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Lerici pronta a risplendere con le celebrazioni per Sant'Erasmo In evidenza

di Doris Fresco- Tradizione e fede si incontrano a Lerici per la festa del patrono, protettore della gente di mare.


Torna, immancabile come ogni anno, l’appuntamento cardine dell’estate lericina: la notte di Sant’Erasmo.
Anche quest’anno la statua del Santo patrono verrà portata in processione per le vide del centro, imbarcata e portata davanti a Maralunga, dove verrà deposta una corona di fiori per rendere omaggio ai caduti in mare. Insieme alla Vergine Maria- con il suo appellativo di "Stella Maris"- che è riconosciuta patrona universale dell'Apostolato del Mare ed è onorata anche con altri titoli da molte comunità di pescatori; i Santi Pietro e Andrea, entrambi pescatori; S. Francesco di Paola, fondatore dell'Ordine dei Minimi, proclamato da Pio XII nel 1943 patrono dei marittimi italiani; S. Nicola, Vescovo di Mira, il cui corpo si venera a Bari, invocato fin dal IV secolo come patrono dei barcaioli e S. Brendano il Navigatore, monaco irlandese (morto ca.577), considerato protettore dei marittimi particolarmente in Irlanda e Gran Bretagna, Sant’Erasmo (o Elmo) è annoverato tra i ‘protettori della gente di mare’, patrono di Lerici insieme alla Madonna di Maralunga.

CHI ERA ERASMO?

La sua storia non è facile da ricostruire e si perde nel tempo tra miti e leggende. Morì martire nel IV secolo; nacque ad Antiochia (l'attuale Antykia in Turchia nel Mediterraneo orientale ai confini della Siria), da una semplice famiglia di lavoratori del mare, verso la metà del IV secolo quando Aureliano, che voleva ristabilire l'unità dell'Impero, turbata dalle forze centrifughe - fra le quali il Cristianesimo - aveva iniziato un'ennesima persecuzione. Erasmo divenne sacerdote e subì la persecuzione di Diocleziano, l'imperatore di origine dalmata, che assunse titoli divini e voleva perfino essere adorato. Fu proprio lui che, dopo avere diviso in quattro l'impero e riservato per sé la Siria, l'Egitto e l'Asia Minore, risiedendo a Nicomedia, poco lontana da Antiochia, gli fece subire nel 303 d.C. un primo crudele martirio. Stando a quanto afferma il Martirologio Romano, l'Arcangelo Gabriele avrebbe miracolosamente liberato Erasmo dal carcere, dov'era stato rinchiuso, per portarlo in salvo in Italia. Nel corso di una traversata, un fulmine sarebbe stato, per mezzo di lui che si immolò a parafulmine, deviato e avrebbe risparmiato la navicella su cui si trovava: senza dubbio questo è il miracolo per il quale il Santo viene ricordato “A lui si deve il nome dei cosiddetti fuochi di Sant'Elmo, una sorta di velo incandescente, dovuto a elettricità atmosferica, cha appare talvolta di notte sulla estremità degli alberi delle navi).
In Italia Erasmo non ebbe vita facile: perseguitato, dovette lasciare le Puglie; raggiunse così Formia, dove i cristiani locali, considerati i suoi molti prodigi, lo elessero a loro vescovo. Fu qui però che venne martirizzato: condotto davanti a Massimiano Augusto, non rinnegò Gesù Cristo e fu sottoposto all'estrazione dall'ombelico degli intestini tramite un argano. La leggenda racconta che, prima che spirasse, una voce che scendeva dal Cielo dicesse: «Erasmo, mio servo fedele, poiché come buon soldato hai combattuto per me, vieni a ricevere la corona della gloria» e che, mentre il martire pronunciava le parole: «Ricevi, o Signore, in pace il mio spirito», una corona splendente circondasse a mo' di aureola il suo capo. Il suo corpo fu sepolto nella cattedrale di Formia fino all’842, quando i Saraceni assaltarono le città di Formia e Fondi e le distrussero, i suoi resti furono traslati in quella di Gaeta, città della quale divenne patrono.
Sant'Erasmo è anche protettore dei tornitori, forse proprio a causa della tremenda tortura che subì; essendo stato martirizzato in questo modo, è considerato anche il protettore delle malattie viscerali e delle partorienti.
In Liguria, in particolare nella zona della costa, il Santo è ricordato con numerose cappelle e Chiese a lui dedicate; a Lerici, agli arbori dell’età moderna, venne istituita a suo nome una confraternita, che aveva come scopo la beneficenza, la carità e l'assistenza delle vedove di naviganti, rinata nel 2013 grazie alla volontà di don Federico Paganini; all’interno della chiesa di San Francesco è custodita la statua che, in occasione della festa, viene portata in processione via mare per deporre una corona in onore dei caduti davanti alla tana del brigantino, a Maralunga; nella volta della Chiesa, inoltre, è presente un bellissimo affresco che raffigura Sant’Erasmo intento a placare una tempesta.

sant'erasmo-lerici

PROGRAMMA 

Venerdì 6 luglio
Ore 21.00 - Partenza da San Rocco con la Statua del Santo portata dai Marinai d’Italia, seguita dalla Confraternita lericina di Sant’Erasmo, Processione verso P.zza Mottino (Piaseo).

ore 21.15 - P.zza Mottino, Celebrazione della Santa Messa in onore di S.Erasmo, animata dal Coro parrocchiale “San Francesco”, in suffragio dei Caduti del Mare. Al termine rientro in processione verso San Rocco.

Sabato 7 Luglio

Deposizione a mare di migliaia di lumini galleggianti. I proprietari di natanti e quanti interessati potranno ritirare i lumini presso le sedi della Borgata Marinara e presso la Sede della Società Marittima di Mutuo Soccorso. Tutta la popolazione è invitata ad illuminare le proprie finestre per il passaggio del Santo.

Ore 20.45: Canto del Vespro nella Chiesa di San Francesco.

Ore 21.15 - Partenza della Processione con la Statua di S. Erasmo preseduta da Sua Ecc.za Mons. Luigi Ernesto Palletti -Vescovo Diocesano- saranno presenti le Confraternite della Diocesi, i Marinai d’Italia e la Banda Musicale.

Ore 21.30 – Imbarco dei fedeli (muniti di apposito biglietto), navigazione verso la punta di Maralunga e deposizione della Corona d’Alloro in onore dei Caduti del Mare, recita delle Preghiere “del Marinaio” e del “Navigante”, “Silenzio fuori ordinanza”, renderà gli onori un Nostromo della Marina Militare, Benedizione del Mare. La Processione raggiungerà Tellaro, in fronte alla chiesa di San, Giorgio Martire. Rientro a Lerici: meditazione del Vescovo, saluto del Sindaco di Lerici. “Preghiera a S. Erasmo”. Al rientro l’imbarcazione del Santo sarà scortata dai sommozzatori lericini e dalle loro fiaccole.

Ore 22.30/23.00 - Grande Spettacolo Pirotecnico.

Al termine la Statua di Sant’Erasmo verrà accompagnata processionalmente nella Chiesa di San Rocco.

Sia venerdì che sabato P.zza Garibaldi - Specialità gastronomiche e piatti della tradizione locale.

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