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Notizie dalla Diocesi In evidenza

Gennaio, da oltre un secolo, è mese segnato dalla preghiera per l’unità dei cristiani 

 

Il cuore antico della città
Nell’aprile 1896, il vescovo di Luni – Sarzana Giacinto Rossi approvava il primo regolamento delle “Dame di carità” della città di Spezia, primo nucleo ufficialmente istituito del volontariato vincenziano in una città che stava affrontando, nel quadro di una crescita turbinosa, problemi sociali di drammatica rilevanza. Il regolamento disciplinava con precisione finalità e modelli operativi di una istituzione associativa che, sulla base del carisma di San Vincenzo de' Paoli, intendeva operare – così sottolineava il vescovo – “per modo che la carità discenda come una pioggia benefica continuamente e regolarmente sul terreno arido e desolato della miseria”. Centoventitre anni dopo, quelle pagine e la lunga storia che ne è scaturita venivano in mente, domenica scorsa, mentre il vescovo di oggi, Luigi Ernesto Palletti, consegnava l’annuale “premio della solidarietà” al gruppo vincenziano “Colazioni con il sorriso”, che opera da alcuni anni presso la parrocchia e l’oratorio salesiano di via Roma. Facendo proprio quel “sorriso” del nome, e del logo dell’associazione – ideale simbolo di un “cuore antico” –, veniva da soffermarsi su quanta strada sia stata percorsa da quel 1896, e come siano cambiate le condizioni stesse per vivere, in una simbiosi felice, il duplice carisma spirituale e solidale di san Vincenzo e di san Giovanni Bosco. Perché una cosa è certa: se le “dame di carità” non ci sono più con quel nome, ed al loro posto, nel caso in questione, si vedono volontari giovani e meno giovani, uomini e donne, con gli indumenti “casual” della vita di oggi, di sicuro non sono venute meno le esigenze sociali alle quali già due secoli or sono si doveva far fronte. I “buoni” da consegnare, diceva il regolamento del vescovo Rossi, “saranno sempre di soccorsi in natura: pane, pasta, carne, vino, latte”.

A quei bisogni, purtroppo tuttora diffusi, la vita dei nostri tempi ne aggiunge altri, quali la possibilità di usufruire di una doccia, di un taglio di capelli, di un deposito bagagli. Ma soprattutto, il gruppo coordinato da Anna Iavazzo cerca, anche negli aspetti esteriori e per così dire logistici, di offrire ai senza tetto o comunque a quanti hanno pesanti difficoltà di vita, e loro manca una casa in tutti i significati del termine, la possibilità di un ambiente sereno, dove trascorrere un po’ di tempo con calma e con amicizia: “il sollievo dei corpi – diceva ancora il regolamento del 1896 – deve essere ordinato alla salute delle anime ... Il fine che era nella mente di san Vincenzo de’ Paoli quando istituiva l’associazione era quello di sollevare le anime beneficando i corpi”. Il tutto, ovviamente, con quella discrezione e con quel rispetto che sono quanto mai necessari in una società pluralista e composita come quella di oggi. Il collegamento con i salesiani – rappresentato domenica scorsa dalla presenza del parroco don Mirko Mochi come concelebrante alla Messa – rimanda anch’esso a pagine importanti della storia religiosa e civile della città.

Spezia, nel secondo Ottocento, era passata in pochi decenni dai diecimila abitanti di prima dell’Arsenale a quasi centomila. In più, negli anni Ottanta era stata flagellata dal colera. Il piccolo nucleo urbano della storia più antica si era ingrandito a dismisura, con problemi enormi di carattere igienico–sanitario ed anche morale. Don Bosco, non a caso, mandò qui i suoi “pretini”, dove poi sono rimasti sino ad oggi, sin dal 1877, in uno dei primi nuclei di apostolato giovanile al di fuori del Piemonte. Bisognava unire le classi sociali già presenti (cui appartenevano ad esempio molte delle “dame di carità”) con quelle nuove, in piena espansione. Anche oggi Spezia sta cambiando, forse anche più di allora. Pensare che il luogo voluto da don Bosco come perno della risposta spirituale ed etica alla complessità sociale rappresenti ancora oggi, insieme a numerosi altri, l’aggiornamento di tale risposta – anche attraverso le “colazioni col sorriso” – non può non essere considerato un valore esemplare per tutti, credenti e non credenti. Lo ha sottolineato, il direttore della Caritas don Luca Palei leggendo la motivazione del premio, reso possibile, come ogni anno, dal generoso contributo del Lions club “Host”. Proprio la Caritas costituisce oggi il terminale primo di una rete diffusa di solidarietà che, spesso nel silenzio, opera, come si dice, H24, senza interruzioni. Salesiani e vincenziani vi sono integrati in pieno. E non è un caso che Spezia esprima oggi, con Gabriella Raschi, ugualmente presente domenica, la presidente nazionale del volontariato femminile di san Vincenzo.

I Magi siamo noi
«E’ tradizione che in occasione dell’Epifania nei nostri presepi vengano fatti entrare i Magi. Ma, a ben vedere, siamo noi che dobbiamo entrare nel presepe»: è partita da questa bella immagine l’omelia che il vescovo Luigi Ernesto Palletti ha pronunciato domenica scorsa. Il vescovo ha poi proseguito: «Siamo noi chiamati a realizzare l’incontro con il Bambino. Questo non vuol dire mettere da parte l’incontro dei Magi, tutt’altro... In quell’incontro si è aperta infatti la prospettiva della salvezza per ogni uomo, per ogni popolo, per ogni nazione. E noi siamo chiamati ad entrare in quella salvezza, non possiamo esserne solo spettatori, magari anche turbati, e proprio perché ci rendiamo conto che se Cristo entra nella nostra vita essa cambia, anche impauriti. Sino al punto da volerlo eliminare. Non come Erode, che voleva ucciderlo, però spesso lo eliminiamo dalla nostra vita, quando crediamo e viviamo come se Lui non ci fosse mai stato». Per questo dal Natale e dall’Epifania promana una luce che, ha detto il vescovo, troverà il suo compimento nella Risurrezione. E proprio per questo, nella Messa dell’Epifania, si annuncia in forma solenne la data della Pasqua.

Settimana di preghiere per l'unità dei cristiani
Gennaio, da oltre un secolo, è mese segnato dalla preghiera per l’unità dei cristiani. Un’avvertenza importante che persone singole e comunità devono avere è però quella di non considerare come unico modo di celebrare la “settimana” qualche appuntamento particolare. Sono prima di tutto la preghiera individuale e comunitaria, il tempo della lettura personale e dello studio, le diverse forme di sacrificio, di offerta, di incontro, di visita che il proprio spirito suggerisce, le iniziative che ogni comunità può prendere e che rendono questo periodo “speciale”. Così tutti possono ricordare il 17 gennaio come giornata per il dialogo con gli ebrei, meditando il libro di Ester, e poi vivere con cura i giorni dal 18 al 25 gennaio (”settimana per l’unità dei cristiani”) con una preghiera particolare. Alla Spezia ci saranno comunque anche due momenti di visibile condivisione tra le comunità. Domenica 20 gennaio sarà dedicata appunto al libro di Ester, tema del dialogo ebraico cristiano di quest’anno, nel ciclo dedicato ai libri biblici letti nelle grandi feste ebraiche. Due artisti, Miriam Camerini e Rouben Vitali, offriranno riflessioni su tale libro con gli strumenti della musica e dell’arte, oltre che con le parole. L’appuntamento è alle 15.30 di domenica prossima nella sala di Tele Liguria Sud. Il momento di preghiera ecumenica sarà invece giovedì 24 nella chiesa avventista di salita Fossati, alle 18. Con l’aiuto del pastore valdese Massimo Marottoli, in servizio presso la chiesa metodista di via Da Passano, e del vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti, i presenti cercheranno di pregare e di riflettere sul pensiero proposto per quest’anno dai cristiani dell’Indonesia, “Cercate di essere veramente giusti”. Tutti sono invitati. (F.V.)

Corso per volontari
«Formarci per aiutare» è il tema generale di un nuovo corso di formazione promosso, come i precedenti, dall’associazione “La famiglia”, da Mondo Nuovo Caritas e da “Nuovo cammino” (”New Way”) per ritrovare e per potenziare le risorse interne che ognuno di noi ha per poter essere d’aiuto all’altro, volto che mi interpella. “Dire, fare, ascoltare” sono i tre verbi centrali in tale percorso di formazione, destinato ad aspiranti volontari che desiderano donare alcune ore della giornata a persone che vivono con difficoltà, ed anche a coloro che già operano nelle associazioni che si occupano del sociale. Al termine dell’esperienza di formazione, i volontari potranno operare nel contesto dei programmi delle associazioni. Il corso, che è gratuito e che viene finanziato grazie al contributo del centro servizi per il volontariato “Vivere insieme”, si terrà il venerdì dalle 14 alle 18 a partire dal 25 gennaio (tra due venerdì) nella sala “San Vincenzo” di Casa Massà, in via Cadorna 24 alla Spezia. Le tematiche e i relatori sono i seguenti: 25 gennaio e 2 febbraio lo psicologo Roberto Tallerini sui temi “Ricomincio da me” e “L’altro volto che mi interpella”; 8 febbraio lo psicologo e formatore Gianluca Greggio su “Coscienza, gentilezza e comprensione nella relazione di aiuto”; 15 febbraio la psicologa Claudia Righetti su “Keep calm and no cortocircuito !” (”State calmi, senza cortocircuiti mentali !”); 22 febbraio i responsabili dell’associazione “Agire” Giuseppina Pappacena e Graziano Cesarotti su “Teatriamo: vedere, ascoltare prima di fare, valorizzare il linguaggio non verbale”. Come detto, tutti possono partecipare, previa iscrizione gratuita al corso. Per informazioni telefonare al numero 393.1479654 oppure scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Anniversario episcopale
Ricorre mercoledì prossimo il quattordicesimo anniversario dell’ordinazione episcopale di monsignor Luigi Ernesto Palletti, avvenuta a Genova nel 2005. Al vescovo Palletti gli auguri più cordiali per un lungo e fecondo ministero: “ad multos annos !”.

In diretta con la GMG
Tra due settimane si tiene a Panama la Giornata mondiale della gioventù. Nella circostanza, la Pastorale giovanile diocesana, organizza alla Spezia, nella parrocchia della Neve di viale Garibaldi, una Veglia di preghiera in diretta video con l’evento presieduto da Papa Francesco. Per i giovani che desiderano partecipare la cena e il pernottamento sono gratuiti ma vanno prenotati entro il 23 gennaio al n. 342.1908326.

Il vescovo sui temi familiari
Riprendono domenica prossima alle 16 gli incontri di formazione “Operai per la sua Messe: operare insieme nella vigna del Signore”. Gli incontri sono organizzati dall’ufficio diocesano di Pastorale per la famiglia in collaborazione con l’associazione “La famiglia” e con l’Istituto di Scienze religiose “Niccolò V”. Gli incontri sono rivolti a tutti coloro che desiderano vivere un’esperienza formativa (coppie, religiosi, catechisti, animatori), ed in particolare agli operatori di pastorale familiare. Relatore dell’incontro “La dimensione spirituale nella vita di coppia” sarà il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti. L’incontro si terrà alla Spezia a Casa Massà, sala “San Vincenzo”, in via Cadorna 24. Per informazioni, telefonare al n. 3285834990.

Sette anni di Adorazione
Compie sette anni la devozione dell’Adorazione eucaristica permanente avviata nel gennaio 2012 nella cappella del Crocifisso della chiesa abbaziale di Santa Maria Assunta, alla Spezia. Da allora i turni di presenze nella cappella, in preghiera di fronte al Santissimo, non si sono mai interrotti. Per ricordare questi sette anni, domenica prossima il vescovo Luigi Ernesto Palletti presiederà alle 10 una Messa in Santa Maria.

L’arte nelle chiese spezzine
Venerdì prossimo alle 17, alla Spezia, il critico d’arte Valerio Cremolini parlerà nella sala “San Vincenzo” di Casa Massà, in via Cadorna 24, sul tema “Itinerario d’arte e di fede”. Nella conferenza, promossa dal convegno “Maria Cristina di Savoia” e dall’associazione “Dante Alighieri”, il relatore, nel ricordo di Sergio Del Santo, illustrerà l’interessante cartina turistico –culturale che Del Santo aveva ideato, soffermandosi sulle opere d’arte custodite nelle chiese di Nostra Signora della Salute in piazza Brin, di Nostra Signora della Neve, di Santa Maria Assunta, del Sacro Cuore di Gesù, dei Santi Giovanni e Agostino e nella cattedrale di Cristo Re. Tutti possono intervenire.

La lezione di don Sturzo
Compie cento anni l’”Appello ai liberi e forti” di don Luigi Sturzo, lanciato dall’albergo Santa Chiara di Roma il 18 gennaio 1919. Era il punto di arrivo di un percorso politico travagliato, che portò alla costituzione del Partito popolare italiano e, quindi, all’inserimento dei cattolici nella vita pubblica, superando il precedente “non expedit” (”non si deve”). Alla Spezia, l’associazione “Amici del Museo navale e della Storia” organizza per l’occasione una conferenza che si terrà martedì alle 21 al circolo ufficiali della Marina, sul tema “A cento anni dalla nascita del Partito popolare italiano. La lezione di Luigi Sturzo”. Relatore sarà Nicola Carozza, docente dell’Istituto superiore di Scienze religiose “Niccolò V” e studioso di storia del movimento cattolico. L’incontro è aperto al pubblico.

”Il fascino del presepe”
Si avvia alla conclusione, al Museo diocesano della Spezia, la mostra di presepi e di dipinti dedicati alla maternità di Maria, intitolata “Il fascino del presepe” ed allestita in via del Prione 156. Sono esposte opere del presepista di origine napoletana Lindo de Simone e dello scultore vezzanese Alfredo Coquio. Il tema della maternità di Maria è sottolineato, a sua volta, dalla presenza di tre pregevoli dipinti ottocenteschi ispirati alla “Madonna con Bambino” di Murillo, alla “Sacra Famiglia” di Van Dyck e alla “Madonna dell’arancia” di Dante Gabriel Rossetti. La mostra resterà aperta fino a domenica prossima e sarà visitabile negli orari del museo: giovedì dalle 10 alle 12.30, venerdì sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19. L’ingresso è libero.

Un libro sulla “Ceramica”
La storia della Ceramica Vaccari di Ponzano Magra, attiva tra il 1880 e il 1972, rappresenta un esempio di capitalismo italiano “illuminato”, volto a considerare non solo il valore della produzione ma anche il benessere dei lavoratori e delle loro famiglie. Compreso il benessere spirituale, grazie alla costruzione, voluta dai Vaccari, della chiesa parrocchiale di San Carlo Borromeo a Ponzano Belaso. Quella storia centenaria è ora riproposta in un libro scritto dal geometra sarzanese Giancarlo Pietra, lui stesso a suo tempo dipendente dell’azienda, e pubblicato dall’Accademia “Capellini” della Spezia nella collana “Genti e paesi”. Il libro sarà presentatro sabato prossimo alle 15.30 nella sala “Pozzoli” dell’ex stabilimento industriale. Al termine sarà servito un buffet di minestra calda secondo una ricetta del 1945 della mensa aziendale.

La scomparsa di Bufano
Ancora un lutto nel laicato cattolico sarzanese. All’età di novantaquattro anni si è spento Francesco Bufano, per decenni insegnante di lettere, in particolare latino e greco, al ginnasio liceo “Parentucelli”. Generazioni di studenti lo ricordano ancora come rigoroso e preparato docente, vero maestro di vita nel rigore e nell’applicazione allo studio. Cattolico impegnato, grande appassionato di musica sacra, ha collaborato a lungo con le opere parrocchiali, e nelle lezioni gratuite per i giovani meno abbienti alla “Pro Sarzana”. Ai figli Paolo e Isabella, ai nipoti e ai familiari tutti le nostre condoglianze.

Si è spento Mario Solari
Grande folla mercoledì scorso a Carro per l’ultimo saluto a Mario Solari. Era stato per dieci anni vice sindaco democristiano delle giunte di Gino De Mattei e padre dell’attuale sindaco Antonio Solari. I funerali, nell’oratorio della confraternita di Carro, sono stati presieduti dal canonico don Mario Perinetti. Alla vedova, ai figli e ai familiari le nostre condoglianze.

Il cuore antico della città

Nell’aprile 1896, il vescovo di Luni – Sarzana Giacinto Rossi approvava il primo regolamento delle “Dame di carità” della città di Spezia, primo nucleo ufficialmente istituito del volontariato vincenziano in una città che stava affrontando, nel quadro di una crescita turbinosa, problemi sociali di drammatica rilevanza. Il regolamento disciplinava con precisione finalità e modelli operativi di una istituzione associativa che, sulla base del carisma di San Vincenzo de' Paoli, intendeva operare – così sottolineava il vescovo – “per modo che la carità discenda come una pioggia benefica continuamente e regolarmente sul terreno arido e desolato della miseria”. Centoventitre anni dopo, quelle pagine e la lunga storia che ne è scaturita venivano in mente, domenica scorsa, mentre il vescovo di oggi, Luigi Ernesto Palletti, consegnava l’annuale “premio della solidarietà” al gruppo vincenziano “Colazioni con il sorriso”, che opera da alcuni anni presso la parrocchia e l’oratorio salesiano di via Roma. Facendo proprio quel “sorriso” del nome, e del logo dell’associazione – ideale simbolo di un “cuore antico” –, veniva da soffermarsi su quanta strada sia stata percorsa da quel 1896, e come siano cambiate le condizioni stesse per vivere, in una simbiosi felice, il duplice carisma spirituale e solidale di san Vincenzo e di san Giovanni Bosco. Perché una cosa è certa: se le “dame di carità” non ci sono più con quel nome, ed al loro posto, nel caso in questione, si vedono volontari giovani e meno giovani, uomini e donne, con gli indumenti “casual” della vita di oggi, di sicuro non sono venute meno le esigenze sociali alle quali già due secoli or sono si doveva far fronte. I “buoni” da consegnare, diceva il regolamento del vescovo Rossi, “saranno sempre di soccorsi in natura: pane, pasta, carne, vino, latte”. A quei bisogni, purtroppo tuttora diffusi, la vita dei nostri tempi ne aggiunge altri, quali la possibilità di usufruire di una doccia, di un taglio di capelli, di un deposito bagagli. Ma soprattutto, il gruppo coordinato da Anna Iavazzo cerca, anche negli aspetti esteriori e per così dire logistici, di offrire ai senza tetto o comunque a quanti hanno pesanti difficoltà di vita, e loro manca una casa in tutti i significati del termine, la possibilità di un ambiente sereno, dove trascorrere un po’ di tempo con calma e con amicizia: “il sollievo dei corpi – diceva ancora il regolamento del 1896 – deve essere ordinato alla salute delle anime ... Il fine che era nella mente di san Vincenzo de’ Paoli quando istituiva l’associazione era quello di sollevare le anime beneficando i corpi”. Il tutto, ovviamente, con quella discrezione e con quel rispetto che sono quanto mai necessari in una società pluralista e composita come quella di oggi. Il collegamento con i salesiani – rappresentato domenica scorsa dalla presenza del parroco don Mirko Mochi come concelebrante alla Messa – rimanda anch’esso a pagine importanti della storia religiosa e civile della città. Spezia, nel secondo Ottocento, era passata in pochi decenni dai diecimila abitanti di prima dell’Arsenale a quasi centomila. In più, negli anni Ottanta era stata flagellata dal colera. Il piccolo nucleo urbano della storia più antica si era ingrandito a dismisura, con problemi enormi di carattere igienico–sanitario ed anche morale. Don Bosco, non a caso, mandò qui i suoi “pretini”, dove poi sono rimasti sino ad oggi, sin dal 1877, in uno dei primi nuclei di apostolato giovanile al di fuori del Piemonte. Bisognava unire le classi sociali già presenti (cui appartenevano ad esempio molte delle “dame di carità”) con quelle nuove, in piena espansione. Anche oggi Spezia sta cambiando, forse anche più di allora. Pensare che il luogo voluto da don Bosco come perno della risposta spirituale ed etica alla complessità sociale rappresenti ancora oggi, insieme a numerosi altri, l’aggiornamento di tale risposta – anche attraverso le “colazioni col sorriso” – non può non essere considerato un valore esemplare per tutti, credenti e non credenti. Lo ha sottolineato, il direttore della Caritas don Luca Palei leggendo la motivazione del premio, reso possibile, come ogni anno, dal generoso contributo del Lions club “Host”. Proprio la Caritas costituisce oggi il terminale primo di una rete diffusa di solidarietà che, spesso nel silenzio, opera, come si dice, H24, senza interruzioni. Salesiani e vincenziani vi sono integrati in pieno. E non è un caso che Spezia esprima oggi, con Gabriella Raschi, ugualmente presente domenica, la presidente nazionale del volontariato femminile di san Vincenzo.

 

 

I Magi siamo noi

«E﷯’ tradizione che in occasione dell’Epifania nei nostri presepi vengano fatti entrare i Magi. Ma, a ben vedere, siamo noi che dobbiamo entrare nel presepe»: è partita da questa bella immagine l’omelia che il vescovo Luigi Ernesto Palletti ha pronunciato domenica scorsa. Il vescovo ha poi proseguito: «Siamo noi chiamati a realizzare l’incontro con il Bambino. Questo non vuol dire mettere da parte l’incontro dei Magi, tutt’altro... In quell’incontro si è aperta infatti la prospettiva della salvezza per ogni uomo, per ogni popolo, per ogni nazione. E noi siamo chiamati ad entrare in quella salvezza, non possiamo esserne solo spettatori, magari anche turbati, e proprio perché ci rendiamo conto che se Cristo entra nella nostra vita essa cambia, anche impauriti. Sino al punto da volerlo eliminare. Non come Erode, che voleva ucciderlo, però spesso lo eliminiamo dalla nostra vita, quando crediamo e viviamo come se Lui non ci fosse mai stato». Per questo dal Natale e dall’Epifania promana una luce che, ha detto il vescovo, troverà il suo compimento nella Risurrezione. E proprio per questo, nella Messa dell’Epifania, si annuncia in forma solenne la data della Pasqua.

 

Settimana di preghere per l'unità dei cristiani

Gennaio, da oltre un secolo, è mese segnato dalla preghiera per l’unità dei cristiani. Un’avvertenza importante che persone singole e comunità devono avere è però quella di non considerare come unico modo di celebrare la “settimana” qualche appuntamento particolare. Sono prima di tutto la preghiera individuale e comunitaria, il tempo della lettura personale e dello studio, le diverse forme di sacrificio, di offerta, di incontro, di visita che il proprio spirito suggerisce, le iniziative che ogni comunità può prendere e che rendono questo periodo “speciale”. Così tutti possono ricordare il 17 gennaio come giornata per il dialogo con gli ebrei, meditando il libro di Ester, e poi vivere con cura i giorni dal 18 al 25 gennaio (”settimana per l’unità dei cristiani”) con una preghiera particolare. Alla Spezia ci saranno comunque anche due momenti di visibile condivisione tra le comunità. Domenica 20 gennaio sarà dedicata appunto al libro di Ester, tema del dialogo ebraico cristiano di quest’anno, nel ciclo dedicato ai libri biblici letti nelle grandi feste ebraiche. Due artisti, Miriam Camerini e Rouben Vitali, offriranno riflessioni su tale libro con gli strumenti della musica e dell’arte, oltre che con le parole. L’appuntamento è alle 15.30 di domenica prossima nella sala di Tele Liguria Sud. Il momento di preghiera ecumenica sarà invece giovedì 24 nella chiesa avventista di salita Fossati, alle 18. Con l’aiuto del pastore valdese Massimo Marottoli, in servizio presso la chiesa metodista di via Da Passano, e del vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti, i presenti cercheranno di pregare e di riflettere sul pensiero proposto per quest’anno dai cristiani dell’Indonesia,  “Cercate di essere veramente giusti”. Tutti sono invitati. (F.V.)

Corso per volontari

«Formarci per aiutare» è il tema generale di un nuovo corso di formazione promosso, come i precedenti, dall’associazione “La famiglia”, da Mondo Nuovo Caritas e da “Nuovo cammino” (”New Way”) per ritrovare e per potenziare le risorse interne che ognuno di noi ha per poter essere d’aiuto all’altro, volto che mi interpella. “Dire, fare, ascoltare” sono i tre verbi centrali in tale percorso di formazione, destinato ad aspiranti volontari che desiderano donare alcune ore della giornata a persone che vivono con difficoltà, ed anche a coloro che già operano nelle associazioni che si occupano del sociale. Al termine dell’esperienza di formazione, i volontari potranno operare nel contesto dei programmi delle associazioni. Il corso, che è gratuito e che viene finanziato grazie al contributo del centro servizi per il volontariato “Vivere insieme”, si terrà il venerdì dalle 14 alle 18 a partire dal 25 gennaio (tra due venerdì) nella sala “San Vincenzo” di Casa Massà, in via Cadorna 24 alla Spezia. Le tematiche e i relatori sono i seguenti: 25 gennaio e 2 febbraio lo psicologo Roberto Tallerini sui temi “Ricomincio da me” e “L’altro volto che mi interpella”; 8 febbraio lo psicologo e formatore Gianluca Greggio su “Coscienza, gentilezza e comprensione nella relazione di aiuto”; 15 febbraio la psicologa Claudia Righetti su “Keep calm and no cortocircuito !” (”State calmi, senza cortocircuiti mentali !”); 22 febbraio i responsabili dell’associazione “Agire” Giuseppina Pappacena e Graziano Cesarotti su “Teatriamo: vedere, ascoltare prima di fare, valorizzare il linguaggio non verbale”. Come detto, tutti possono partecipare, previa iscrizione gratuita al corso. Per informazioni telefonare al numero 393.1479654 oppure scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Anniversario episcopale

Ricorre mercoledì prossimo il quattordicesimo anniversario dell’ordinazione episcopale di monsignor Luigi Ernesto Palletti, avvenuta a Genova nel 2005.  Al vescovo Palletti gli auguri più cordiali per un lungo e fecondo ministero: “ad multos annos !”.

 

In diretta con la GMG

Tra due settimane si tiene a Panama la Giornata mondiale della gioventù. Nella circostanza, la Pastorale giovanile diocesana, organizza alla Spezia, nella parrocchia della Neve di viale Garibaldi, una Veglia di preghiera in diretta video con l’evento presieduto da Papa Francesco. Per i giovani che desiderano partecipare la cena e il pernottamento sono gratuiti ma vanno prenotati entro il 23 gennaio al n. 342.1908326.

 

Il vescovo sui temi familiari

Riprendono domenica prossima alle 16 gli incontri di formazione “Operai per la sua Messe: operare insieme nella vigna del Signore”. Gli incontri sono organizzati dall’ufficio diocesano di Pastorale per la famiglia in collaborazione con l’associazione “La famiglia” e con l’Istituto di Scienze religiose “Niccolò V”.  Gli incontri sono rivolti a tutti coloro che desiderano vivere un’esperienza formativa (coppie, religiosi, catechisti, animatori), ed in particolare agli operatori di pastorale familiare. Relatore dell’incontro “La dimensione spirituale nella vita di coppia” sarà il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti. L’incontro si terrà alla Spezia a Casa Massà, sala “San Vincenzo”, in via Cadorna 24. Per informazioni, telefonare al n. 3285834990.

 

﷯﷯Sette anni di Adorazione

Compie sette anni la devozione dell’Adorazione eucaristica permanente avviata nel gennaio 2012 nella cappella del Crocifisso della chiesa abbaziale di Santa Maria Assunta, alla Spezia. Da allora i turni di presenze nella cappella, in preghiera di fronte al Santissimo, non si sono mai interrotti. Per ricordare questi sette anni, domenica prossima il vescovo Luigi Ernesto Palletti presiederà alle 10 una Messa in Santa Maria.

 

L’arte nelle chiese spezzine

Venerdì prossimo alle 17, alla Spezia, il critico d’arte Valerio Cremolini parlerà nella sala “San Vincenzo” di Casa Massà, in via Cadorna 24, sul tema “Itinerario d’arte e di fede”. Nella conferenza, promossa dal convegno “Maria Cristina di Savoia” e dall’associazione “Dante Alighieri”, il relatore, nel ricordo di Sergio Del Santo, illustrerà l’interessante cartina turistico –culturale che Del Santo aveva ideato, soffermandosi sulle opere d’arte custodite nelle chiese di Nostra Signora della Salute in piazza Brin, di Nostra Signora della Neve, di Santa Maria Assunta, del Sacro Cuore di Gesù, dei Santi Giovanni e Agostino e nella cattedrale di Cristo Re. Tutti possono intervenire.

 

La lezione di don Sturzo

Compie cento anni l’”Appello ai liberi e forti” di don Luigi Sturzo, lanciato dall’albergo Santa Chiara di Roma il 18 gennaio 1919. Era il punto di arrivo di un percorso politico travagliato, che portò alla costituzione del Partito popolare italiano e, quindi, all’inserimento dei cattolici nella vita pubblica, superando il precedente “non expedit” (”non si deve”). Alla Spezia, l’associazione “Amici del Museo navale e della Storia” organizza per l’occasione una conferenza che si terrà martedì alle 21 al circolo ufficiali della Marina, sul tema “A cento anni dalla nascita del Partito popolare italiano. La lezione di Luigi Sturzo”. Relatore sarà Nicola Carozza, docente dell’Istituto superiore di Scienze religiose “Niccolò V” e studioso di storia del movimento cattolico. L’incontro è aperto al pubblico.

﷯”Il fascino del presepe”

Si avvia alla conclusione, al Museo diocesano della Spezia, la mostra di presepi e di dipinti dedicati alla maternità di Maria, intitolata “Il fascino del presepe” ed allestita in via del Prione 156. Sono esposte opere del presepista di origine napoletana Lindo de Simone e dello scultore vezzanese Alfredo Coquio. Il tema della maternità di Maria è sottolineato, a sua volta, dalla presenza di tre pregevoli dipinti ottocenteschi ispirati alla “Madonna con Bambino” di Murillo, alla “Sacra Famiglia” di Van Dyck e alla “Madonna dell’arancia” di Dante Gabriel Rossetti. La mostra  resterà aperta fino a domenica prossima e sarà visitabile negli orari del museo: giovedì dalle 10 alle 12.30, venerdì sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19. L’ingresso è libero.

 

Un libro sulla “Ceramica”

La storia della Ceramica Vaccari di Ponzano Magra, attiva tra il 1880 e il 1972, rappresenta un esempio di capitalismo italiano “illuminato”, volto a considerare non solo il valore della produzione ma anche il benessere dei lavoratori e delle loro famiglie. Compreso il benessere spirituale, grazie alla costruzione, voluta dai Vaccari, della chiesa parrocchiale di San Carlo Borromeo a Ponzano Belaso. Quella storia centenaria è ora riproposta in un libro scritto dal geometra sarzanese Giancarlo Pietra, lui stesso a suo tempo dipendente dell’azienda, e pubblicato dall’Accademia “Capellini” della Spezia nella collana “Genti e paesi”. Il libro sarà presentatro sabato prossimo alle 15.30 nella sala “Pozzoli” dell’ex stabilimento industriale. Al termine sarà servito un buffet di minestra calda secondo una ricetta del 1945 della mensa aziendale.

 

 

La scomparsa di Bufano

Ancora un lutto nel laicato cattolico sarzanese. All’età di novantaquattro anni si è spento Francesco Bufano, per decenni insegnante di lettere, in particolare latino e greco, al ginnasio liceo “Parentucelli”. Generazioni di studenti lo ricordano ancora come rigoroso e preparato docente, vero maestro di vita nel rigore e nell’applicazione allo studio. Cattolico impegnato, grande appassionato di musica sacra, ha collaborato a lungo con le opere parrocchiali, e nelle lezioni gratuite per i giovani meno abbienti alla “Pro Sarzana”. Ai figli Paolo e Isabella, ai nipoti e ai familiari tutti le nostre condoglianze.

 

Si è spento Mario Solari

Grande folla mercoledì scorso a Carro per l’ultimo saluto a Mario Solari. Era stato per dieci anni vice sindaco democristiano delle giunte di Gino De Mattei e padre dell’attuale sindaco Antonio Solari. I funerali, nell’oratorio della confraternita di Carro, sono stati presieduti dal canonico don Mario Perinetti. Alla vedova, ai figli e ai familiari le nostre condoglianze.

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