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Scavi archeologici nell'Abbazia dell'Accola: cosa si è scoperto? In evidenza

La tutela e la valorizzazione del sito al centro di un incontro che si terrà l'11 novembre.

Nella giornata di sabato 11 novembre, a partire dalle 10.30, nella sala consiliare del Comune di Borghetto Vara, avrà luogo un'iniziativa dedicata alla relazione sugli scavi archeologici che hanno interessato in questo anno l'Abbazia dell'Accola.

Dopo i saluti introduttivi dell'amministrazione comunale e della Diocesi della Spezia - Sarzana - Brugnato, interverranno, a nome della soprintendenza ABAP della Liguria, Massimo Bartoletti, Neva Chiarenza ed Anna Ciurlo.

A seguire, Andrea Licari, Presidente dell' "Associazione per l'Accola", quindi Monica Baldassarri e Fabio Stratta - rispettivamente archeologa per il Museo Civico di Montopoli in Valdarno e archeologo professionista per la Soprintendenza ABAP della Liguria - illustreranno i primi risultati degli scavi all'Abbazia della Corte dell'Accola.


Qualche informazione storica sull'Abbazia
Esistente già nell'anno 881 quando fu citata in un decreto dell'imperatore Carlo il Grosso, e probabilmente di origine longobarda, l'odierna struttura fu eretta molto probabilmente nel 1482 conservando però le antiche tracce della preesistente struttura. Oggi il sito sorge all'interno dei confini dell'area cimiteriale di Borghetto di Vara, lungo la strada di collegamento provinciale con Brugnato.
Nel 1943 fu rifugio dei soldati durante la seconda guerra mondiale che qui si accamparono dopo il bombardamento alla Spezia.
L'edificio, oggi purtroppo ridotto in condizioni fatiscenti con la perdita pressoché totale delle opere d'arte conservate, pur trovandosi a Borghetto di Vara non è mai appartenuta alla parrocchia locale: era infatti di proprietà dell'abbazia dei monaci di San Colombano della vicina Brugnato; nel 1133 quando Brugnato fu eretta in diocesi passò in proprietà alla Mensa Vescovile, tuttora appartiene al Capitolo Concattedrale di Brugnato che però se ne è disinteressato da oltre 50 anni, lasciandolo andare in rovina. Nel corso del XVII secolo ospitò provvisoriamente i Padri Francescani; quest'ultimi lasciarono la struttura dell'Accola nel 1635 al completamento del nuovo convento presso Brugnato.
Conserva al suo interno, oltre ad un altare del 1482, due cicli di affreschi raffiguranti la Madonna col Bambino e i Santi Giovanni Battista, Antonio abate e Sebastiano e la Madonna Addolorata e Santi databili alla fine del XVII secolo e l'inizio del XVIII secolo. Nel portale, in stile romanico, è incisa la croce dei vescovi di Brugnato.

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