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Giacomo Vit del Gruppo Majakovskij vince il Premio Lerici Pea “Paolo Bertolani” In evidenza

L’infanzia negata e l’amore per la natura sono i temi su cui quest’anno si concentrerà la manifestazione.

 

Sarà consegnato al poeta friulano Giacomo Vit il Premio Lerici Pea “Paolo Bertolani” 2018; premio dedicato alla poesia dialettale.
La cerimonia di premiazione si svolgerà giovedì 23 agosto, ore 21, alla Rotonda Vassallo di Lerici e vedrà protagonista Vit in qualità di fondatore del Gruppo Majakovskij, progetto poetico che dal 1993 a oggi si è fatto portavoce di una poesia “portata in mezzo alla gente, action poetry, poesia militante”.

Dopo i saluti iniziali di Adriana Beverini, Presidente del Premio Lerici Pea 2018 e di Leonardo Paoletti, Sindaco di Lerici, la serata prenderà il via, come di consueto, con la lettura di alcune poesie di Paolo Bertolani, poeta dialettale della Serra (La Serra, Lerici, 1931-2007) cui il Premio è dedicato. Le letture saranno a cura di Cecilia e Laura Bertolani, figlie del poeta lericino.
A seguire la proiezione di un breve video, ad introdurre il Gruppo Majakovskj, e un'intervista a cura di Manuel Cohen (eccellenza della critica dialettale) con il premiato Giacomo Vit e due altri poeti del Gruppo: Francesco Indrigo e Silvio Ornella.
Le tematiche trattate saranno: l’importanza dell’attività poetica del Gruppo Majakovskij nell’ambito della sopravvivenza delle lingue dialettali e i temi dell’amore per la natura e dell’infanzia negata che, in più di un’opera, sono stati importante oggetto di riflessione sia per i poeti del Gruppo Majakovskij che per Paolo Bertolani.
La serata si concluderà con una performance poetica e musicale e con la consegna del Premio Lerici Pea “Paolo Bertolani” a Giacomo Vit, fondatore del Gruppo Majakovskij. Accompagnamento musicale, con chitarra e sitar, a cura del compositore e polistrumentista Nuccio Simonetti.

«Pier Paolo Pasolini - spiega Adriana Beverini sottolineando l’importanza dei dialetti, custodi delle radici storiche e culturali di popoli e territori - scrisse che “Il contadino che parla il suo dialetto è padrone di tutta la sua realtà”. Il dialetto, infatti, è capace di esprimere al massimo grado la vita vera delle persone, con le loro passioni ed emozioni più viscerali. Ecco perché è sinonimo di cultura non solo padroneggiare bene l’italiano ma anche conoscere il proprio dialetto, troppo comunemente messo in secondo piano in favore di anglicismi non sempre necessari».

«Il Comune d Lerici sostiene con grande entusiasmo la manifestazione, che proietta una rinnovata luce sull'importanza della poesia dialettale quale forma d'arte - commenta il Sindaco di Lerici Leonardo Paoletti - I dialetti sono i depositari dell'identità e della tradizione di una comunità, custodi autentici di un patrimonio che abbiamo il dovere di tutelare e valorizzare. Una mission in cui questa Amministrazione crede fortemente e all'interno della quale si inseriscono le numerose iniziative messe in campo a tal fine, come la recente intitolazione della scuola primaria della Serra proprio al poeta Paolo Bertolani».

Come di consueto, oltre al sostegno del Comune di Lerici, il premio sarà affiancato dallo sponsor Conad City del territorio che, negli ultimi anni, ha "abbinato" alla regione natale del premiato l’esposizione di alcune specialità culinarie. Quest'anno, in linea con il tema dell’infanzia negata scelto dall’Associazione Lerici Pea in accordo col Comune di Lerici e con Rita Corbani, Presidente dei punti vendita Conad City La Spezia e Lerici, il ricavato della serata frutto delle offerte libere per l’acquisto dei prodotti tradizionali sarà donato ad UNICEF per la campagna intitolata "Per ogni bambino sperduto". Per l’occasione Daniela La Piana, segretaria del Comitato provinciale Unicef della Spezia, prenderà parte all’evento e, allacciandosi ad alcune delle argomentazioni scaturite dalla lettura delle poesie del Gruppo Majakovskij, fornirà una visione di ciò che viene realmente attuato in Italia, in base al monitoraggio della CRC ONU della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza in Italia.

Per ulteriori informazioni cliccate qui.

 

Biografia Giacomo Vit

Maestro elementare di Bagnarola, in provincia di Pordenone, è autore di opere in friulano di narrativa (Strambs, Udine, Ribis, 1994; Ta li’ speris, Pordenone, C’era una volta, 2001) e di poesia (Falis’cis di arzila, Roma, Gabrieli, 1982; Miel strassada, Riccia, Associazione Pro Riccia, 1985; Puartis ta li’ peraulis, Udine, Società Filologica Friulana, 1998; Fassinar, S.Vito al Tagliamento, Ellerani, 1988; Chi ch’i sin..., Pasian di Prato, Campanotto, 1990; La cianiela, Venezia, Marsilio, 2001; La plena, Pordenone, Biblioteca Civica, 2002, Sòpis e patùs, Roma, Cofine, 2006, Sanmartin, Faloppio, Lietocolle, 2008, Ziklon B- I vui da li’ robis, CFR, 2011, Trin freit, Montereale Valcellina, Barca di Babele, 2014.) E’ uscita nel gennaio 2018 per Puntoacapo editore la personale antologia Vous dal grumal di vint, che raccoglie quarant’anni di produzione poetica. Ha fondato nel 1993 il gruppo di poesia “Majakovskij”, col quale ha dato alle stampe quattro volumi. Con Giuseppe Zoppelli ha curato le antologie della poesia in friulano Fiorita periferia, Campanotto, 2002 e Tiara di cunfìn, Biblioteca civica di Pordenone, 2011.
Componente della giuria del Premio “Città di San Vito al Tagliamento” e “Barcis-Malattia della Vallata. Vincitore di diversi premi, fra cui il “Pascoli”, il “Lanciano”, il “Gozzano” e il “Biagio Marin”. Ha pubblicato anche alcuni libri per l’infanzia in italiano e friulano.

Gruppo Majakovskij

Il gruppo Majakovskij, fondato nel 1993 da Giacomo Vit, si esibisce in varie località del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, presentando i propri spettacoli con l’accompagnamento musicale del compositore e polistrumentista Nuccio Simonetti. Nel 2000, per le edizioni Biblioteca dell’Immagine, ha dato alle stampe il libro “Da un vint insoterat”, una sorta di antologia che raccoglieva tutti i progetti-spettacolo elaborati fino a quel momento. Nel 2003, a cura del Comitato provinciale di Pordenone per l’Unicef, è stato pubblicato il volumetto I diritti dei bambini nella voce della poesia, un’interpretazione in versi di alcuni articoli della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia. Nel 2016 con Samuele editore è uscita l’opera Par li’zornadis di vint e di malstâ, e nel 2017, sempre con lo stesso editore, Non ti scrivo da solo, un volume dove s’incontrano poesia e spiritualità. In alcuni casi, il gruppo è stato coinvolto anche nella dialettica poesia-arti visive, collaborando con artisti affermati come Loris Cordenos e Gianni Pignat.

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