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101 esempi per migliorare l'ambiente e rendere la società più giusta In evidenza

Conoscete la storia del condominio verde di Milano?

 

Una delle esperienze di “green society” che più ha colpito i partecipanti ai due incontri di presentazione del libro di Vittorio Cogliati Dezza “Alla scoperta della green society” è stata quella del “condominio verde” di via San Gregorio 49 a Milano. 120 persone, soprattutto anziani, che per anni hanno convissuto senza conoscersi. Poi, nel 2012, hanno cominciato a incontrarsi per imparare a fare la raccolta differenziata. Da lì è stato un crescendo di iniziative comuni: la messa a dimora di piante nel cortile, la creazione dell’angolo degli aromi e l’attrezzatura con panchine per fare due chiacchiere; la stanza dello scambio, dove c’è lo sharing dei piccoli elettrodomestici; la sostituzione della caldaia con una ad alta efficienza; le feste condominiali...

“Le emergenze sono due, quella ambientale e quella sociale -ha detto l’autore, ospite dell’Associazione Culturale Mediterraneo e di Legambiente all’Urban Center e all’Istituto Tecnico Cardarelli-, questa esperienza e le altre raccolte nel libro le affrontano entrambe, perché rispondono sia al bisogno di miglioramento ambientale che a quello di socialità e di giustizia sociale. In tutte è presente la partecipazione che produce condivisione ed è determinante la categoria di bene comune”.

Il libro è un manifesto della resilienza in questo nostro complicato Paese, e della capacità di una parte dei nostri concittadini di reagire facendosi interpreti di un cambiamento possibile e positivo, più equo e sostenibile. 101 storie che illuminano su altrettante esperienze riconducibili a 12 campi d’azione, dalla solidarietà alla cittadinanza attiva, dal turismo alla mobilità sostenibile e a impatto zero, dalla riqualificazione agli spazi verdi, dal riciclo e riuso alle iniziative dei piccoli Comuni, dalla filiera del cibo alla responsabilità sociale d’impresa e alla valorizzazione dei beni comuni.

Giorgio Pagano di Mediterraneo ha evidenziato la differenza tra green economy e green society: la prima è un settore attivo e popolato di imprese che ottengono risultati importanti e, al medesimo tempo, finalità di lungo periodo verso cui tendere per riorientare l’economia, mentre la seconda è fatta di esperienze che puntano a modificare nell’immediato la qualità del vivere in comune e che spingono a cambiare l’economia, che producono nuova economia. “E’ fatta -ha affermato-di stili di vita innovativi e alternativi che generano economia e nuovi mercati: nella società consumistica sono nate prima le automobili e poi gli automobilisti, oggi la tendenza si inverte, perché è la voglia di riscoprire la bicicletta che crea i progetti di piste ciclabili e le strutture per il cicloturismo, così come è la voglia di salubrità che dà mercato al biologico”. “Questa è una novità rivoluzionaria -ha detto Cogliati Dezza- che costituisce un tratto fondante dell’innovazione sociale green”.

Secondo Stefano Sarti di Legambiente l’istantanea dettagliata della green society che il libro restituisce si rivela preziosa e dovrebbe far riflettere chi di dovere, “cioè la politica dei partiti, a cui tutto ciò sfugge”. La risposta di Cogliati Dezza è che “i politici di oggi non ce la fanno, sono autoreferenziali... queste esperienze non riescono a fare massa critica e a trovare un soggetto politico che le rappresenti”.

“Solo a livello di qualche Comune c’è attenzione”, ha aggiunto. Pagano, concordando, ha rilanciato la proposta che ogni Regione e Comune si doti di una Strategia Regionale e Comunale per lo Sviluppo Sostenibile, strumento partecipato di attuazione della Agenda Onu 2030.

La prossima iniziativa dell’Associazione Culturale Mediterraneo si terrà mercoledì 28 novembre alle ore 17 nella Mediateca Regionale Ligure (via Firenze, 37): Francesco Gesualdi, del Centro Nuovo Modello di Sviluppo, terrà una conferenza sul tema “A dieci anni dal 2008. Fuori dalla crisi, oltre la crescita”.
A causa di problemi di salute del relatore, gli incontri con il professor Franco Cardini previsti per il 13 e 14 dicembre sono stati rinviati al mese di febbraio 2019.


(Foto: Enrico Amici)

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Ass. Culturale Mediterraneo

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Tel. 345 6124287
Fax. 0187 732765

associazioneculturalemediterraneo.com/sp/

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