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Una ricerca getta luce sulla storia della reliquia del Preziosissimo Sangue In evidenza

Oggi è conservata nell'antica cattedrale di Sarzana.

La reliquia del Preziosissimo Sangue La reliquia del Preziosissimo Sangue

Vengono da Lucca notizie importanti, di carattere storico e scientifico, che riguardano anche la storia religiosa di Luni e in particolare la reliquia del Preziosissimo Sangue, oggi conservata nell’antica cattedrale di Sarzana.

Nella città toscana, infatti, sono stati resi noti i risultati di una serie di analisi condotte con il sistema del Carbonio 14 su frammenti lignei del Volto Santo, il crocefisso medievale conservato e venerato nella cattedrale di San Martino.

Tali risultati, come ha spiegato Anna Giusti, già direttrice a Firenze dell’Opificio delle pietre dure, sembrano confermare senza ombra di dubbio la collocazione dell’opera in un periodo di tempo collocato tra la fine dell’ottavo e l’inizio del nono secolo dell’era cristiana.

Che cosa c’entra la reliquia del Sangue? C’entra, dal momento che le numerose fonti medievali, tra le quali è celebre la cronaca lucchese del “diacono Leboino”, collocano tutte l’arrivo del Volto Santo nel porto della città di Luni: la reliquia sarebbe stata custodita proprio nello scomparto interno al crocefisso, e sarebbe rimasta a Luni, e da Luni a Sarzana, dopo che il Volto Santo prese invece la strada di Lucca.

La tradizione, documentata anni fa in un volume di monsignor Piero Barbieri, colloca la vicenda tra la metà dell’ottavo secolo e l’inizio del nono, con una preferenza per l’anno 782. Matteo Vinzoni, in un suo testo del Settecento, parla invece dell’anno 801, al tempo delle intese tra Carlo Magno e il califfo Harun ar–Rashid, ma la differenza temporale è poca e le date sono compatibili con i nuovi risultati del C–14.

La conferma è importante, perché colloca la reliquia di Sarzana in un periodo decisamente più antico delle Crociate, quando divenne frequente l’arrivo in Occidente di reliquie di scarsa attendibilità. Il Volto Santo sarebbe stato scolpito proprio per “ospitare” al proprio interno una delle più antiche reliquie cristiane. Viene quindi ribadito, questa volta con attestazioni scientifiche e non solo di tradizione storica, il legame tra le due città nel collegamento tra Volto Santo e Preziosissimo Sangue.

testo di Egidio Banti

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