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Valorizzazione delle fortificazioni, la soddisfazione della Onlus "Dalla parte dei Forti" In evidenza

"Un progetto importante che riprende ciò che la nostra associazione, da oltre un decennio propone quale concetto di recupero e valorizzazione di questi beni."

 

Dopo anni di gestazione e di proposte oggi vediamo andare a compimento un interessante progetto generale, sul recupero delle fortificazioni spezzine, voluto e sviluppato dal Comune della Spezia, che come associazione valutiamo con positività, grande interesse e sul quale abbiamo forte aspettative. Un progetto importante che riprende ciò che la nostra associazione, da oltre un decennio propone quale concetto di recupero e valorizzazione di questi beni.

Come associazione culturale "Dalla parte dei forti onlus" abbiamo storicamente acceso, nel contesto del territorio spezzino, per primi e da tempo, una luce sulla necessità di recuperare e valorizzare nel giusto modo questi luoghi cha hanno grande dignità storica, culturale e architettonica nel nostro recente passato. Oggi vediamo che questo messaggio che come precursori ed in tempi in cui, forse, non era visto come interessante, abbiamo portato alla pubblica attenzione, discusso nei centri studio, motivato ai giovani tecnici, spiegato nelle scuole e promosso verso il mondo politico ha trovato attenzione e sviluppo nel programma di un Comune importante e di riferimento come quello spezzino.

L'associazione culturale "Dalla parte dei forti onlus", formalmente fondata nel 2011 dopo alcuni anni segnate da esperienze minori, sin dall'inizio del nuovo secolo ha lavorato per tutelare, valorizzare e diffondere nella provincia della Spezia la riscoperta delle antiche fortificazioni, delle opere fortificate e delle costruzioni storiche, anche con riferimento alle tradizioni, ai contesti storico/culturali e architettonici legati all'intervento dell'uomo sulla natura in questo particolare settore. Lo abbiamo fatto stimolando gli enti pubblici, collaborando con studenti e ricercatori, partecipando ad attività di valorizzazione urbanistica ed organizzando eventi, come la riapertura della Galleria Antiaerea Quintino Sella nel 2013, in cui abbiamo organizzato una mostra sui bombardamenti cittadini visitata da oltre 50mila persone.

Oggi non possiamo che rallegrarci del fatto che alla Spezia, a differenza di altri Comuni, ci sia chi ha compreso l'importanza di questi concetti e che il segnale precursore della nostra idea di recupero e valorizzazione, anche a fini turistici, ma senza snaturane il valore storico, delle fortificazioni ottocentesche e delle opere più recenti, abbia trovato chi lo ha trasformato in realtà.

Questo presentato e sviluppato alla Spezia, ci auguriamo, possa diventare così un esempio da seguire per le altre pubbliche amministrazioni locali che hanno sul proprio territorio altrettanti beni storici legati alle antiche fortificazioni che si possono recuperare ed utilizzare, pubblicamente, senza snaturane il significato e senza privatizzarli o perderli.

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