Nella serata inaugurale della 17a edizione dell'Acoustic Guitar Meeting, una "delegazione" del Laboratorio Moderno Johnny and the Moondogs è stata invitata a partecipare alla manifestazione, aprendone le danze.
Il gruppo, per l'occasione denominato "Harvest Moondogs Ensemble" ha eseguito i brani "Out on the weekend", "Heart of gold", e "Old man", tratti da un album storico del rock-folk americano, per l'appunto "Harvest" di Neil Young. Sul palco, Claudia Acri e Martina Soldini: Voci e percussioni, Igor Gianardi: Armonica, Banjo, Chitarra slide e Voce, Edoardo Ferri: Chitarra acustica, Agnese Naseddu: Basso elettrico. Il laboratorio moderno "Johnny and the Moondogs", nato in seno all'Accademia "A.Bianchi" e parte di essa da ormai tre anni è sapientemente guidato da Fabio Vanello, con la collaborazione di Gianni Grondacci e Paolo Meneghini. Per l'occasione è stata operata una scelta logistica, legata sia al genere di evento, notoriamente acustico-country-folk-blues, sia ai tempi ristretti con i quali i giovani talenti si sono preparati. È infatti da poco terminato il "Festival Musica&Suoni" e gli allievi tutti del Laboratorio hanno magistralmente chiuso l'evento. Un susseguirsi di partecipazioni a manifestazioni per gli allievi del Laboratorio moderno dalla sua nascita ad oggi, un'ascesa di successi guadagnati con fatica, impegno ed entusiasmo. Diversi sono i repertori/brani/autori affrontati e studiati in questi anni, basti pensare ai Beatles, Bob Marley, Amy Winehouse, i Genesis, i Pink Floyd, ecc ecc..e in tutto questo sempre una grande capacità di immedesimazione da parte degli allievi nel sostenere i ruoli loro affidati, anche quando si tratta di creare insieme musica dal nulla, senza pensare ad individualismi. Da sottolineare ancora il calore e la vicinanza che ciascuno di loro in questa serata, come in tutte le altre serate ha dimostrato verso i compagni. Essere sul palco anche quando non si è fisicamente presenti, ma esservi lo stesso perché un amico sta suonando ed è naturale partecipare alla gioia di questo momento. Naturale per loro, perché abituati a vivere la musica con spontaneità e a cercare il meglio giorno dopo giorno. Il meglio che si ottiene dallo studio, dall'incontrarsi settimanalmente a provare, dalla serenità che traspare dai volti, percorsi da un sorriso. Questi ragazzi sono il presente ed è oggi che si costruisce il futuro.