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L’Arte a Tellaro: riapre Fourteen per una nuova edizione In evidenza

di Doris Fresco - Eppur si muove 2017. Massimo Mazzone il primo artista chiamato a riempire lo spazio bianco.

Uno spazio di dimensioni essenziali, un’unica stanza che affaccia sulla piazzetta di Tellaro, separata dal mondo solo da un vetro che ne diventa interfaccia.
La prima edizione, la scorsa estate, ha visto la partecipazione di 14 artisti, locali e non, invitati a partecipare con l’unica direttiva di immergersi nello spazio -la stanza 250x250x270- esponendo per un tempo limitato un’opera: Gioacchino Pontrelli, Daniela Spaletra, Jacopo Benassi, Gino D’Ugo, Arianna Giorgi sono solo alcuni dei nomi che abbiamo potuto apprezzare lo scorso anno.

Sabato 22 aprile aprirà la seconda edizione “Eppur si muove”, ideata e curata dall’artista Gino D’Ugo, coadiuvato da Carlo Bacci, altro artista molto conosciuto, che si occuperà di coordinare l’organizzazione sul posto e Monica Nicoli, docente di Storia dell’Arte che gestirà le pubbliche relazioni e l’ufficio stampa.

“Fourteen è nato dalla volontà del promotore Guido Ferrari- spiega Daniela Spaletra, artista sempre molto impegnata per la valorizzazione della cultura anche a livello locale- Supportato da un gruppo di addetti ai lavori, Guido si muove senza ambizioni di profitto per realizzare un osservatorio per l’arte contemporanea”.
“Questa edizione -Eppur si muove- ha una dicotomica chiave di lettura che oscilla tra Brecth e Galileo: da un lato esprime il concetto dell’atteggiamento dell’artista che opera tra le mura del suo studio in un continuo dialogo tra Sé ed io e tra Sé e mondo esterno, rendendo visibile l’invisibile, materializzando idee e visioni. D’altro canto il concetto dovrebbe definire l’attività umana che si muove al di fuori dello spettacolo integrato per le masse e che, sia per interventismo sociale-politico o per osservazione dei fenomeni nella loro forma (anche la meno consueta) aspira ad una visione originale materialista e libertaria”.

Per inaugurare questa seconda edizione, domani 22 aprile alle ore 19, Massimo Mazzone/Escuela Moderna/Ateneo Libertario presenterà le opere, le ricerche e le pubblicazioni del collettivo Escuela Moderna: “Si tratta di un gruppo di lavoro aperto che studia le eredità storiche degli ideali illuministi, repubblicani, socialisti e anarchici nelle prospettive del rapporto arte società, arte didattica, arte filosofia, arte e territori”. Da domani, per un mese, Massimo Mazzone presenta una piccola esposizione delle ricerche e delle produzioni del collettivo, che, nato a Barcellona nel 2008, si è caratterizzato nel corso degli anni per la costruzione di biblioteche in pdf, e distribuisce un archivio di circa 10.000 volumi in varie lingue su Anarchia, Antropologia, Arte e Scienze.

Spiega Arianna Saroli, che presenta il lavoro di Mazzone: "Il collettivo ha curato diverse occasioni espositive soprattutto in Italia e Spagna, ricordiamo ‘la Setmana Tragica, Homenaje a Ferrer i Guardia’, Galeria H2O di Barcelona, ed. Stampa Alternativa 2009, Museumnacht di Delft 2012, NERO e Prospectus a Viterbo con Cantieri d’Arte, AnArco Valencia 2015, partecipando a numerose edizioni di Arquitecturas Colectivas come Valencia 2011, Sevilla 2013, Barcelona 2014. Moltissime le partecipazioni a Seminari e conferenze, ricordiamo quello sulle fosse franchiste dello scorso anno di Laura Cazzaniga, o sempre della Cazzaniga il calendario della CNT spagnola 2017, gli interventi Sobre utopia alla Carlos III di Madrid di Elisa Franzoi, poi la presenza in Brecha Democratica un focus sulle relazioni tra arte brasiliana ed europea al S.a.L.E. Docks in collaborazione col Padiglione Brasile della Biennale di Venezia 2015, le collaborazioni di Nicoletta Braga con Raumlabor Berlin di quest’anno in Forms of turmoil. Mazzone, al momento portavoce del collettivo, è scultore e docente all’Accademia di Brera, è autore di numerosi saggi su arte e anarchia, arte e territori(Arte Architettura Territorio, Attualità del corpo nella performances, AAVV, ed. Stampa Alternativa, Roma 2008-2010), ha pubblicato numerosi articoli su Artribune, su Archiwatch di Giorgio Muratore, con Libertaria (la pratica della libertà e i suoi limiti, ed. Mimesis, sul bollettino dell’Archivio Pinelli di Milano, poi nei volumi Exploit e Rome, nome plurale di città, ed. Bordeaux, su ApArte con Paolo Martore, oltre che per la UTET grandi opere, il saggio ‘le fiere sono animali feroci?- le ragioni di una distanza’ nel volume EXPO 1851-2015".

Anche a Tellaro, dunque, potremo apprezzare la poetica del collettivo: una continua mescolanza di ricerca artistica, antropologica e sociale, con la volontà di recupero della memoria storica.

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Gli altri artisti invitati ad intervenire saranno:

  • Sandro Mele
  • Juan Pablo Macias
  •  Ilio Fiengo
  •  Nicoletta Braga
  •  Leonardo Petrucci
  •  Ingmar Alge
  •  Federica Di Carlo
  •  Daniela Spaletra/Andrea Luporini
  •  Camilla Floreancing/Rocco Malfanti.

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