Nietzsche e Paul Rée l’adoravano. Freud l’ammirava. Rilke l’amava. Cordula Kablitz-Post, per raccontare la vita e provare a mettere a fuoco la personalità di una donna carismatica e di un’icona del femminismo come Lou Andreas-Salomé, sceglie il prisma dello sguardo maschile, quello degli uomini che da lei sono stati folgorati. Il percorso dell’intellettuale tedesca in questo film , al Nuovo La Spezia (Lunedi 9 dicembre ore 18.00 e 21.00 Martedi 10 dicembre alle ore 18.00 e mercoledi 11 ore 16.00 e 18.00) , viene tracciato a ritroso: a Gottinga nel 1933 i nazisti bruciano i libri nelle piazze, Lou ormai anziana, quasi cieca e impossibilitata a esercitare come psicanalista, vive ritirata, ma decide di ricevere un giovane germanista in cerca di lavoro e consulenza matrimoniale. La stesura delle memorie battute a macchina dal devoto copista riporta indietro l’orologio della storia della Germania, dell’Europa e restituisce i capitoli di una biografia decisamente fuori norma in un forma che, per convenzionalità, non rende mai giustizia alla storia di una donna di aristocratica bellezza, dalle scelte esistenziali in anticipo sui tempi, che inseguì sempre la chimera di una “vita sorprendente”, confinata qui nello stretto cliché agiografico della musa che ispirò uomini illustri, suscitandone e frustrandone il desiderio. Tre brave attrici la incarnano nelle varie fasi della vita.
Pubblicato il: 08-12-2019
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