L'edizione 2016 di Libi 'n Selàa, riporta il sottotitolo "I Colori, le parole, la musica".
Anche in questa edizione, troverà spazio una mostra di un artista locale.
Lotario Farina è nato a Lerici il 5 novembre 1939. Dopo aver conseguito il diploma nautico e navigato per mare, approda a Milano. Assunto alla IBM come analista programmatore, frequenta per anni un corso di pittura presso l'Istituto Cova, apprezzato allievo di Amanullah Parsa, un pittore afgano, che per molti anni ha lavorato in Italia e che oggi vive i suoi successi artistici negli USA.
Sarà proprio il maestro di Kabul, ad accorgersi dell'energia espressiva dei lavori di Lotario, e spingerlo a caratterizzare le sue opere con la carica cromatica e
narrativa, che oggi possiamo ammirare. Agli occhi di chi osserva le sue opere, la pittura di Lotario Farina, appare fin da subito istintiva, le pennellate corpose, generose e libere, i colori accesi, brillanti, quasi sconosciuti alla natura, paiono mettere in secondo piano il soggetto. Forse per questo, le opere di Lotario Farina vengono spesso avvicinate alla pittura del gruppo dei Fauves, presenti in Francia agli inizi del 900. Ma se è la forza del colore a catturare l'attenzione, le emozioni che inevitabilmente seguono, restituiscono il senso di un'opera viva, di una realtà inimitabile, che pongono Farina in una dimensione personale, non catalogabile.
Lotario non dipinge plein air, i suoi soggetti sono visionari ripescaggi della memoria, che prendono corpo, rivivono, si riaccendono, dando vita a veri e propri
racconti di colore, dove prevalgono le luci dei paesaggi mediterranei, del mare dell'infanzia, dei giardini, delle palme, delle ville, dei carugi, di un golfo che è casa.
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