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Festival della Mente: il programma della giornata conclusiva In evidenza

Domenica 1 settembre. 

La giornata conclusiva del festival si apre alle 9.45 al cinema Moderno con l’incontro Una comunità di destino, molte religioni: quale dialogo per il futuro dell’umanità? tenuto dal filosofo della religione Roberto Celada Ballanti. Oggi la multiculturalità impone relazioni tra etnie, visioni del mondo e religioni, determinando confronti – che spesso diventano scontri – e la globalizzazione ridisegna gli assetti planetari: per questo occorre un paradigma dialogico che superi il concetto di tolleranza, inadeguato a fronteggiare le sfide del nuovo millennio.

Alle 10 in piazza Matteotti Valter Tucci ci parla del male come un fenomeno biologico. In I geni del male il direttore del laboratorio di genetica ed epigenetica del comportamento dell’IIT illustrerà come si possano identificare porzioni specifiche di DNA che influenzano le nostre peggiori azioni.

Al Teatro degli Impavidi, sempre alle 10, nell’incontro Il futuro della parola Antonella Anedda e Alessandro Fo, due tra le voci più riconoscibili dell’attuale letteratura italiana in versi, risponderanno alle domande dello scrittore Alessandro Zaccuri circa l’affermazione dello stesso Fo «La poesia è il futuro della parola, perché è una parola che guarda sempre al futuro».

Il cinema Moderno vede invece protagonista alle 11.45 lo scrittore, fotografo e regista Alberto Giuliani, che in Alla ricerca dell’immortalità accompagna il pubblico in un viaggio nel futuro, alla scoperta della scienza che spera di vincere la morte. Dagli astronauti della NASA che simulano la vita su Marte alla ricerca genomica in Cina, dai laboratori di crioconservazione umana e di clonazione, sarà possibile incontrare i padri della robotica umanoide e i guardiani dei ghiacci.

L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati Filippo Grandi sarà in piazza Matteotti alle 12 per l’incontro Il futuro dei rifugiati. Grandi darà risposta ad una serie di interrogativi di stringente attualità quali: è possibile offrire soluzioni a questi fenomeni in modo concreto, organizzato e rispettoso del diritto internazionale? È possibile parlare di rifugiati senza che il discorso sia strumentalizzato dalla politica? Come rispondere agli esodi forzati di milioni di persone? La solidarietà esiste ancora?

Contemporaneamente al Teatro degli Impavidi il presidente del Comitato scientifico del Programma Mondiale della FAO sul patrimonio agricolo Mauro Agnoletti nell’incontro Quale paesaggio per il futuro dell’Italia e del mondo? spiega quanto sia necessaria una nuova visione che realizzi un equilibrio fra aree urbane e rurali, anche per far fronte alla crescita della popolazione. L’Italia può giocare un ruolo importante proponendo a modello la propria cultura in materia di qualità dei prodotti agroalimentari e del patrimonio paesaggistico e ambientale.

Alle 14.45 al cinema Moderno il chimico Marco Ortenzi e il biologo Marco Parolini discutono sulla bioplastica, possibile alternativa alla plastica. In Tutta la verità su plastica e bioplastica (forse) i due scienziati si confrontano sugli effetti che implicherebbe l’utilizzo delle bioplastiche.

Alle 15 in piazza Matteotti la scienziata Barbara Mazzolai, direttrice del Centro di MicroBioRobotica dell’IIT di Pontedera, considerata una delle donne più geniali della robotica, in I robot del futuro e le piante parla dell’importanza del cammino congiunto di biologia e tecnologia per indagare i misteri della natura e per riuscire a immaginare un futuro ecosostenibile.

Al Canale Lunense, sempre alle 15, nell’incontro La chimera della pace la scrittrice israeliana Dorit Rabinyan, in dialogo con lo scrittore Alessandro Zaccuri, riflette sui grandi ostacoli, tra cui il dialogo interreligioso, che si frappongono al raggiungimento della stabilità politica e all’interruzione della guerra fratricida tra Israele e Palestina.

Nella stessa location in programma alle 17 Riscrivere il futuro dei nostri figli. Il sociologo Stefano Laffi spiega come si aiuta una generazione a riscrivere il futuro. Parlare con pessimismo della crisi provoca nei giovani paura, disincanto e cinismo; rifugiarsi nella celebrazione dei fasti antichi, di contro, non serve a nulla sul piano concreto. Occorre rompere il ricatto del presente, imparare a immaginare, esercitare il possibile al posto dell’esistente.

Al Teatro degli Impavidi, in contemporanea, la storica dell’arte Ilaria Bonacossa e l’artista Massimo Bartolini indagano le trasformazioni in corso dell’attuale panorama culturale e produttivo nell’incontro Arte di città contro arte di periferia.

Alle 19 in Piazza d’Armi Fortezza Firmafede lo storico Matteo Nucci, nell’ incontro Achille,Odisseo e la verità del futuro, osserverà come entrambi gli eroi eroi rappresentano, secondo gli antichi, due modelli caratteriali contrapposti: il primo spontaneo e diretto, il secondo ingannevole, prudente, dai pensieri tortuosi. Achille è costantemente gettato nel presente, Odisseo invece non smette mai di pianificare il futuro.
Alla stessa ora nel Teatro degli impavidi l’incontro Prototipi di zoologia profetica dell’Atelier dell’Errore, un laboratorio di Arti visive e performative progettato dall’artista Luca Santiago Mora per i reparti di Neuropsichiatria infantile a Reggio Emilia e a Bergamo. L’artista accompagnerà sul palco del festival alcuni dei ragazzi che racconteranno gli animali del futuro, i prototipi di una zoologia che noi non faremo in tempo a conoscere ma che, inesorabilmente, sono già in viaggio, direzione Terra.

Non esiste invenzione che non sia anche il frutto delle visioni che altri hanno avuto prima di noi: da Magellano a Mozart, da Gabriel García Márquez a Joseph Conrad, da Albert Einstein a Jimi Hendrix, ogni creazione nuova è il prodotto complesso delle intuizioni che l'hanno preceduta. È possibile trovare una curva che colleghi quei punti e indichi la traiettoria del futuro? Rispondono a questa domanda, in un incontro speciale − L’invenzione del futuro alle 21.15 in piazza d’Armi Fortezza Firmafede – il cantautore Lorenzo Jovanotti e lo scrittore Paolo Giordano.

Al Teatro degli Impavidi, sempre alle 21.15 andrà in scena Marjorie Prime del regista Raphael Tobia Vogel. Se esistessero tra noi i Prime, ologrammi di persone care venute a mancare, riusciremmo a relazionarci a loro come se fossero l’originale? L’Intelligenza Artificiale può soddisfare i nostri più chiari bisogni e i nostri più intimi desideri ed essere utilizzata per sconfiggere la solitudine o aiutare l’essere umano a conoscersi meglio?
Se ne avessimo l’opportunità, come decideremmo di ricostruire il nostro passato e cosa decideremmo di dimenticare? Sul palco gli attori Ivana Monti, Francesco Sferrazza Papa, Elena Lietti e Pietro Micci.

Il sipario cala sulla XVI edizione, come di consueto, in piazza Matteotti alle 23.15, con l’ultima delle tre lezioni dello storico Alessandro Barbero intitolata Le Rivolte popolari del Medioevo. La rivolta dei contadini inglesi (1381), gli ultimi a essere liberati, in Europa, dalla servitù della gleba.

Domenica 1 settembre terza giornata per bambini e ragazzi
La terza giornata di attività dedicate ai più giovani prende il via alle 9.30 nel fossato Fortezza Firmafede con il bis del laboratorio Proiettati nel futuro del MuBe, il Museo interattivo senza pareti dei Bambini di Bergamo. Ispirandosi alla tecnica del videomapping, si proverà a raffigurare il mondo su un grande muro con l’utilizzo di materiali naturali, di riciclo e di scarto industriale.

Riparte da piazza Capolicchio alle ore 9.30 il secondo gruppo di “esploratori” di Futura.Cartoline alla vita: un’avventura all’ascolto del mondo, a caccia di storie, immagini e visioni oltre il presente. Il trekking poetico coordinato dal Teatro dell’Orsa, si concluderà con la creazione di un collage di immagini, storie, colori: le cartoline dedicate al futuro.

Contemporaneamente replica del laboratorio Posterity nella sala A del Talent Garden Sarzana. La grafica e illustratrice Teresa Sdralevich sfida grafici e grafiche in erba a creare poster per i posteri: «Festival della Mente 2091».

Per celebrare il 50o anniversario dell’allunaggio, il fossato Fortezza Firmafede, alle ore 9.45 e successivamente alle 14.45, sarà la base del laboratorio condotto da Valentina Zilibotti Alla scoperta della luna che farà scoprire ai piccoli curiosità legate alla missione spaziale Apollo 11.

Nella sala C del Talent Garden alle ore 10 − e in replica alle ore 11.30 − all’interno del workshop organizzato dalla Scuola di Robotica Lo zoo dei robot sarà possibile costruire uno zoo di animali robotici cercando di immaginare e riprodurre il comportamento di questi personaggi speciali e spaziali.

Anche quando la scienza sembra magica, dietro ogni scoperta c’è il rigoroso lavoro di decine di scienziati che con metodo provano e riprovano i loro esperimenti. A cavallo tra problemi ambientali e fake news, il divulgatore scientifico Andrea Vico propone un laboratorio per accrescere lo spirito critico nei ragazzi: Capire per scegliere, in mattinata alle ore 11 e nel pomeriggio alle ore 16.15 presso il fossato Fortezza Firmafede.

Alle ore 11.30 e in replica alle 15 in piazza Capolicchio il laboratorio E tu che paura hai? in cui l’illustratrice e autrice Francesca Sanna guiderà i giovani partecipanti in un viaggio narrativo che al centro ha la Paura e il confronto con le proprie fobie. Trovarsi faccia a faccia con ciò che ci fa più paura in fondo può nascondere lati divertenti.

Nell’Auditorium I.I.S. Parentucelli-Arzelà in diverse fasce orarie: 11.30 – 14.30 – 16.15 – 18 si svolgerà il laboratorio Toccare il cielo con un dito. Grazie al planetario gonfiabile dell’associazione culturale parmense Googol si potrà farlo. Miti, leggende, poesie e narrazioni accompagneranno uno straordinario viaggio nello spazio. Condurranno le attività la fisica Emanuela Colombi e l’astrofisica Alessandra Zanazzi.

La terza giornata di attività dedicate a bambini e ragazzi si conclude con una piccola rivoluzione guidata dal conduttore e autore televisivo e radiofonico Federico Taddia. Dal Talent Garden Sarzana partirà alle 17 La rivoluzione si fa a piedi! percorso ludico per imparare a stare meglio con se stessi, con gli altri e con il pianeta.

Per la sezione didatticaMente:
Alle 9.30 nella sala B del Talent Garden Sarzana il sociologo Stefano Laffi sarà la guida in Esercizi di immaginazione e rigenerazione, un laboratorio per capire come procedere dentro i confini del possibile abilitando aspirazioni e desideri.

La robotica educativa è un approccio semplice e pratico per avvicinare bambini e ragazzi al coding e alle materie STEM unendo apprendimento, scienza e gioco. A coordinare questo seminario laboratoriale – ore 15 nella sala A del Talent Garden Sarzana − ispirato alle più attuali tecnologie sarà Andrea Germinario, ingegnere informatico che lavora presso la Scuola di Robotica di Genova.

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