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Il teatro riparte dal mare, il Golfo Favoloso va in scena per i bambini delle elementari

Le favole e le leggende di mare del passato rivivono per i bambini di oggi.

A bordo della goletta Oloferne ammiraglia della Nave di Carta, ormeggiata alla Banchina Braccini delle Grazie, oggi, 20 maggio, la storia dell’Omo main, del lupo marinaio, la leggenda di San Venerio e il drago sono tornate a risuonare per affascinare i piccoli abitanti di Portovenere.

In scena le attrici di Kraken Teatro: Angela Teodori, Cecilia Malatesta e Jole Rosa, rispettivamente nei panni di Clio e Ondina, due cantastorie di mare, e di una misteriosa narratrice. Le due cantastorie pasticcione hanno perduto il Grande libro delle favole di mare e per questo sono state condannate a navigare per tutti i mari, senza mai scendere a terra, per ritrovarle. Per rompere l’incantesimo devono ancora ritrovare tre favole del Golfo spezzino. E sarà proprio alle Grazie, l’antico borgo di Ria, che incontreranno una donna misteriosa che le aiuterà a ritrovare le ultime favole perdute. Il finale è lieto: le due cantastorie scopriranno che la donna misteriosa altri non è che la Memoria, che custodisce i ricordi della gente di mare.

«Il patrimonio marittimo è fatto di cose materiali, le barche ad esempio, e di cose immateriali: i saperi, i ricordi della gente di mare e le favole che possono essere l’anello di congiunzione tra le generazioni. Se non trasmettiamo le memorie perdiamo l’anima dei luoghi di mare e delle comunità che vi vivono. A tutti i piccoli spettatori abbiamo consegnato un libro-gioco. Potranno continuare a cercare storie facendosele raccontare dagli adulti, potranno anche disegnarle e con i loro disegni organizzeremo una mostra al Cantiere della memoria.» dice Marco Tibiletti, presidente della Nave di Carta.

Per la realizzazione del Golfo Favoloso, che ha il contributo della Fondazione Carispezia nell’ambito del bando Cultura in Movimento, il patrocinio del Comune di Portovenere, è stato fondamentale il lavoro di rete al quale hanno partecipato Il Cantiere della memoria che ha fornito le tracce delle fiabe recuperate dagli anziani del borgo delle Grazie, il Teatro Civico della Spezia, il Teatro degli Impavidi di Sarzana che hanno messo a disposizione gli spazi, l’Autorità del sistema portuale del Mar Ligure Orientale, e la Proloco delle Grazie, le scuole elementari del Comune di Portovenere che continueranno il lavoro di ricerca delle favole di mare allargando gli orizzonti a tutti i Comuni del Golfo.

«Salvare la memoria è una scelta strategica per lo sviluppo dei territori, il turismo sostenibile parte da questo, dalla salvaguardia e valorizzazione dell’anima delle comunità» conclude Tibiletti.

Lo spettacolo è stato documentato anche dalla troupe della rete televisiva franco-tedesca Arte che, anche grazie al supporto della Nave di Carta, è arrivata nel Golfo per raccontare le tradizioni marinare: dal lavoro dei muscolai all’isola del Tino, dalla baracca Faggioni all’arte marinaresca, dalle barche d’epoca delle Grazie alle favole di mare

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