Nel suo cammino evolutivo, l’essere umano ha sempre avuto il supporto della rivelazione divina, che si è manifestata e palesata più volte e a più riprese, a seconda dei tempi, dei luoghi e soprattutto della capacità di intendere degli uomini e delle donne.
Miti, simboli e parabole sono stati gli strumenti per tramandare la sapienza nei secoli e far conoscere il messaggio celato dietro il linguaggio “delli versi strani”, come diceva Dante.
Fra i personaggi della storia che hanno utilizzato questo modo pubblico e privato di velare e rivelare la Verità, ricordiamo Gesù il Cristo che così ammaestrava le turbe, con un linguaggio adatto alle masse detto essoterico o popolare, ma istruiva suoi discepoli con un linguaggio più riservato, profondo detto esoterico.
Nel Vangelo secondo Matteo (10:26) il Maestro di Galilea mette a conoscenza i suoi discepoli che: “...non v'è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato”.
Tramite l'esoterismo, che si può paragonare ad una lampada che illumina il cammino del cercatore della verità, si spiega quindi la via diretta per andare oltre il significato letterale dei termini riportati nelle sacre scritture e tradotti dalla lingua originale.
Ad esempio: quando si parla di “pietra”, si sta descrivendo un sasso, una roccia oppure quale ulteriore spiegazione si nasconde dietro questo vocabolo?
Così l'Associazione Archeosofica presenta l'incontro che si terrà lunedì 11 giugno alle ore 21.00 nei locali in Via Crispi, 99. Relatori Maurizio De Cicco e Gabriele Cubattoli.
Ingresso libero.