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Teatro e Resistenza, martedì al Parentucelli "Cuore d'oro silenzio d'argento"

Martedì 22 luglio a Sarzana (SP) alle ore 21:30 presso il teatro auditorium del Liceo Parentucelli, la Compagnia degli Evasi metterà in scena in prima nazionale il nuovo spettacolo "Cuore d'oro silenzio d'argento" scritto e diretto da Marco Balma, da un idea del ricercatore Gianni Neri, direttore del MaR. In scena con lo stesso Marco Balma, gli attori Alessandro Vanello, Andrea Carli e Bruno Liborio.

Le musiche originali sono state composte dal musicista Giordano Forlai su testi di Marco Balma e Forlai stesso. Sarà presente alla serata il Prof. Paolo Pezzino , storico di fama nazionale, Presidente del Comitato Scientifico del Museo della Resistenza di Fosdinovo (MaR) al quale sarà affidata l'apertura della serata con la premessa storica che aprirà lo spettacolo. "Ringrazio per la collaborazione e per le gentili concessioni Cesare Cattani e la famiglia Castellucci-Servidio - dice Balma - e tutti gli storici che hanno scritto sulla vicenda, è grazie alla lettura dei loro testi che mi sono appassionato alla vita di Dante Castellucci, ma questo spettacolo è esclusivamente un atto di ossequio: è soltanto un modo per ricordare un ragazzo che avrebbe preferito vivere e che ha invece dovuto salutare il mondo a nemmeno ventiquattro anni". Dante Castellucci, conosciuto come il partigiano 'Facio' è una delle figure più affascinati della storia della nostra Resistenza, ma anche tra le meno conosciute. "Lo spettacolo - prosegue Balma - attraverso il racconto di un musicista ai tre componenti della sua band, ripercorre passo passo la sua vita, dalla nascita in un piccolo paesino calabrese alla morte ad Adelano di Zeri nel Luglio del '44 per mano dei suoi stessi compagni di battaglia a causa di una falsa accusa di furto. Di molteplici capacità artistiche, violinista, poeta, pittore, romanziere, drammaturgo e attore, nella sua pur breve vita, Facio ha attraversato la recente storia d'Italia legandosi a nomi importanti quali quello della famiglia Cervi, della famiglia Sarzi Madidini e alla memorabile battaglia del lago Santo. Eppure, per anni, ha dovuto subire l'oblio a causa di una morte troppo imbarazzante per poter essere trattata con il necessario e doveroso rispetto. Addirittura, per coprire chissà quali fantasmi, si arrivò a consegnare alla madre, nel 1963 una medaglia d'argento al valore, sigillando, con una motivazione inventata, l'infamia della sua morte. L'intenzione dello spettacolo non è quella di fornire prove dell' innocenza di Facio, non credo che un palcoscenico possa essere la sede adeguata, mira piuttosto a far riflettere lo spettatore su una verità piuttosto semplice: la vita di un uomo è definita dalle sue azioni. Non i documenti, ma le testimonianze, non gli archivi, ma i fatti, non gli atti legali ma il comportamento parlano in sua difesa. Le persone che lo hanno conosciuto e hanno condiviso con lui la lotta, gli stenti, il pericolo, il carcere, il pane, le sigarette, le pallottole, che lo hanno seguito e che a lui hanno affidato la propria vita, e soprattutto lo hanno amato, non hanno bisogno di prove. Facio era questo. Agiva in questo modo. Giudicate voi, conclude Balma". Al progetto dello spettacolo hanno aderito e dato patrocinio: MaR, Comune di Sarzana, Comune di Sant'Agata di Esaro (CS), Provincia della Spezia, Provincia di Massa Carrara, Istituto Spezzino per la Storica della Resistenza  La Spezia, Istituto Storico della Resistenza Apuana, ANPI Massa Carrara, ARCI Sarzana Valdimagra, Comitato  Unitario provinciale Resistenza La Spezia. "Il 2014 segna il 70° anniversario della morte di Facio - prosegue Balma - e c'è chi sta lavorando da anni per ristabilire la verità, per convertire quel falso argento in un più meritevole oro; noi degli Evasi, pur appoggiandoli in pieno, ci limitiamo a dedicare a quel ragazzo di Calabria quest'ora e mezzo di attenzione, cercando di riportare in vita, non tanto le sue gesta, quanto l'onestà e la sincerità del suo essere uomo e, assieme con lui, di molti di coloro che hanno permesso alla nostra generazione di vivere in un paese libero". Lo spettacolo è l'ideale conclusione di una trilogia dedicata dagli Evasi agli eroi-non eroi della nostra storia recente, cominciata con "Sepolti Vivi memorie dalla miniera" che ricordava i sacrifici dei minatori della piana di Luni e seguita da "Jacobs", il comandante tedesco passato ai partigiani e morto in azione tra le loro fila. "Se gli Evasi hanno affrontato queste tematiche - dice Balma - e continuano a farlo, (è infatti in cantiere un nuovo spettacolo sulle lavoratrici dello jutificio di Fossamastra inspirato al libro di Sondra Coggio), lo devono anche alla passione di Gianni Neri, Direttore del MAR Museo audiovisivo della Resistenza delle Province di La Spezia e Massa Carrara, che ci ha sempre stimolato, incoraggiato, suggerendoci che certi argomenti non sono mai superati. E se spesso i nostri spettacoli hanno riscosso molto successo, e non mi riferisco ai riconoscimenti 'ufficiali' che pure ci sono stati e copiosi, ma all'accoglienza da parte del pubblico, soprattutto giovane, che ci ha sempre degnato di attenzione, calore e a volte stupore, lo dobbiamo anche a lui". Ingresso €10 , info e prenotazioni 3358254436

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Compagnia degli Evasi

Via Borgolo, 50
19033 Castelnuovo Magra SP

Tel. 3358254436

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