«La Costituzione, riguardo alla famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, usa il termine "riconosce"», ha ripreso il presidente regionale del Forum, Annamaria Panfili. «Lo Stato riconosce la famiglia come qualcosa che viene prima. Non è un qualcosa costruito a tavolino, ma scritto nella natura umana. La Costituzione si occupa della famiglia perché la riconosce come nucleo fondamentale della società. La pace sociale nasce dalle famiglie, che si assumono la responsabilità di far crescere buoni cittadini. Per questo, nella riscossione delle tasse, lo Stato dovrebbe lasciare più reddito alle famiglie numerose, perché possano assolvere al loro compito. Così dovrebbero fare anche i comuni per il pagamento dei servizi. Ad esempio, le scuole materne dovrebbero scalare la tariffa in base al numero dei figli. Ma invece di sostenere quella componente che quasi da sola, e con fatica, sta permettendo di ammortizzare le grandi difficoltà della crisi, la politica trascura la famiglia».
L'avvocato Panfili ha parlato anche dell'istituzione da parte di vari comuni di registri delle convivenze. «Il riconoscimento pubblico delle coppie di fatto è un elemento di disgregazione del tessuto sociale. A Genova, dove il Comune, copiando il testo della proposta di Pisapia a Milano, intende dotarsi di un registro delle coppie di fatto, ad una coppia per lasciarsi basterà che uno dei due mandi un'email all'ufficio comunale. Non si ha più neanche il coraggio di dire all'altro: "non stiamo più insieme". Aborto, divorzio, coppie di fatto, eutanasia: l'impressione è che l'idea di libertà sottesa ai "nuovi diritti" non sia che un poter "liberarsi dall'altro", la pretesa di spezzare ogni legame sociale. Ma, con queste scelte, che convivenza civile consegniamo ai nostri figli? Loro hanno nel cuore il desiderio dell'amore infinito. "Ti amo x sempre", scrivono sui muri. Bisogna togliere il velo alla cultura nichilista, usando la ragione e svelando le contraddizioni. Facciamolo almeno per i nostri figli! Ognuno di noi, nel proprio piccolo, può fare qualcosa per sensibilizzare le persone che conosce. Tra l'altro, la crisi economica è soprattutto una crisi demografica: le nazioni che crescono sono quelle che hanno più figli».
L'incontro è stato condotto da Remo Righetti, presidente del Forum della Spezia e fondatore del Forum regionale, che ha sottolineato l'importanza della collaborazione tra varie associazioni e l'imminente rinnovo delle cariche associative. Don Roberto Poletti, responsabile diocesano della Pastorale familiare, ha invitato le associazioni a impegnarsi per un'ulteriore valorizzazione del Forum, specie considerando l'urgenza di sostenere le famiglie. A seguire, i presidenti e delegati delle numerose associazioni presenti sono intervenuti costruttivamente in sintonia con le voci che hanno introdotto il tema.