Da millenni sia in Oriente che in Occidente, in tutte le Tradizioni si parla della dottrina dei Centri di Forza. Nella letteratura orientale è possibile riscontrare molteplici descrizioni in relazione alle differenti collocazioni, visualizzazioni e funzioni di questi centri comunemente chiamati “Chakra”; in occidente vengono definiti come “ruote”, “dischi”, “cerchi”.
Dei chakra si inizia a parlare "apertamente" nel Novecento, quando lo Yoga e la costituzione sottile erano argomenti che venivano studiati e trattati (soprattutto in Francia), negli ambienti teosofici ed occultisti: ci basti ricordare C. W. Leadbeater il quale pubblicò un libro dal titolo Chakras (1927), contenente i propri studi e le proprie osservazioni chiaroveggenti relative ai centri di forza.
Nel panorama moderno Tommaso Palamidessi, fondatore dell’Archeosofia, rielabora la dottrina dei centri di forza alla luce dell’esoterismo giudaico-cristiano. Nel suo libro Tecniche di Risveglio Iniziatico (1975) illustra alcune tecniche ascetiche tese al loro risveglio e sviluppo, che coinvolgono la realizzazione di icone o supporti meditativi, tecniche respiratorie e meditazioni che, al posto dei mantra tibetani, utilizzano Nomi Divini della tradizione ebraica, in linea con la tradizione occidentale.
I Centri di Forza e l'uomo invisibile saranno gli argomenti affrontati sabato 15 dicembre, alle ore 18.00, presso la sede dell'Associazione Archeosofica (via Crispi 99).
L'ingresso è libero.