In un piccolo villaggio del Québec, vivono Cathérine e Isabelle Tanguay, rispettivamente la prima e la quarta di 4 fratelli. Le due donne sono sole, adulte, senza marito né figli. I loro fra-telli se ne sono andati da tempo: Luc, per scrivere un'opera letteraria di cui si dubita l'esi-stenza, e Martine, partita per arruolarsi nell'esercito canadese è di stanza in Europa. 20 anni prima la madre, Jacqueline, se ne è andata abbandonando i figli per seguire un uomo spa-gnolo, conosciuto per caso in Québec. Sono anni che questa famiglia non si ritrova insieme nella stessa stanza. Ma i segreti del passato sono soliti tornare a bussare alla porta, e gli errori richiedono una riparazione. Le Muse Orfane ricostruisce i conflitti di un passato che, pur es-sendo comune ai personaggi, si rifrange attraverso i diversi punti di vista, generando menzo-gne, gelosie, confessioni e colpi di scena. Mescolando tragico e grottesco, in un gioco tea-trale divertente e crudele. In questa storia terribile e arcana, perfetta e allucinata, la mae-stria di Bouchard arriva ad emozionare lo spettatore in una storia che ribalta le prospettive.