Sul palco lo stesso Balma e gli attori della Compagnia degli evasi, con musiche e canzoni dal vivo eseguite da Livio Bernardini ed Egildo Simeone. <Una serata, racconta Balma, per celebrare non solo la Resistenza che portò alla Liberazione del 25 Aprile, ma anche, e forse soprattutto, per ricordare i vari tipi di resistenze che l'essere umano è costretto ad attuare da sempre per rendersi degno di essere tale, cioè di esistere. Uno spettacolo di letture e musica dal vivo dedicata alle persone e ai popoli che nella storia hanno saputo resistere: dai nativi americani, agli ebrei ed ai palestinesi, dai popoli dell'America ad Antigone, da Pericle e gli ateniesi, passando per le donne e i disabili e arrivando fino ai giorni nostri dove ancora dobbiamo resistere ai mezzi di comunicazione idioti che ci sviliscono come la TV.> Sarà la storia dei nostri partigiani a fare da trampolino per ricordare che resistere vuol dire soffrire e a volte soccombere, ma la ricompensa, quando arriva è inestimabile, si chiama libertà.