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“Tutto l’inizio, la fine” arriva a Fourteen ArTellaro In evidenza

di Dayla Villani- L’intervento di Giovanni Gaggia apre il terzo appuntamento della rassegna La superficie accidentata a cura di Gino D’Ugo.

Viviamo cambiamenti talmente veloci che non abbiamo neanche il tempo di analizzarli e siamo già oltre. E le parole che restano a disposizione spesso sono superficiali, poco analizzate, appiattite. In tutto questo cosa resta? Abbiamo ancora il tempo di fermarci ed osservare l’arte del bello che c’è intorno a noi? Ecco perché in tutto questo - secondo l’artista Gino d’Ugo “l’arte ha il ruolo importante dell’interpretazione, della denuncia, ma anche della protezione delle cose essenziali. L’arte non ha niente a che fare con la democrazia, mal si adatta a regole e imposizione e se il pubblico ha bisogno di mediocrità, l’arte tende all’invenzione , alla tensione e al disaccordo, allo scontro delle diverse opinioni e visioni, alla differenza. Si muove in territori sconosciuti e distanti dal consenso universale e poco si accorda con l’autocompiacimento per la propria miseria spirituale in cui il perbenista galleggia”.

La superficie accidentata – così si intitola la terza rassegna di Fourteen ArtTellaro presentata lo scorso mese a Spazio32 - è una superficie che non presenta più la caratteristica dell’immacolato, del semplice dell’inespressivo e del vacuo. Ha i segni e la memoria di accadimenti, è un luogo sconnesso e impervio, ha i suoi rilievi e le sue profondità, le sue scomodità se non i suoi tormenti. Spalanca le finestre e abbatte le superfici per vedere cosa c’è dentro se non dietro. Non consente che qualsivoglia cosa attecchisca facilmente e maggiore è la sua profondità maggiore diventa il lavoro volto a svelare i suoi enigmi e le sue memorie.

Per il terzo appuntamento della rassegna (22 giugno / 6 luglio ore 19.00 - Tellaro di Lerici SP) sarà protagonista l’intervento di Giovanni Gaggia “Tutto L’Inizio e la Fine”. Un intervento di dialogo con la dimensione specifica del luogo, non tanto come site specific nello spazio, ma propriamente in relazione alle dinamiche del territorio e del rapporto che intercorre tra l’uomo e il mare, quindi sdoganabile anche in una dimensione più vasta che cancella ogni confine territoriale, azzerando la località con la necessità primaria. È l’arte che si fa, fosse anche per toccare una sola coscienza.

Artisti Partecipanti: Paolo Assenza / Christian CiampoliChristian Ciampoli / Giovanni Gaggia / Mauro Folci / Alessandro Brighetti / Davide Dormino /Caterina Silva / Corinne Mazzoli / Marina Paris / Iginio De Luca / Igor Grubic Radio Zero.

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