenti del 1943 distrussero, come è noto, l’allora palazzo comunale nell’attuale piazza Beverini (Palazzo Cenere): nelle sale e nei corridoi erano esposte molte opere d’arte, quali dipinti, sculture ed altre opere ornative, quasi tutte andate perdute. Solo in parte, nel dopoguerra, si è pensato ad un recupero organico, almeno a livello di immagini e di testimonianze, di tutte quelle opere. Oggi la tecnologia digitale potrebbe consentire di far rivivere, almeno in modo virtuale, un patrimonio che documenta la storia recente della città. Sarebbero però necessari finanziamenti adeguati.
Egidio Banti

Cresime agli adulti
Sabato prossimo 9 marzo il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti conferirà il sacramento della Cresima alle persone adulte. La celebrazione, nel corso della Messa, avrà luogo alle 10 nella cripta della cattedrale di Cristo Re alla Spezia.

Ritiro di Azione cattolica
Si conclude oggi a Castellazzo della Spezia, al monastero delle Benedettine, il ritiro spirituale dell’Azione cattolica diocesana, iniziato ieri pomeriggio. Le meditazioni di questa mattina, come quelle di ieri, sono tenute da don Antonio Mastantuono, vice assistente ecclesiastico nazionale.

Ricordo di Giuliana Vigorito
A vent’anni dalla morte, l’ufficio diocesano per la Scuola e l' Educazione ricorda con gratitudine Giuliana Virgilio Vigorito, a lungo insegnante di religione cattolica. Fu vera educatrice, dotata di una non comune sensibilità umana e cristiana, specie verso le persone meno dotate. Una Messa di suffragio sarà celebrata domenica prossima 10 marzo dal direttore don Giuseppe Savoca nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù, in via XX settembre 150, alla Spezia.

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