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VII Premio letterario internazionale di poesia e narrativa Città di Sarzana In evidenza

"Ecco, tutto si è compiuto. O meglio, spero che ancora tanto possa compiersi".

"In un pomeriggio di sabato pieno di lampi, tuoni, acqua a catinelle, allerta meteo con bollino rosso, le mie Passeggiate sensoriali si sono svelate ad una platea attenta e numerosa. Altri scrittori e poeti, certo, ma pur sempre lettori e futuri visitatori. Siamo nel municipio di Sarzana, nella sala consiliare, in mezzo alla storia, sotto lo sguardo vigile di Nicolò V Papa Parentucelli, ma anche del prezioso gonfalone del comune, quando Marisa Vigo, presidente della giuria, chiama il mio nome".

"Sono emozionata perché questa è una passerella importante e sono davvero orgogliosa di esservi. Il mio libro, come moltissimi altri, è passato dalla rigida selezione di una giuria competente e preparata, oggi qui al completo, e che, finalmente, anch’essa può dare un volto a chi fino a ieri era soltanto un nome e un cognome".

"Un onore dunque per me che Pistoia, attraverso le mie parole, possa entrare con ogni diritto nello scrigno di bellezza che è l’Italia, leitmotiv di questo VII premio letterario internazionale".

"E allora signori e signore questa è Pistoia con i suoi personaggi importanti, le sue attività passate e presenti, con i suoi manufatti, i suoi monumenti, ahimè, solo abbozzati, per il poco tempo a disposizione. Ma il tempo è tiranno e da qui in poi le parole si intrecceranno solo con il cibo in una cena in sapore di mare, con la quale si chiude una serata movimentata, da tutti i punti di vista".

"Ma la grande kermesse sarà l’indomani al teatro degli Impavidi. Un piccolo, prezioso “teatro all’italiana” da poco portato a nuova vita come ci dirà in apertura di serata Andrea Marmori direttore oltre che di questo teatro anche del MAL di La Spezia. Entrando lo spazio sembra proprio una bomboniera e da subito mi evoca il nostro teatro Manzoni (in scala ridotta), per la platea a poltrone rosse e i tre ordini di palchi anch’essi rosso e oro e il soffitto istoriato di immagini muliebri".

"Io mi sento euforica circondata da familiari ed amici venuti appositamente per condividere con me questo momento. Ma mi sento anche impavida un po’ come gli otto cittadini sarzanesi che si adoperarono per costruire il teatro da mettere a disposizione della città. E quando il mio nome risuona attraverso il microfono, mi tuffo nel lungo percorso per raggiungere il palco. E’ questione di un attimo, mi ricompongo ed eccomi, “tirata a lucido”, fra la Presidente del premio Susanna Musetti, la Presidente della giuria Marisa Vigo, e il prof. Andrea Marmori da cui avrò l’onore di essere premiata".

“Silvana Agostini offre al lettore una guida preziosa per leggere e conoscere senza alcuna fretta la sua città, Pistoia. I capitoli del suo narrare sono le piazze, spazi conchiusi dove da sempre pare concentrarsi la vita associata di ogni collettività che scelga un vivere comune. Le piazze sono lo specchio delle vicende civiche, sono il luogo dello scambio, della reciprocità, sia quella materiale, come lo è il commercio, che spirituale, e ancora accolgono monumenti, che altro non sono che ricordi collettivi, segni imperituri congelati nella materia: attraversarle e viverne la storia è vivere e capire la città".

"Dopo queste parole, non c’è tempo per altro se non per la consegna della coppa dalla forma stilizzata di un abbraccio, e del diploma di merito con l’immagine di fondo dell’artista Giovanni Lorenzetti F. Vi leggo il mio nome, vi leggo il titolo del mio libro. E solo a quel punto mi sale una nota di orgoglio. Questo, mi dico, è anche un premio alla mia passione di scrivere: una gratificazione e di sicuro un ulteriore stimolo. E incrociando lo sguardo delle tre giovani muse mi viene da pensare che davvero l’arte è giovane, in tutto il tempo in cui dimora dentro di noi, ma anche quando esce per sfiorare gli altri. Per me, dopo la foto di rito, i riflettori si spengono ma di sicuro il ricordo di questo premio mi rimarrà cucito addosso ancora per un tempo infinito".

"In questa kermesse della parola la città di Sarzana è stata una vera e propria scoperta. Per le sue piazzette verdi, le grandi e numerose chiese ricche di culto, la fortezza, le mura. E ancora, i numerosi negozi, i bar, i ristorantini dal sapore di tradizione. Insomma un borgo dall’aspetto di città che ancora ha il sapore di antico con tratti discreti di moderno. Da visitare, e, di sicuro anche sostare".

Grazie alla città per la bella accoglienza

Silvana Agostini

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