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"Un mare di colore", Ilaria Azzarini in mostra a San Terenzo

Dal 15 al 22 luglio al Castello di San Terenzo.

Trasformare la sofferenza nel suo contrario, nel suo antidoto. Più che una missione, per Ilaria Azzarini è una questione di istinto. La pittrice nata a San Terenzo, e del tutto autodidatta, metterà in mostra le proprie opere dal 15 al 22 luglio. La sede della mostra è quella che per l'artista rappresenta maggiormente le proprie radici, ovvero il Castello di San Terenzo.

Il titolo del progetto è particolarmente evocativo e rappresenta l'essenza stessa delle opere di Ilaria Azzarini: "Un mare di colore". Già, il mare. La sua forza. I suoi colori. Un'energia che si irradia a partire dalla tela e che investe chiunque si soffermi a guardarla. Quella di Ilaria Azzarini è una modalità di espressione in continua evoluzione: l'artista ha cominciato con il fluid painting e nel corso della sua breve ma intensa carriera - solo due anni - è passata ad esplorare una pittura più materica utilizzando anche materiali di riciclo e di riuso. Il filo conduttore delle creazioni della santerenzina è la rappresentazione della sofferenza non in quanto dolore, ma in quanto rinascita.

"Sono sempre stata creativa - racconta Ilaria Azzarini -. Ho sempre avuto voglia di evadere dai cliché, di mettermi gioco in prima persona". E nelle sue tele si percepisce molto della vita dell'artista santerenzina. Che da sempre soffre di endometriosi, una patologia femminile che sino a pochi anni fa era sconosciuta ma che finalmente sta attirando l'attenzione anche delle istituzioni.

Una patologia senza dubbio invalidante e che fa sentire le proprie ripercussioni anche a livello psicologico: "Nel corso degli anni mi sono spesso sentita dire da alcuni uomini di essere fortunata perché potevo avere più giorni di riposo a casa rispetto a loro - ricorda l'artista - e anche dalle donne non sempre ho ricevuto solidarietà". Un tormento interiore che nei quadri di Ilaria Azzarini si percepisce soltanto, vista la forza consolatrice e la spinta energica che le opere stesse imprimono negli occhi di chi le guarda.

"Ho cercato di trasformare la sofferenza che deriva dall'endometriosi in qualcosa di positivo - sottolinea Ilaria Azzarini -. L'endometriosi è qualcosa che fa parte di chi ne soffre, è qualcosa che inevitabilmente ci caratterizza. Credo molto nella sorellanza, nelle donne che fanno per le donne. Il mio è un messaggio di creatività femminile".

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