Loredana Limone ha creato "Borgo Propizio" (Guanda 2012), un luogo dell'anima molto amato dai lettori.
Con "E le stelle non stanno a guardare" (Salani 2014), è entrata nell'anima dei suoi personaggi.
Con "Terremoto a Borgo Propizio" (Salani 2015/ Tea 2016) va in scena la vita che, si sa, è fatta di cose belle e di cose brutte. Cose belle, il borgo ne ha tante da sfoggiare da quando è risorto a nuova vita, con il Castelluccio restaurato e le imbellettate case del contado, ora affacciate sull'elegante pavé a coda di pavone della piazza del Municipio, e con l'elettrizzante fermento culturale che si respira già fuori della cinta muraria e che sicuramente fa rodere il fegato a fior di città d'arte. Ma un giorno qualcosa di molto brutto, un violento sisma, arriva inclemente a distruggere ampia parte del centro storico, gettando nella disperazione i propiziesi che tanto amano il loro paese. Non si capisce più nulla, tutto è sottosopra. L'unico fatto certo è che il professor Tranquillo Conforti, trovato a terra nella Viottola Scura, non ha avuto un infarto mentre scappava, spaventato dalle scosse, ma è stato ucciso. Un assassino a Borgo Propizio? La faccenda si complica..
Loredana Limone, napoletana di nascita e milanese per matrimonio, dopo una decina di libri che spaziano tra fiabe e gastronomia, ha esordito nella narrativa con BORGO PROPIZIO (Guanda 2012/Tea 2013), creando un luogo dell'anima molto amato dai lettori. Primo di una serie, è stato premiato al Premio Fellini 2012 e tradotto in Spagna, Germania, Bulgaria. Vi hanno fatto seguito E LE STELLE NON STANNO A GUARDARE (Salani 2014/Tea 2015) e UN TERREMOTO A BORGO PROPIZIO (Salani 2015/Tea 2016).
Domenica 5 giugno ore 11, Simona Albano presenterà il nuovo libro di Roberto Caracci 'LE MASCHERE DEL SENSO. Come inganniamo il tempo, la morte, lo stupore di esistere', Moretti&Vitali 2016.
Un libro sulla moderna Domanda di Senso, con le sue contraddizioni e le sue rimozioni. Il teatro teleologico di un grottesco quotidiano, 'troppo umano', che traveste l'angoscia del tempo e della morte con maschere, fantasmi e fedi. Un'amnesia permanente, irredimibile, fatta di distrazioni, rimozioni, autoinganni.
Roberto Caracci, narratore, saggista e filosofo, vive e insegna a Milano. Ha al suo attivo pubblicazioni di narrativa (L'ingorgo, Rebellato 1984, Le radici del silenzio, Ati Editore 2007), di saggistica letteraria (Epifanie del quotidiano, Moretti&Vitali 2010), il pamphlet Il Ruggito del Grillo, Moretti&Vitali 2013, e interventi filosofici su Bergson, Nietzsche, Leopardi, Severino in varie conferenze e riviste. E' Direttore della Collana Echi dal Labirinto, Moretti&Vitali e redattore della rivista Qui-libri.