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Dalla Confraternita alla Pubblica Assistenza: la mostra al Museo Diocesano di Sarzana In evidenza

di Alessio Boi- Un percorso che racconta attraverso immagini e reperti storici lo sviluppo del soccorso sarzanese. "Oportet Misereri" aprirà il 18 luglio alle 18.30.

 

Il titolo in latino attrae subito l'attenzione: "Oportet Misereri" rimanda al dovere morale di essere misericordiosi e generosi verso il prossimo. Due parole che riassumono il filo conduttore della mostra, l'ideale altruista di chi, tra mille impegni quotidiani, si ritaglia un po' di tempo per il soccorso dei bisognosi. Questa l'atmosfera che si respira mettendo piede nel Museo Diocesano di Sarzana, che da domani, 18 luglio, alle 18.30 fino al 15 settembre ospiterà un itinerario che ripercorre l'evoluzione storica dell'odierna Pubblica Assistenza.

"Dalla Confraternita della Misericordia alla Pubblica Assistenza", così recita il titolo integrativo dell'evento, che introduce in poche semplici parole che cosa ci si può aspettare all'interno della struttura sarzanese: un carro lettiga, utilizzato nel 1908 per il soccorso dai volontari, immagini degli "Incappucciati", nome gergale con il quale si intendeva identificare chi nel corso del '500 usava coprire il volto e il corpo per non farsi riconoscere durante le operazioni di soccorso, poiché non si voleva che l'opera a favore della comunità fosse un vanto. E ancora foto, documenti, ritratti risalenti alla fondazione della Confraternita della Misericordia che dal 1578 ebbe sede proprio nello stesso luogo dove il pubblico domani passeggerà rivivendo gesta altruiste del periodo rinascimentale. Fu poi soppressa durante il periodo napoleonico, per poi riprendere le attività nei primi decenni dell'800, per subire poi altri cambiamenti dovuti all'Unità d'Italia, i cui diverbi Stato-Chiesa hanno creato le condizioni per la nascita di una comunità laica con l'obiettivo di soccorrere il prossimo.

La Prima, la Seconda Guerra Mondiale, fino ai giorni nostri, con l'Ambulanza Veterinaria, il cambio di sede, e il presidente Giorgio Oddi, presente questa mattina alla conferenza stampa di presentazione, che aggiorna i presenti sulla volontà dell'ente di creare un "Gabinetto comune da mettere a disposizione dei cittadini che non si possono curare: un luogo dove i medici possano donare la loro professionalità ai bisognosi che non possono pagarsi le cure" e conclude con l'aggiunta di qualche dettaglio sulla mostra. Ma ha aperto la conferenza stampa Barbara Sisti, Direttrice del Museo Diocesano:"Non si tratta proprio di una mostra di opere d'arte ma di un percorso espositivo che restituisce importanza alla storia della Pubblica Assistenza- e ricorda- l'entrata è a offerta libera e si potrà fruire anche delle opere presenti nel museo". Conclude Paolo Bufano, presidente dell'associazione Firmafede:"Bisogna essere volontariamente accoglienti, ce lo insegna il Vangelo, ma è soprattutto un impulso insito nell'essere umano, che sia credente o ateo- e conclude- la misericordia è un dovere morale".

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