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Arrivata alla Spezia la Luce di Betlemme In evidenza

La distribuzione della Luce può essere occasione di buone azioni ed occasione anche di un percorso di riflessione


Nonostante il maltempo, la “Luce di Betlemme” è arrivata puntuale sabato pomeriggio alla stazione centrale della Spezia. A portarla in città, come ogni anno, e con la collaborazione di Trenitalia, sono gli adulti scout del movimento Masci. All’arrivo, sul piazzale della stazione, lo stesso Masci, il gruppo Betania Sermig e il gruppo domenicano hanno animato il cosiddetto “cerchio della Luce”, nel corso del quale tutti hanno potuto accendere la loro candela con la fiamma che ha preso il via a Betlemme.

La “Luce” ha poi raggiunto la Cittadella della pace di Pegazzano, dove è stata accolta dai ragazzi presenti nella struttura della Caritas, appartenenti a diverse etnie, e dagli abitanti del quartiere. Oggi, domenica 22 dicembre, la “Luce” visita numerose località: alle 8.30 la chiesa santuario di Santa Rita ai Vicci, alle 9 le carceri di Villa Andreini, alle 10 la chiesa di San Francesco a Sarzana, alle 11 la chiesa di San Paolo apostolo alla Pianta, alle 15 il monastero delle monache Clarisse di Sarzana, alle 15 la residenza per anziani “Giuseppe Mazzini” di viale Alpi alla Spezia e alle 16 la chiesa di Santa Maria del Molinello a Prati di Vezzano.

Ancora, martedì 24 dicembre la “Luce” sarà presente al Canaletto, nella chiesa di Maria Ausiliatrice, per la Messa di mezzanotte. «La distribuzione della “Luce” – dicono a questo proposito i responsabili del Masci – può essere occasione di buone azioni ed occasione anche di un percorso di riflessione e di preparazione al Natale per comunità e gruppi, ma anche per le famiglie, e occasione per fare compagnia a chi è solo, per fare una visita, per dare da mangiare a chi ha fame, occasione insomma per vivere bene i giorni di Natale con un “regalo” originale, ma certo non consumistico ...». La “Luce di Betlemme” è una iniziativa nata nel 1986 per l’idea di un bambino austriaco, poi svillupata dalle ferrovie austriache e da quelle italiane. Da quest’anno raggiunge per la prima volta anche la Francia.

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