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Enel, la proposta di Grondacci: “Un protocollo tra ministeri, Regione, Comuni e sindacati” In evidenza

Il giurista ambientale propone 6 punti per sbarrare la strada all’utilizzo di fonti fossili nell’area occupata dalla centrale.

6 punti per bloccare la riconversione a gas della centrale Enel o l’eventuale prolungamento dell’attività del gruppo a carbone. Li propone sul suo blog il giurista ambientale spezzino Marco Grondacci (qui l’articolo) dopo la manifestazione di ieri a Melara organizzata dalle opposizioni, a cui non ha aderito il Movimento 5 Stelle.

“Non mi interessa entrare nella polemica partitica di questi giorni e non sono qui per insegnare niente a nessuno – premette Grondacci – Voglio però proporre un contributo a valenza amministrativa che potrebbe essere trasformato in una delibera consiliare”.

Il provvedimento secondo Grondacci potrebbe impegnare il sindaco Pierluigi Peracchini e l’amministrazione, dopo il passaggio in consiglio comunale, a proporre un protocollo, da presentare e discutere pubblicamente, a tutti i soggetti interessati dalla vicenda: i ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico, la Regione, la Provincia, i Comuni della Spezia e di Arcola (in cui ricade una parte della centrale) e i sindacati (che domani organizzano un convegno sul tema con il presidente della Regione Giovanni Toti e l'ad di Enel Carlo Tamburi).

6 i punti proposti dal giurista ambientale per una futura area Enel senza l’utilizzo di fonti fossili: l’avvio di uno studio sul danno sanitario causato dalla centrale, la separazione della chiusura del gruppo a carbone dalla questione della riconversione a gas, l’elaborazione di un piano di localizzazione sostenibile delle centrali previste dal cosiddetto capacity-market e la definizione precisa della bonifica dell’area, l’invio da parte del Comune al ministero dell’Ambiente, entro il termine ultimo dell’11 luglio, di una richiesta di sospensione della verifica di assoggettabilità alla Valutazione di impatto ambientale del progetto-gas e infine l’inserimento nel Piano urbanistico comunale di un divieto all’insediamento di industrie insalubri di prima classe nell’area Enel.

Le richieste sono sostanzialmente le stesse che le opposizioni, escluso il Movimento 5 Stelle, avanzeranno lunedì sera nel corso del consiglio comunale.

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