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Il Festival Internazionale del Jazz della Spezia sbarca a New York In evidenza

Con il pianista Simone Locarni, vincitore del Premio Nicola Tiberio che si è svolto nel luglio scorso durante la 50^ edizione del Festival.

Il Festival Internazionale del Jazz della Spezia sbarca a New York Claudia Tonossi

Grazie al Comune della Spezia, l’Italian Jazz Days di New York, che si svolgerà dal 7 al 14 ottobre, ospiterà il vincitore del Premio Nicola Tiberio: il pianista Simone Locarni ed altri 14 giovani talenti dall’Italia nell’ambito del progetto Young Jazz Book La Spezia meets New York, che rientra nel contributo del bando promosso dalla Siae “Sillumina”.

A questi giovani talenti, tra i quali lo spezzino Leonardo Corradi, verrà offerta la possibilità di incontrare, collaborare ed esibirsi con maestri del jazz come: Antonio Ciacca, Marcello Pellitteri, Bruce Barth, Essiet Okon Essiet, Joe Lovano, Judi Silvano, Ari Roland, Taro Okamoto, Andy Farber, Luca Santaniello, Joseph Lepore, Darrell Green, Kevin Hays, Robert Jost, Greg Joseph.

“Come avevamo annunciato – spiega l’assessore alla Cultura del Comune della Spezia Paolo Asti - il Festival Jazz della Spezia nella sua cinquantesima edizione, per la prima volta nella storia, varca i confini del nostro Paese per oltrepassare l’oceano e giungere a New York City. Alla settimana dello scorso luglio in cui il festival si è svolto alla Spezia, Aulla, Portovenere e Lerici, mietendo successi di pubblico e critica, con straordinari risultati al botteghino, si aggiunge ora la partecipazione alla settimana della cultura italiana negli USA. Un risultato – prosegue Asti - conseguito con l’assegnazione dei fondi del bando S’Illumina di Siae e la partecipazione del MIBAC, conseguito grazie all’impegno dell’Amministrazione Peracchini e di tutto il personale comunale coinvolto dando a questa edizione un’allure internazionale. Oltre ai grandissimi artisti che si sono esibiti in città, abbiamo voluto dedicare spazio alla scoperta di giovani talenti, che nel corso della manifestazione hanno potuto apprendere da musicisti e docenti di alto livello, e nei prossimi giorni avranno l’opportunità di esibirsi nella Grande Mela. Un ringraziamento particolare – conclude Paolo Asti - va al direttore artistico Antonio Ciacca, che ha contribuito con il suo talento a rendere indimenticabile questo 50^ Festival del Jazz”.

Quest’anno il festival “Italian Jazz Days” (7-14 ottobre) coinvolge 33 musicisti jazz che si esibiranno in 6 differenti locali della scena newyorkese: Birdland, Smalls, Minton’s Playhouse, 2E Lounge at the Pierre Hotel, 55 Bar and the American Legion.
L’Italian Jazz Days coincide con la celebrazione a New York del Columbus Day, evento molto importante per tutta la Comunità italiana, italo-americana e non solo. Il mese di ottobre è considerato il mese della cultura italiana e quale migliore occasione per ricordare il grosso e fondamentale contributo che gli italiani hanno dato e continuano a dare alla musica jazz.

Il progetto Young Jazz Book - La Spezia meets New York ha ricevuto il sostegno del MIBAC, nell’ambito della iniziativa “Sillumina” SIAE e con il supporto di Twins Music e Nero Lifestyle

 

Note del Direttore Artistico Antonio Ciacca
L'idea di un festival a New York durante il mese della cultura italiana è nata a seguito della mia partecipazione come musicista alla parata del Columbus Day 2007.
In particolare ciò che mi colpì fu l’assoluta mancanza di qualsiasi riferimento al Jazz.
Se è vero che l'Italia è la patria del melodramma, della canzone napoletana, di Palestrina e Vivaldi, è anche vero che gli italiani nati negli Stati Uniti hanno contribuito in maniera decisiva allo sviluppo della musica americana.
Il festival ha preso forma per creare un luogo d'incontro tra i maestri americani e italo-americani e i giovani talenti del Jazz provenienti dall'Italia. Non gruppi vacanze in gita negli States, ma musicisti che suonano, studiano con professionisti riconosciuti a livello mondiale e quindi affinano così le proprie conoscenze. Il successo di un’operazione di questo genere è stata consequenziale. Se nascono collaborazioni, registrazioni, tour allora vuol dire che abbiamo fatto ciò che un festival dovrebbe fare e cioè creare cultura, arricchire il pubblico e i musicisti di esperienza, conoscenza e rapporti umani.
Negli anni è stata riscoperta la storia di grandi jazzisti italo-americani, la loro musica e la loro esperienza di vita professionale oggi dimenticati.
Grazie alla collaborazione fondamentale con i festival Jazz italiani come Calagonone Jazz Festival, Orsara musica, Marigliano in Jazz, Capri in Jazz, BasiliJazz, La Spezia Jazz Festival e tanti altri, l'evento ha dato la possibilità a studenti italiani di iscriversi alla New School, Berklee College, Juilliard, City College.
Joe Lovano, John Patitucci, Brian Pareschi, George Garzone, Joey DeFrancesco, Pat Bianchi, Dominick Farinacci, Frank Basile, Mike Carubia, Peter Van Nostrand, Paul Gill, Joseph Lepore e tutti gli altri grandi artisti che si sono susseguiti negli anni scorsi sui palchi dei più prestigiosi Jazz club della grande mela oggi sono un po' più orgogliosi delle proprie radici italiane e anche noi.


(Foto: Claudia Tonossi)

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