Il 22 maggio la legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza compie i suoi primi 40 anni e, questo è certo, ha dato i suoi frutti.
Secondo l’ultima relazione del Ministero della Salute, nel 2016 sono state effettuate 84.926 interruzioni volontarie di gravidanza, confermando il continuo andamento in diminuzione del fenomeno: -3,1% rispetto al dato del 2015 e -63,8% rispetto al 1982 (anno in cui si è osservato il più alto numero di aborti volontari in Italia, 234.801 casi).
Sono dati importanti che devono far riflettere e capire che l’alternativa a una legge come la nostra 194 è l’inevitabile ritorno all’aborto clandestino con tutte le conseguenze del caso.
Purtroppo, contro una legge che in 40 anni ha più che dimezzato il numero di aborti in Italia, oltre alle solite note resistenze che si riscontrano quotidianamente sul territorio, tra le quali l’obiezione di coscienza di medici e personale sanitario, non mancano anche gli attacchi a forte impatto mediatico, attuati dalle frange più estremiste, come i recenti manifesti antiaborto dell’associazione Provita esposti a Roma - poi rimossi - e lo striscione all’ingresso della Casa internazionale delle donne con la scritta “194 strage di stato”.
Ovviamente questi segnali di una recrudescenza dell’intolleranza da parte di gruppi di estrema destra e ultraconservatori del mondo cattolico verso una legge che non è altro che il risultato di un’espressa volontà popolare, non ci stupiscono, ma ci mostrano come la laicità dello Stato e i diritti delle donne siano ancora e sempre sotto attacco ed è perciò importante non abbassare la guardia.
Per questi motivi il circolo Uaar della Spezia, in occasione di questo anniversario, martedì 22 maggio sarà presente in città, in corso Cavour (davanti a Zara) con uno stand dedicato, per rinnovare l’impegno in difesa della legge e chiedere l’abolizione dell’obiezione di coscienza per i medici e di semplificare il ricorso alla pillola abortiva.
Presso lo stand ci sarà anche materiale informativo relativo alla campagna “occhio per mille”, sui meccanismi di ripartizione dell’8 per mille, per una scelta consapevole.