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“Poetiche della Differenza”, quando l’arte incontra l’inclusione e l’integrazione In evidenza

Un progetto di “Teatro di comunità” della durata di 2 anni, Gli Scarti capofila dell’iniziativa.

L’arte come forma di inclusione sociale, guardando alle persone con disabilità e alle loro famiglie, ai detenuti del carcere della Spezia in un progetto biennale e che si estende tra La Spezia e Sarzana, tra il centro Dialma Ruggiero e il Teatro degli Impavidi. Tutto questo è “Poetiche della differenza”, il progetto ideato dall’Associazione Culturale Gli Scarti che è risultato vincitore del bando “Abilità al Plurale 2” di Regione Liguria e finanziato dal Fondo Sociale Europeo con circa 250mila euro.

“Un progetto, in qualche modo prosecuzione de “La danza degli uomini uguali”, che coinvolge tantissimi ragazzi con disabilità e le loro famiglie del territorio provinciale – così il presidente dell’Associazione Gli Scarti Andrea Cerri - Quest’anno abbiamo deciso di arricchirlo e ampliarlo con più attività, più operatori e più sedi”.

Oltre ai partner di progetto - Cooperativa Zoe e Balletto Civile - sono presenti i partner operativi Isforcoop e Teatro La Ribalta/Accademia delle diversità di Bolzano, e una rete di sostegno composta da Comune della Spezia, Comune di Sarzana, ASL 5, Distretti sociali 17,18,19, Ufficio Scolastico Provinciale, Casa Circondariale della Spezia, Associazione Fuori Luogo, Associazione Les Mobiles – educazione al Movimento, Consorzio Cometa.

“Un progetto ampio – prosegue il presidente Cerri - che comprende 10 attività che si svolgeranno lungo 2 anni e che coinvolgeranno un centinaio di persone con disabilità e loro famiglie, una parte verrà fatta all’interno del carcere di Villa Andreino della Spezia coinvolgendo anche i detenuti, ci sarà poi anche un laboratorio dedicato agli operatori sociosanitari”.

“Il Dialma è un esempio di collaborazione e sussidiarietà vero – così il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – Questo è un progetto che si basa sulle ricchezze di ognuno di noi, dai più fortunati a quelli meno fortunati. Speriamo che questo sia un esempio condiviso e plurale. Se siamo capaci di comprendere queste differenze e ricchezze possiamo trasformarle in un’occasione di crescita”.

“Un progetto che riesce, lo si vede dalla compagine degli enti che hanno aderito a questa proposta, ad intercettare le esigenze del territorio che sono anche quelle di inclusione sociale - sottolinea l’assessore regionale Ilaria Cavo – Aver confermato in questa edizione la cultura come asse portante è stata la scelta giusta che ha permesso a questi progetti di avere sostegno. Una realtà preziosissima come quella degli Scarti viene declinata per l’integrazione piena. Il teatro è un mondo che riesce ad annullare le diversità sul palco, progetti come questi confermano la validità di impostare l’inclusione sociale anche tramite il fattore culturale”.

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“Vorrei ringraziare tutti gli operatori del mondo dello spettacolo e della cultura che stanno vivendo mesi difficili con una prospettiva futura incerta, devo dire che avete dato una lezione importante a tutti – evidenzia il sindaco di Sarzana Cristina Ponzanelli – Abbiamo 250mila euro che possiamo riversare sui nostri territori ed è principalmente merito vostro e del vostro coraggio”.

“Siamo l’ente che tutelerà, all’interno di tutti i laboratori, il finanziamento – sottolinea Alessandra De Simoni, responsabile Isoforcoop, capofila della gestione del Dialma – Per quel che riguarda essere Dialma Ruggiero è una grande responsabilità. Abbiamo cercato di tenere aperta la struttura in maniera sicura dando la disponibilità al territorio, ci siamo prestati anche alle riunioni di condominio. Essendo un cantiere creativo abbiamo fatto richiesta di finanziamento, mantenerci vivi nella progettualità vuol dire portare delle iniziative che domani possono essere sinergiche anche ai finanziamenti della Regione. Per noi il Dialma Ruggiero deve essere un punto di riferimento per la città”.

Le attività:

Sono moltissime le attività previste che coinvolgono decine di professionisti: dal laboratorio teatrale d'integrazione, ai laboratori di danza integrata e danceability (presso La Missione di Sarzana), dal laboratorio di musicalità, a quello di stop-motion, dal percorso di arti visive che coinvolgerà i Musei della Spezia ai seminari intensivi di Danza e Teatro con alcune delle compagnie impegnate nel coinvolgimento professionistico delle persone con disabilità tra le più importanti a livello nazionale. Per i detenuti sono previsti laboratori di lettura espressiva, di fonica e registrazione audio finalizzate a realizzare produzioni audio come radiodrammi o podcast. I percorsi vedranno infine la produzione di esiti artistici che verranno presentati al pubblico nelle diverse programmazioni culturali degli spazi coinvolti.

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