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Festival Internazionale del Jazz, grandi sorprese per la 50^ edizione In evidenza

di Doris Fresco- Paolo Asti: "Un Festival ricco, dalla forte valenza culturale, etica e sociale, dedicata a Martin Luther King". 

Uno dei Festival più apprezzati e riconosciuti, longevo oltre ogni aspettativa, ancora capace, dopo 50 anni, di rinnovarsi e stupire: quest'anno il Festival Internazionale del Jazz della Spezia conferma tutto quello che si è sempre detto, proiettandosi addirittura oltreoceano.
Nato da un'idea di Tiberio Nicola (anche quest'anno omaggiato col Premio a lui dedicato riservato ai solisti che parteciperanno ai seminari), contribuisce a diffondere in Italia quella musica importata grazie alla passione dei naviganti, che hanno agevolato il dilagarsi di un genere musicale tutto nuovo, molto diverso dal resto, caratteristica che il Jazz mantiene tutt'ora.

"Valore aggiunto di questa edizione- racconta in conferenza stampa l'assessore alla Cultura del Comune della Spezia Paolo Asti- è il forte riferimento a valori etici e sociali, che abbiamo voluto sottolineare omaggiando la memoria di Martin Luther King nell'anno del cinquantennale del suo assassinio". Nato come genere musicale nell’ambito delle trasformazioni sociali e culturali che attraversava la comunità afroamericana negli anni '20, da poco affrancatasi dalla schiavitù, il Jazz torna ad essere più che mai protagonista in questa edizione del Festival spezzino, come sottolineato dal direttore artistico Antonio Ciacca, in collegamento streaming da New York: "Non solo insieme di musicisti che suonano, come spesso accada in Festival italiani, dove purtroppo la tendenza è la perdita di filo conduttore, questo vuole ritornare ad essere un evento dove prima di tutto si produce. In questo modo La Spezia verrà sempre associata a quella musica, nata e registrata in occasione del Festival".

festival del jazz
Da una parte all'altra del Golfo, da Porto Venere a Lerici, dalla Spezia ad Aulla, questa edizione del Festival abbraccia un territorio molto ampio: "Abbiamo voluto riscoprire le origine del Festival, portandolo nei luoghi dove 50 anni fa è nato", così il sindaco Pierluigi Peracchini ha presentato i colleghi Paoletti, Cozzani e l'assessore del Comune di Aulla Giada Moretti.

"Lerici anche quest'anno è contenta di partecipare, ospitando una serata importante. Per l'occasione abbiamo individuato come location il Parco Shelley, cuore pulsante del Golfo dei Poeti. Era giusto portare in un luogo tanto significativo questo Festival", ha spiegato Leonardo Paoletti, sindaco di Lerici, che il 29 luglio ospiterà Bruce Barth Trio with Rene Marie. Soddisfazione anche ribadita da Matteo Cozzani, sindaco di Porto Venere: "Crediamo sia importante dare risalto ad eventi di questa portata, grazie ai quali il nostro Golfo avrà visibilità e attirerà sempre più turisti" in piazza San Pietro, il 27 luglio, tornerà un artista molto caro a Porto Venere Nick the Nightfly 5 Tet.

L'assessore Giada Moretti invece ha detto, spiegando che sarà proprio ad Aulla che il Festival Internazionale del Jazz prenderà il via nella serata del 23 luglio con la Kansas Smitty's House Band: "Bellissima questa riscoperta delle radici del Festival e preziosa la scelta di andare oltre i confini".
L'edizione è, come abbiamo detto alcuni mesi fa, ricchissima sia sotto il profilo artistico che sotto un altro aspetto, quello sociale e di confronto internazionale: "Grazie al bando Siae Sillumina, che il comune della Spezia ha vinto ricevendo un contributo di 40 mila euro, il Festival mira a diventare un punto di riferimento per gli artisti italiani e stranieri a New York, così come è stato, negli anni, un punto di riferimento qui alla Spezia per gli artisti internazionali", ha spiegato Asti. Dunque un gemellaggio con la Grande Mela, con eventi che si svolgeranno in contemporanea da luglio a ottobre ed una presentazione ad Harlem, in una delle location più ambite nel panorama artistico mondiale: sarà infatti il Minton's, celebre locale jazz dove si sono esibiti grandi nomi come Dizzy Gillespie e dove ora Ciacca ha la residenza.

Anche quest'anno l'organizzazione del Festival Internazionale del Jazz della Spezia è resa possibile grazie al partenariato con Fondazione Carispezia e Società dei Concerti. "Da oltre 15 anni Fondazione collabora per la realizzazione di questo importante progetto- ha spiegato Andrea Squadroni, Consigliere di Indirizzo di Fondazione Carispezia - contribuendo a creare un evento di altissimo profilo".

Sette giorni di eventi, dal mattino alla sera, con un programma ricchissimo di workshop, seminari, aperitivi jazz e jam session: "Un Festival per tutti i gusti e per tutti, dai 7 anni, senza limiti di alcun genere..." ha concluso Asti, ricordando anche la serata di Galà con una raccolta fondi in favore dell'Oratorio Don Bosco e che ospiterà i seminari durante questa edizione del Festival.

In allegato il programma completo. 

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