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Costruire futuro insegnando religione ai giovani In evidenza

I docenti di religione si sono riuniti, nell'imminenza dell'inizio dell'anno scolastico, per salutare i colleghi che sono andati in pensione. Tra loro c'è anche don Savoca.


Anche il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia, ha fatto gli auguri di buon lavoro, unendoli a quelli del vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti, alle insegnanti ed agli insegnanti di Religione cattolica della Spezia - Sarzana - Brugnato, riuniti giovedì scorso al santuario di Gaggiola per l’inizio del nuovo anno scolastico. E’ stata infatti una vera sorpresa quando, a conclusione di un video preparato con grande cura da Cristiano Sinis, è comparsa sullo schermo la figura popolare e paterna del presidente dei vescovi italiani.

 

L’occasione era quella di un saluto davvero speciale al canonico don Giuseppe Savoca, che dopo trent’anni ha lasciato nelle settimane scorse la guida dell’ufficio Scuola ed educazione della diocesi, competente per le nomine e per la formazione dei docenti di Religione. Bassetti non si è limitato a salutare con affetto don Giuseppe ma ha colto l’occasione per estendere il suo saluto a tutti i docenti, unito all’augurio per un compito che, ha sottolineato, è davvero strategico non solo per la Chiesa ma per tutta la società.

Del resto, parlando all’omelia della Messa che aveva presieduto poco prima al santuario, don Savoca ci ha tenuto a sottolineare come, in tutti questi anni, egli avesse inteso il suo compito non tanto o non solo come quello di un dirigente, ma in primo luogo come quello di un collega: una sorta di “allenatore - giocatore”, per dirla in termini calcistici, del tutto consapevole quindi della difficoltà ed insieme dell’importanza del ruolo di un insegnante di Religione cattolica. Ma don Giuseppe non si è limitato a questo, volendo ricordare quanti in diocesi, a cominciare dai vescovi che si sono succeduti sulla cattedra spezzina negli ultimi decenni, hanno lavorato per la formazione di un corpo docenti adeguato alle sfide del nostro tempo, e poi per seguire passo passo gli insegnanti nel loro compito annuale, sino all’ulteriore difficoltà della pandemia e delle lezioni a distanza: da monsignor Dino Ricchetti, primo responsabile della prima Scuola di teologia per laici poi divenuta Istituto superiore di Scienze religiose, a Carlo Lupi, scomparso nel dicembre scorso. E a tanti altri docenti e collaboratori dell’ufficio.

La Messa è stata concelebrata dal nuovo direttore don Tommaso Fasoli, dal superiore del convento padre Gianluigi Ameglio e da padre Piero Di Luca, con la presenza dei diaconi Marco Fabricatore e Mauro Chiappini. Al termine don Savoca ha consegnato la tradizionale icona mariana ai docenti andati in pensione negli ultimi due anni: Wilma Cabano, Dino Castiglioni, Luigina Passalacqua, Germana Pisi, Vladimiro Corli, Maria Lorenza Cozzani, Aldina Manfredi, Simonetta Menconi e Fabrizia Rossi. Icone realizzate ogni anno dai coniugi Mostarda. Ma la prima di quest’anno, tra gli applausi di tutti, l’avevano consegnata don Fasoli e la vice direttrice Germana Pisi proprio a don Savoca, a riconoscimento di un lavoro prezioso che l’avanzare degli anni non farà dimenticare.

 

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