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"Un mondo giovane", Fondazione Carispezia mette in mostra la generazione che ha in mano il futuro (Foto) In evidenza

di Doris Fresco- Inaugura domani, 15 dicembre, la nuova mostra di Fondazione Carispezia e Contrasto "Un mondo giovane- le nuove generazioni nello sguardo dei fotograti Magnum".

Torna anche quest'anno la tradizione, immancabile, di inaugurare una nuova mostra invernale in prossimità delle festività natalizie nello spazio espositivo di Fondazione Carispezia. Questa volta si tratta di una mostra unica, pensata ed allestita appositamente per l'occasione, mettendo insieme i lavori di alcuni fotografi che hanno lavorato per la storica agenzia Magnum e che nei loro lavori hanno esplorato il tema dei giovani, di volta in volta osservando la vita, i sogni, la realtà di questo particolare periodo della vita di ognuno.

Si esplora così, attraverso gli occhi e le macchine fotografiche degli artisti, il 'mondo giovane' che permette di riscoprire il passato approfondendo la conoscenza della contemporaneità. Un percorso nel tempo, partendo dagli adolescenti vestiti bene in una sala da ballo di fine anni '50, passando al movimento sessantottino in piano fermento a Parigi; fino ad arrivare ad un approfondimento sul rapporto tra religione e fondamentalismo, il terrorismo e l'immigrazione, grandi temi di attualità che coinvolgono anche gli adolescenti, che in una parte del mondo sono soldati parte attiva in una guerra, mentre al capo opposto devono lottare con la realtà del precariato, con la mancanza di prospettive.

"Si tratta certamente di un ragionamento molto vasto- ha spiegato Matteo Melley, presidente di Fondazione Carispezia questa mattina, 14 dicembre, in occasione della presentazione della mostra in anteprima per la stampa- Secondo noi il mondo che vogliamo rappresentare 'è giovane' nel senso che sarebbe stato riduttivo definirlo semplicemente come 'mondo dei giovani'. Attraverso questa mostra intendiamo offrire una panoramica su quello che sono stati ideali e sogni di un'intera generazione e di quello che è adesso. Sentiamo nei confronti di questo mondo giovane un debito, anche perchè le Fondazioni in Italia sono giovani, avendo una storia di soli 25 anni. Il mondo lo dobbiamo lasciare non come lo abbiamo trovato e alle nuove generazioni dobbiamo dare opportunità di esprimersi e di farsi sentire. La mostra ha attinenza in tutto questo per la ricaduta sociale che Fondazione persegue: ci auguriamo che la mostra abbia successo soprattutto per poter lasciare qualcosa in termini di stimolo ai visitatori che forse non saranno giovani avendo la Liguria un'età media dei cittadini piuttosto alta. Per fortuna, il futuro è in mano ai giovani".

Alcuni fotografi esposti saranno poi presenti alla Spezia per offrire workshop aperti a tutti, ma indirizzati prevalentemente ai giovani fotografi spezzini.
Ha concluso Melley: "Le fotografie sono parte integrante della libertà di stampa che va difesa, garantita e perseguita, anche per questo Fondazione tiene molto a questo progetto".

Per Contrasto, che ha curato il catalogo e la mostra, era presente Alessadra Mauro, che ha dato voce agli scatti degli artisti: "Abbiamo lavorato bene insieme a Fondazione, riuscendo a proporre una cosa nuova e diversa, fatta solo per questo posto e per questa edizione. Mettere insieme gli scatti dei fotografi di Magnum è una delle possibili strade per il fotogiornalismo odierno proponendo reportage per indagare un mondo particolare. Si tratta di un progetto collettivo di Magnum nato per raccontare la generazione x e che poi si è evoluto: dagli anni '50 in poi infatti si è manifestata la volontà di capire cosa succede e cosa si muove in quella fascia d'età che fino a pochi anni prima veniva addirittura ignorata. Magnum continua ad andare avanti su questa strada anche con fotografi molto giovani, per questo in mostra vediamo fotografi che hanno lavorato a singoli progetti personali in diverse parti del mondo e in diverse circostanze. Magnum è una cooperativa, dunque ogni fotografo che ne fa parte sente la responsabilità e la completa proprietà del proprio lavoro, acquisendo maggiore consapevolezza".

ARTISTI IN MOSTRA 

ABBAS
Nato a Krash, in Iran, nel 1944, dal 1970 si dedica al fotogiornalismo politico e sociale. Nella sua carriera di è occupato di guerre e rivoluzioni in Biafra, Bangladesh, Irlanda del Nord, Vietnam, Medio Oriente, Cile, Cuba e Sudafrica durante l'apartheid. Dal 1978 al 1980, fotografa la rivoluzione in Iran, su cui torna nel 1997 dopo anni di esilio volontario. Entra a Magnum nel 1985 e si concentra sulla crescita dell'islamismo nel mondo. Nel 2000 inizia un progetto sull'animismo e nel 2002 ne avvia un altro, strategico per la comprensione del mondo, sullo scontro delle religioni. Muori a Parigi il 25 aprile del 2018.

OLIVIA ARTHUR
Nasce a Londra nel 1980. Studia matematica a Oxford e fotogiornalismo al London College of Printing. Inizia a lavorare come fotografa nel 2003 a Delhi, dove rimane per oltre due anni. Nel
2006 parte per l'Italia per un anno di residenza a Fabrica, e lavora sulle donne e il divario culturale tra Est e Ovest. Questo progetto la porta al confine tra Europa e Asia, Iran e Arabia Saudita; nel 2012 pubblica il suo primo libro. Vive e lavora a Londra.

BRUNO BARBEY
Nasce in Marocco nel 1941 e studia all'Ecole des Arts et Métiers di Vevey, in Svizzera. Nei primi anni Sessanta realizza un reportage sugli italiani e lavora sia in Africa che in Europa. Entra in contatto con Magnum nel 1964; nel 1968 documenta il Maggio Parigino. Negli anni si è occupato di guerre e conflitti in Nigeria, vietnam, Medio Oriente, Bangladesh, Cambogia, Irlanda del Nord Irag e Kuwait. É stato vicepresidente di Magnum per l'Europa nel 1978-79 e presidente dal 1992 al 1995. Ha ricevuto molti riconoscimenti per il suo lavoro ed è membro dell'Accademia francese di Belle Arti.

WERNER BISCHOF
Nasce in Svizzera nel 1916 e studia fotografia presso la Kunstgewerbeschule; nel 1942 diventa freelance e viaggia in Europa per fotografare la devastazione della guerra. Entra a Magnum nel 1949 e nel 1951 si reca in India a documentare la carestia per la rivista Life. Nel 1953 realizza una serie di fotografie a colori negli Stati Uniti; l'anno seguente muore durante un reportage in Perù

ANTOINE D'AGATA
Nato nel 1961 a Marsiglia, lascia la Francia nel 1983 e rimane dieci anni all'estero. Nel 1990 comincia a studiare presso 'International Center of Photography di New York. Lavora poi come assistente a Magnum, ma nonostante la formazione negli USA, dopo il ritorno in Francia nel 1993 abbandona per tre anni la fotografia. Pubblica i primi due libri De Mala Muerte e Mala Noche nel 1998 ed entra a Magnum nel 2004; nello stesso anno gira il suo primo cortometraggio. Attualmente non ha una residenza fissa ma lavora in tutto il mondo e le sue opere sono state esposte in numerosi musei e gallerie private.

ALEX MAJOLI
Nasce nel 1971 a Ravenna. Mentre ancora studia all'Istituto d'Arte si unisce all'agenzia Grazia
Neri e documenta il conflitto in Jugoslavia. Si diploma nel 1991 e tre anni dopo realizza il suo primo libro sulla chiusura di un manicomio sull'isola Greca di Leros. Nel 1995 è in Sud America per il progetto personale Requiem in Samba. Inizia a lavorare su Hotel Marinum nel 1998, e visita le città portuali di tutto il mondo. Membro di Magnum dal 2001, si occupa della caduta del regime talebano in Afghanistan e due anni dopo dell'invasione in Iraq. Continua a documentare vari conflitti nel mondo; è coinvolto in un progetto per il Ministero della Cultura francese sulla trasformazione sociale della città di Marsiglia.

LORENZO MELONI
Nato a Roma nel 1983, inizia a studiare fotografia nel 2008. Si concentra prima sulle realtà giovanili locali, poi si sposta verso i conflitti in Medio Oriente. Segue la guerra israelo-palestinese nel 2009, il declino dello Yemen nel 2010 e le primavere arabe. Nel 2011 entra a far parte dell'agenzia Contrasto. Si trasferisce
a Beirut e documenta le conseguenze della caduta di
Gheddafi in Libia, il conflitto in Siria, dedicandosi particolarmente al Rojava, e le sue conseguenze in Libano.

WAYNE MILLER
Nato a Chicago nel 1918, studia fotografia presso l'Art Center School di Los Angeles. Nel dopoguerra lavora a Chicago come freelance e grazie a due borse di studio della Fondazione Guggenheim segue la comunità nera del Nord. Poi si trasferisce a Orinda, in California
per Life. Dal 1955 è assistente di Edward Steichen alla storica mostra "The Family of Man". Membro di Magnum dal 1958, presidente dal 1962 al 1966. Dopo il ritiro dalla fotografia professionale, si dedica alla protezione delle foreste della California. Muore il 22 maggio 2013

MARTIN PARR
Nasce a Epsom, nel Surrey (Gran Bretagna) nel 1952 e studia fotografia al Politecnico di Manchester. Fotografa le assurdità del turismo di massa e la crisi che colpisce la classe media e popolare. Il suo originale approccio emerge con forza e nel 1994 diventa membro di Magnum. E' stato commissario generale dei Rencontres D'Arles nel 2004, a PhotoEspaña, nel 2008, ha vinto il premio Baume et Mercier alla carriera. Da molti anni si occupa anche di moda e pubblicità e, recentemente, ha lavorato a un progetto che documenta la Black Country, un'area delle West Midlands inglesi.

ALESSANDRA SANGUINETTI
Nasce a New York nel 1968 e cresce in Argentina, dove rimane fino al 2003. Riceve una borsa di studio dalla Fondazione Guggenheim e una sovvenzione della Fondazione Hasselblad per le sue ricerche visive. Le sue immagini sono incluse in collezioni pubbliche e private, come il MoM.A di New York, quello di San Francisco, il Museum of Fine Arts di Houston e quello di Boston. Il suo primo libro è stato pubblicato nel 2006; ha fotografato per il New York Times, Life, Newsweek e New York Magazine e attualmente vive a San Francisco.

DENNIS STOCK
Nasce nel 1928 a New York. Nel 1951 vince il premio per giovani fotografi di Life. Nel 1955 realizza i memorabili ritratti di James Dean e di musicisti jazz. Entra in Magnum nel 1957; negli anni Sessanta si concentra sulle comunità hippy alternative e itineranti degli Stati Uniti. Si trasferisce in Provenza per tornare poi negli anni Novanta alle sue origini urbane e dedicarsi alle architetture moderne delle grandi città. Ha lavorato come regista e produttore per la televisione e il cinema. Muore l'11 gennaio 2010

SCHEDA TECNICA 

titolo
UN MONDO GIOVANE
Le nuove generazioni nello sguardo
dei fotografi Magnum

periodo
16 dicembre 2018 – 3 marzo 2019

sede
Fondazione Carispezia
La Spezia, Via D. Chiodo 36

promossa da
Fondazione Carispezia

a cura di
Alessandra Mauro per Contrasto
MAGNUM Photos

organizzata da
Fondazione Eventi e Iniziative Sociali
società strumentale della Fondazione Carispezia

consulenza artistica
Benedetta Marietti

catalogo a cura di
Contrasto

inaugurazione
sabato 15 dicembre ore 17.30
Fondazione Carispezia
La Spezia, Via D. Chiodo 36

orari di apertura
dal lunedì al venerdì 15.30-19.30
sabato e domenica 10.30-13.00 e 15.30-19.30
chiuso 25 dicembre 2018

biglietto
ingresso libero

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