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Levanto, dalla semina alla tavola grazie ai bambini

Dalla semina alla tavola, per gustare a scuola i prodotti della terra direttamente coltivati nel piccolo appezzamento messo a disposizione dal Comune accanto alla palestra del complesso scolastico di via Martiri della Libertà, accuditi periodicamente con i consigli dei docenti (alcuni dei quali preventivamente formati ai corsi di "Slow Food") e di due "nonni contadini", visti crescere con pazienza, raccolti con passione e consegnati al personale della mensa comunale per vederli trasformati in sfiziosi contorni da gustare a pranzo tra le lezioni del mattino e quelle del pomeriggio.

E' la "filiera corta" messa in atto dai bimbi dell'ultimo anno della scuola dell'infanzia di Levanto nell'ambito del progetto provinciale "Orti in condotta", organizzato dalla condotta Slow Food "La Spezia-Val di Vara-Cinque Terre-Levanto" in quasi tutta la provincia e che a Levanto, partito lo scorso ottobre, ha già consentito di portare sulla tavola le prime verdure sbocciate nel piccolo terreno oggetto dell'iniziativa.

I quarantanove bimbi hanno preso in consegna l'orto affidato loro dal Comune lo scorso ottobre, lo hanno diserbato e da novembre hanno iniziato a seminare erbe aromatiche (salvia, rosmarino, timo, maggiorana, elicriso e menta) e verdura (fave, piselli, insalata e cipolle), mettendovi a guardia dagli uccelli un fantasioso e variopinto spaventapasseri.

Il tutto, naturalmente, con l'aiuto degli adulti: le docenti (Elisabetta Paiotta, Ornella Beretta, Carmen Callo, Barbara Raffo, Marzia Devoto, Paola Ansaldo e Gabriella Filocomo), che con un percorso didattico ad hoc hanno introdotto i piccoli ai segreti dell'agricoltura e della sua importanza per la conservazione del territorio, e due "nonni agricoltori" (Giuliana Anselmo e Adastro Bonarini), che hanno seguito "sul campo" i bimbi e le maestre nelle operazioni di semina, sarchiatura e raccolta.

"E' un progetto di respiro provinciale varato inizialmente per tre anni ma che intendiamo proseguire indirizzandolo soprattutto alla riscoperta e al recupero delle varietà autoctone, che rischiano la scomparsa – spiega il responsabile della condotta Slow Food, Silvano Zaccone – Attualmente abbiamo 30 orti attivi, cinque in fase di revisione e altri cinque purtroppo messi in ginocchio dall'alluvione".

Anche l'assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Levanto, Paolo Lizza, si congratula con i protagonisti di questo piccolo ma significativo successo produttivo e, soprattutto, culturale: "Abbiamo sostenuto con entusiasmo questo progetto perché crediamo che la conoscenza e la cultura del territorio, la spinta verso il rispetto e la conservazione dell'ambiente, l'utilizzo delle nostre risorse in maniera sostenibile, debbano partire proprio dall'insegnamento e dalla pratica nei confronti delle nuove generazioni. Un particolare ringraziamento vorrei dedicarlo al consorzio Agrilevanto, che ci ha fornito gratuitamente gli attrezzi agricoli: si tratta di un significativo segnale del fatto che anche i privati, se coinvolti in progetti validi e di ampio respiro, sono pronti ad offrire la loro collaborazione".

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