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Lerici, la scuola della Serra intitolata al poeta Paolo Bertolani In evidenza

di Doris Fresco- Si è svolta oggi, 19 febbraio, la cerimonia di intitolazione della scuola primaria del piccolo borgo.

Undici anni fa moriva Paolo Bertolani, poeta che ha lasciato un enorme patrimonio culturale ed importantissimo per il territorio, prediligendo il dialetto per la composizione letteraria, ha contribuito a far conoscere Lerici, La Serra e l'intera Liguria. Dal linguaggio essenziale, Bertolani è stato definito "una delle voci più limpide della poesia ligure".
A dieci anni dalla sua scomparsa, lo scorso anno, Lerici aveva voluto ricordarlo con una serie di appuntamenti. Oggi la scuola della Serra prenderà il suo nome e, si spera, molti bambini potranno negli anni imparare a guardare quel "mare lungo" che il poeta tanto amava. 

Presenti alla cerimonia l'assessore Laura Toracca, il sindaco Leonardo Paoletti, la vedova e la figlia del poeta e molti che lo hanno conosciuto, oltre ai bambini della scuola che hanno partecipato con entusiasmo leggendo alcune note biografiche.

Significative le parole scelte dall'asessore Toracca: "Bertolani è un Poeta di nicchia, come questo paese, perla rara che fa sentire fortunati quelli che trovano qui una dimesione di vita".

Ha spiegato il sindaco Leonardo Paoletti: "Una cerimonia, ma prima di tutto un pomeriggio serrese come tanti, passato al sole cercando riparo dal vento dietro ad un muretto, immagine che di sicuro avrebbe ispirato il poeta. L'intitolazione della scuola è gesto dovuto: più di una piazza o di una via abbiamo volutamente scelto la scuola perchè qui è il cuore e i nido dove cresciamo. Fare qui una bella cerimonia è anche simbolo dell'intenzione di curare le scuole".

Amico di famosi artisti e amato da tutti i compaesani, il suo era un mondo aspro e dolce, come solo la quotidianità può essere, soprattutto in un periodo complicato come quello della Seconda Guerra Mondiale.
La sua affettuosità naturale resta indelebile nella memoria di quanti lo hanno conosciuto.
Stava a contatto con i giovani e i bambini, non ancora disincantati dalla realtà; la critica gli riconobbe il dono di fare poesia dalle cose comuni, in loro onore ha lasciato in eredità l'amore e la conoscenza della terra, bene da preservare.
Un artista, soprattutto, ricordato così anche dai colleghi di lavoro che di lui hanno condiviso il ricordo di serate conviviali.

Scoprendo la targa qualche parola della figlia Laura: "Grazie a nome mio e della famiglia. Sono emozionata e molto felice di trovarmi nella mia scuola elementare. Scopriamo questa targa che è un grande tributo e un bellissimo regalo".

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